La debolezza di Wall Street, in scia ai nuovi dazi voluti da Donald Trump sul settore cinematografico, non hanno impattato sui mercati azionari del Vecchio Continente che hanno chiuso le contrattazioni in generale rialzo. Con il focus rivolto alle decisioni che verranno prese nella serata di mercoledì prossimo dalla FED in tema di tassi di interesse, il FTSE Mib ha concluso la prima seduta della settimana in guadagno dello 0,39% a 38.475,55 punti.
Grazie a 10 giornate positive nelle ultime 12, continua a rafforzarsi la struttura grafica dell'indice italiano, le cui attese sono per una continuazione del rialzo verso i 38.700-38.800 punti e successivamente in direzione della soglia dei 39 mila punti. Al contrario segnali di debolezza si avrebbero con il ritorno dei prezzi sotto i primi forti sostegni situati a 36 mila punti.
Tra i titoli che si sono messi in luce a Piazza Affari troviamo Maire, dopo che la società si è aggiudicata nuovi contratti. Andiamo a vedere di cosa si tratta.
Maire: nuovi contratti da 1,1 mld di euro
Non si arrestano i nuovi contratti comunicati da Maire, con l'azienda che nelle scorse ore si è aggiudicata ulteriori commesse dal valore di 1,1 miliardi di euro. Nello specifico, le controllate Tecnimont e KtKinetics Technology hanno ottenuto contratti relativi ad attività di ingegneria, appalti e costruzione. Questi lavori seguono quelli di qualche giorno fa, quando la società aveva reso noto di essersi aggiudicata dei progetti per un valore vicino ai 900 milioni di euro.
Nel dettaglio i contratti di queste ore riguardano la realizzazione di un progetto di trattamento gas, e servizi di ingegneria ad alto valore aggiunto forniti da società del gruppo NextChem per lo sviluppo di impianti di biocarburanti. I progetti sono stati aggiudicati da parte di importanti clienti internazionali in Asia Centrale ed Europa, e vanno a rafforzare ulteriormente la presenza industriale del gruppo in aree vitali per la sicurezza energetica globale. Ulteriori dettagli sulle commesse saranno forniti al completamento di alcune formalità attualmente in fase di finalizzazione tra le parti coinvolte.
Grazie a questi nuovi contratti la raccolta ordini da inizio anno dovrebbe aver raggiunto circa 5,4 miliardi di euro e, secondo gli esperti, aumentano le possibilità che il Gruppo nei prossimi mesi possa alzare la guidance sull'anno in corso.
Azioni Maire: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere come si sono comportate le azioni Maire sulla Borsa italiana. È stato un inizio di settimana all'insegna dei rinnovati acquisto per il titolo Maire che, accompagnato da buoni volumi, ha chiuso le contrattazioni in rialzo di oltre l'1% a contatto con la soglia psicologica dei 10 euro, che rappresentano i top degli ultimi 17 anni.
Dal punto di vista operativo, il superamento di queste aree resistenziali andrebbe a rafforzare il quadro grafico con prossimi obiettivi i 10,5 euro e a seguire gli 11 euro. L'eventuale superamento di questi ultimi livelli aprirebbe le porte per un test sui top del 2008 situati oltre i 12 euro. In questo contesto tutte le prese di beneficio in direzione degli 8,15-8,20 euro, dove troviamo l’ex trendline ribassista che parte dai top di febbraio 2025 in area 10 euro, potrebbero rappresentare delle opportunità di acquisto.
Al contrario, la perdita di questi supporti, dove troviamo anche l’indicatore daily del Supertrend, dovrebbe aprire la strada a una fase correttiva più marcata. In questo caso il primo target ribassista per le azioni Maire sarebbe posto sui 7,5 euro e successivamente sui 7 euro. La mancata tenuta di tali supporti aumenterebbe le possibilità che il titolo vada a rimettere sotto pressione i minimi di periodo in area 6,5 euro.
La violazione di questi ultimi livelli andrebbe a indebolire il quadro grafico, con possibili nuovi ribassi fin verso i 6 euro, dove troviamo la trendline ascendente che parte dai minimi di giugno 2023 e congiunge quelli toccati nel settembre dello stesso anno.
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