Dopo il rimbalzo degli ultimi giorni, i futures del Vecchio Continente impostati sotto la parità anticipano un inizio di seduta all'insegna delle vendite sui listini azionari europei. Con il focus rivolto sia alla guerra in Israele che alle prossime mosse delle banche centrali in tema di tassi di interesse, il FTSE Mib dovrebbe aprire le contrattazioni nei pressi dei 28.200 punti. Nel breve termine la tenuta dei primi supporti situati sui 28.000 punti, dovrebbe far proseguire il recupero prima verso i 28.400 punti, dove troviamo la media mobile a 50 giorni, ed in seguito in direzione dei 28.700-28.750 punti. Al ribasso il ritorno sotto i 28.000 punti aprirebbe le porte a nuove vendite in direzione dei 27.800- 27.700 punti e a seguire i 27.500 punti.
Tra i temi da seguire a Piazza Affari troviamo Azimut, con la società che nella giornata di ieri ha comunicato i dati della raccolta di settembre. Andiamo a leggerli nel dettaglio.
Azimut: a settembre raccolta netta a 247 milioni
In un mese come quello passato caratterizzato da una debolezza stagionale, Azimut ha proseguito il suo percorso di crescita grazie alla sua presenza globale e alla continua innovazione sul fronte dei prodotti. Nello specifico nel mese passato il Gruppo Azimut ha registrato una raccolta netta positiva di 247 milioni di euro, che si confronta con i 787 milioni di euro di 12 mesi fa. Nel corso dei primi 9 mesi del 2023 il totale si porta sui 5 miliardi di euro, rispetto ai 6 miliardi dello stesso periodo di un anno fa. Ricordiamo che l'obiettivo per l'intero anno è posto nel range tra i 6-8 miliardi di euro.
Per quanto riguarda le masse totali gestite si attestano a 59,1 miliardi di ero e, includendo le masse amministrate, a fine settembre queste hanno raggiunto gli 87,2 miliardi di euro. Nel dettaglio se da un lato la componente gestita ha risentito dei deflussi dai fondi monetari in seguito ai rialzi dei tassi d'interesse in alcuni Paesi in cui la società è presente, dall'altro si è registrato un altro mese di domanda robusta in Brasile, con flussi superiori a 105 milioni di euro, che seguono i 60 milioni di euro che ei erano avuti nel mese di agosto. Inoltre, continua la forte raccolta nel segmento private markets grazie a diversi closing di fondi presenti nel nostro Paese.
Azimut: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere cosa attendersi sull'azione nel breve e medio termine. E' stata una giornata positiva quella di ieri per il titolo Azimut, con i prezzi che hanno chiuso le contrattazioni in area 20,6 euro. Nel breve periodo per dare seguito a quel recupero partito nella seconda parte della scorsa ottava, a contatto con la trendline ascendente partita dai minimi dello scorso mese di maggio, i corsi dovrebbe spingersi oltre i 20,8 euro nelle cui vicinanze troviamo la media mobile a 200 giorni. Dal punto di vista operativo una conferma oltre queste aree resistenziali aprirebbe la strada ad una prosecuzione degli acquisti, prima verso la soglia dei 21 dollari e a seguire i 21,4 euro. Sarà solo lasciandosi alle spalle quest'ultimi livelli, che il titolo vedrebbe aumentare le possibilità di andare a rivedere i massimi annuali situati sui 22 euro.
Al contrario la perdita dei minimi della scorsa settimana situati sui 20 euro andrebbe a riattivare il trend discendente partito nella seconda parte del mese di agosto, in direzione dei 19,50 euro e successivamente verso i minimi di luglio situati sui 19 euro. Nel caso in cui le quotazioni dovessero violare al ribasso tali supporti, si avrebbe una continuazione delle vendite verso il bottom dell'anno in corso posizionato nei pressi dei 18,50 euro. L'eventuale perdita di quest'ultimi livelli andrebbe ad indebolire ulteriormente il quadro grafico dell'azione, con possibili nuove discese in direzione dei 17,50 euro.
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