In attesa sia delle decisioni che arriveranno in serata dalla Federal Reserve in tema di tassi di interesse che delle parole di Jerome Powell, i mercati azionari europei hanno proseguito la fase correttiva innescatasi nella seduta di ieri, chiudendo le contrattazioni in generale territorio negativo.
Il FTSE Mib ha terminato la terza seduta dell'ottava in calo dell'1,29% a 41.954,98 punti. Dal punto di vista operativo il mancato recupero dei 42 mila punti, oltre a indebolire il quadro grafico di breve termine, dovrebbe far proseguire la discesa verso i 41.800-41.750 punti e successivamente i 41.550-41.500 punti. Al contrario nuovi segnali di forza da parte dell'indice italiano si avrebbero con il ritorno delle quotazioni sopra i 43 mila punti.
Tra i titoli che a Piazza Affari hanno registrato una performance negativa troviamo MFE, con il gruppo del Biscione che ha pagato il profit warning di Prosieben. Andiamo a scoprire le ultime novità in merito.
MFE: Prosieben rivede outlook 2025
È stata una seduta in deciso territorio ribassista per le azioni MFE, che hanno pagato il profit warning lanciato a sorpresa da Prosieben. Nello specifico, l'emittente televisiva tedesca, fresca di passaggio sotto il controllo di MFE, salita al 76% del capitale dopo la chiusura dell'Opa, ha rivisto al ribasso le stime di utile per l'esercizio in corso.
Sulla scia di una situazione macroeconomica tedesca ancora precaria e incerta per la rimanente parte del 2025, il gruppo prevede che i ricavi dovrebbero attestarsi tra 3,65 e 3,8 miliardi di euro, dai precedenti 3,85 miliardi di euro. I ricavi pubblicitari dovrebbero registrare un calo a una cifra media nel terzo trimestre e un leggero calo nel quarto, con un conseguente calo a una cifra media per l'intero anno.
In calo anche l'Ebitda rettificato che dovrebbe essere compreso tra 420 e 470 milioni di euro, rispetto alla precedente previsione di 520 milioni di euro, con un margine di tolleranza di 50 milioni di euro. Di conseguenza Prosieben prevede un aumento del rapporto di leva finanziaria a un livello compreso tra 3 e 3,5 volte alla fine del 2025.
Azioni MFE: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere come si sono comportate le azioni MFE A dopo queste notizie. Con volumi doppi rispetto alla media giornaliera mensile è stata una seduta in deciso ribasso per le azioni MFE che, con un calo del 7,48% hanno chiuso le contrattazioni a 3,4120 euro. Il movimento odierno, che riporta le quotazioni sotto gli ex massimi registrati nello scorso mese di marzo in area 3,5 euro, ha indebolito il trend di breve periodo.
Dal punto di vista operativo il mancato recupero di tali livelli dovrebbe far proseguire le vendite prima verso i 3,38 euro e a seguire i 3,28 euro, dove troviamo l'indicatore daily del Supertrend. Nel caso in cui anche questi sostegni dovessero cedere il passo alle vendite, si avrebbe un ulteriore indebolimento del quadro grafico con prossimi obiettivi i 3,10 euro, dove verrebbe messa sotto pressione la media mobile di lungo periodo.
Al contrario il recupero dei 3,5 euro dovrebbe porre le basi per una ripresa del trend primario ascendente, con un primo obiettivo i 3,6 euro e successivamente i 3,70-3,72 euro. Il superamento di queste aree aumenterebbe le possibilità per andare a testare i massimi di periodo situati sui 3,85 euro. Nel caso in cui anche questi ultimi livelli dovessero essere messi alle spalle, si avrebbe una continuazione della tendenza ascendente prima verso i 4 euro e a seguire i 4,10-4,15 euro.
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