In una giornata che sarà contrassegnato dall'importante dato riguardante l'inflazione statunitense nel mese passato, i futures del Vecchio Continente impostati in terreno positivo anticipano un inizio di contrattazioni all'insegna degli acquisti sui listini azionari europei. In questo contesto il FTSE Mib dovrebbe aprire spingersi in apertura di seduta nei pressi dei 28.550 punti, sopra i quali sono possibili ulteriori allunghi verso i 28.700-28.750 punti e a seguire l'area dei 29.000 punti. Al contrario il ritorno sotto i 28.000 punti aprirebbe le porte a nuove vendite in direzione dei primi obiettivi situati sui 27.800- 27.700 punti e a seguire i 27.500 punti.
Tra i titoli da seguire nella giornata odierna ci spostiamo a Wall Strett con il titolo Microsoft, dopo che nella serata di ieri la società ha comunicato di aver ricevuto dall'IRS la richiesta di un pagamento suppletivo per una disputa con le autorità USA. Andiamo a vedere di cosa si tratta.
Microsoft: dall'IRS richiesti ulteriori 28,9 mld $
Nella serata di ieri Microsoft ha dichiarato che l'Internal Revenue Service degli Stati Uniti, agenzia governativa a stelle e strisce deputata alla riscossione dei tributi, ha notificato nel mese passato alla società la richiesta di un pagamento fiscale supplementare di 28,9 miliardi di dollari, oltre a sanzioni e interessi per gli anni fiscali dal 2004 al 2013. Il tutto si riferisce ad una disputa in corso tra il colosso tecnologico e l'autorità fiscale statunitense, con quest'ultima che sta verificando il modo in cui Microsoft ha ripartito i suoi profitti tra diversi Paesi e giurisdizioni, un metodo noto come transfer pricing. Nel dettaglio le accuse riguardano le imposte che l'azienda avrebbe pagato nell'ambito del Tax Cuts and Jobs Act.
L'azienda guidata da Satya Nadella, che ha sottolineato di voler contestare le accuse da parte dell'IRS, ha dichiarato che i propri accantonamenti per le imposte sul reddito non vanno contro alla legislazione statunitense. Ricordiamo infine che gia nei mesi passati l'azienda statunitense era stata al centro di dispute con le autorità statunitensi, quando era stata multata per quasi 20 milioni di dollari per accuse riguardanti la raccolta di dati personali dei minori senza il consenso dei genitori.
Azioni Microsoft: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo a vedere cosa ci suggerisce l'analisi tecnica sull'azione quotata a Wall Street. E' stata una seduta all'insegna degli acquisti quella di ieri per il titolo Microsoft, con le quotazioni che si confermano oltre la soglia dei 330 dollari. La ripresa di questi livelli è fondamentale per l'azione in quanto i prezzi non solo si riportano sopra la trendline rialzista che parte dai minimi di inzio 2023 ma violano al rialzo la trendline ribassista che parte dai massimi annuali posti sui top di luglio in area 360 dollari e congiungono i massimi dello scorso metà settembre. Nel breve le attese sono per una prosecuzione degli acquisti in direzione dei 340 dollari e successivamente verso i 350 dollari. Dal punto di vista operativo sarà solo lasciandosi alle spalle tali aree resistenziali che i corsi tornerebbero a mettere sotto pressione i massimi annuali sui 360 dollari.
Al contrario una discesa sotto i 325 dollari da una parte annullerebbe il segnale di forza arrivato nelle ultime ore e dall'altra riaprirebbe le porte a nuove vendite in direzione dei 320 dollari e a seguire sui 310 dollari, che rappresentano i minimi degli ultimi 5 mesi. Nel caso in cui le quotazioni dovessero violare al ribasso questi sostegni, si avrebbe una riattivazione del trend ribassista partito lo scorso mese di luglio con prossimi obiettivi la soglia dei 300 dollari, dove abbiamo la media mobile a 200 giorni, e a seguire i 281,6 dollari dove verrebbe chiuso il gap ribassista lasciato aperto lo scorso 26 aprile.
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