Inizia oggi il mese di settembre, negli ultimi anni uno dei più avari di soddisfazioni per i mercati azionari. Con il focus sempre rivolto alle prossime decisioni di politica monetaria che verranno prese dalla FED nelle prossime settimane, con i dati del mercato del lavoro di venerdì prossimo che rappresenteranno un'importante bussola per gli investitori, i mercati azionari europei inaugurano la seduta in leggero rialzo.
In questo contesto il FTSE Mib ha aperto le contrattazioni nei pressi dei 42.300 punti, cercando di avvicinarsi alle prime resistenze di breve termine situate in area 42.500 punti. Il superamento di questi livelli, dovrebbe aprire le porte a un recupero dei corsi prima in direzione dei 42.700-42.750 punti e a seguire in direzione della soglia dei 43 mila punti. Al contrario la violazione dei 42 mila punti andrebbe a indebolire nel breve periodo la struttura grafica dell'indice italiano, con prossimi obiettivi i 41.500 punti.
Tra le azioni da seguire nelle prossime ore a Piazza Affari troviamo Mediobanca, con Banca Mps che oggi riunisce il Cda. Secondo indiscrezioni di stampa, la banca senese starebbe valutando di alzareil valore dell'OPS sull'istituto di Piazzetta Cuccia. Andiamo a leggere le ultime novità.
Banca Mps: pronto un rilancio su Mediobanca?
Dopo aver lanciato un'Ops nello scorso mese di gennaio su Mediobanca, oggi Mps riunisce il Cda per valutare un possibile rilancio sull'istituto di Piazzetta Cuccia. Il concambio attuale di 2,533 azioni Mps per ogni azione di Mediobanca, vede al momento uno sconto di quasi il 4% per un valore vicino ai 700 milioni di euro.
Con un'offerta che si chiuderà l'8 settembre e con adesioni che al momento sono vicine al 29%, grazie in particolar modo al sostegno dei due soci forti dell'istituto senese come Delfin e Caltagirone, il primo obiettivo della banca guidato da Luigi Lovaglio è di raggiungere la soglia minima del 35%.
L'eventuale rilancio, sulla stessa falsariga di Bper Banca sulla Popolare di Sondrio, potrebbe però aumentare sensibilmente le adesioni all'Ops. Ricordiamo che con una soglia al 35%, Banca Mps controllerebbe Mediobanca solo di fatto e le eventuali sinergie potrebbero essere raggiunte con un ritardo stimato tra i 12-18 mesi.
Con adesioni al 51% ci sarebbe un controllo di diritto di Piazzetta Cuccia, con la possibilità non solo di nominare la maggioranza del board ma anche di prendere decisioni strategiche.
Con una soglia del 66% si avrebbe un controllo solido di Mediobanca, con una posizione dominante nella gestione dell'istituto che dovrebbe portare a una piena realizzazione degli obiettivi strategici.
Intanto in attesa di capire se Banca Mps aumenterà l'Ops, dobbiamo registrare l'uscita sia del gruppo Ferrero che di Lucchini dal patto di consultazione di Mediobanca. Con vendite eseguite lo scorso agosto il gruppo Ferrero ha venduto l'intera quota dello 0,41%, mentre Lucchini ha ceduto il suo 0,37%. In seguito a queste vendite la percentuale delle azioni aderenti al patto di consultazione scende dal 7,41% al 6,91%.
Azioni Mediobanca: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a scoprire cosa attendersi sulle azioni Mediobanca per le prossime giornate. È stata una settimana all'insegna delle vendite quella passata per il titolo Mediobanca che, con un calo vicino al 3,8%, ha chiuso le contrattazioni in area 20,70 euro.
Se il movimento degli ultimi giorni non ha indebolito il trend primario che rimane sempre al rialzo, nel breve termine fondamentale sarà la tenuta dei 20,50 euro, dove troviamo l'indicatore giornaliero del Supertrend.
La perdita di questi sostegni dovrebbe far proseguire la fase correttiva, che avrebbe come prossimi obiettivi ribassisti la soglia dei 20 euro e successivamente i 19,70-19,65 euro, dove verrebbe messa sotto pressione la media mobile a 50 giorni.
Nel caso in cui anche questi ultimi supporti dovessero essere violati, aumenterebbero le possibilità di ulteriori ribassi fin verso i minimi di luglio situati sui 18 euro, con target intermedi sui 18,80-18,70 euro.
Al contrario una conferma del titolo sopra i 20,50 euro, dovrebbe andare a riattivare il trend primario ascendente. In questo caso le azioni avrebbero un primo obiettivo sui 21 euro e a seguire i 21,35 euro.
Sopra questi livelli si dovrebbe andare a chiudere il gap-ribassista lasciato aperto lo scorso 26 agosto sui 21,46 euro e in seguito i top di sempre posti vicini all'area dei 22 euro.
Nel caso in cui dovessimo assistere al superamento di questi ultimi livelli, si avrebbe un ulteriore rafforzamento della struttura grafica, con possibili allunghi in prima battuta in direzione dei 23 euro.
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