Il giorno della Fed è arrivato. In una settimana ricca sul fronte della politica monetaria, la Federal Reserve americana non dovrebbe sorprendere il mercato. Le attese sono per una conferma dei tassi di interesse. I futures del Vecchio Continente impostati in territorio positivo anticipano un inizio di seduta all'insegna degli acquisti sui mercati europei.
In questo contesto il FTSE Mib dovrebbe aprire le contrattazioni nei pressi dei 36.250 punti. Dal punto di vista operativo una conferma delle quotazioni sopra i 36 mila punti dovrebbe favorire una continuazione del trend rialzista presente sull'indice italiano, prima verso i 36.300 punti e a seguire in direzione dei 36.500-36.550 punti.
Al contrario la violazione dei 36 mila punti dovrebbe aprire la porta a una fase correttiva più marcata, che avrebbe come primo target i forti supporti ed ex massimi del 2024 in area 35.500-35.450 punti.
Certamente a Piazza Affari e in Europa il settore del lusso sarà tra i più volatili. Ieri sera LVMH ha diffuso i dati trimestrali e il titolo della maison francese sarà da monitorare alla Borsa di Parigi. Ma andiamo a vedere i conti e le prospettive tecniche.
LVMH: utile 2024 in calo del 17%
Nella serata di ieri il colosso del lusso francese LVMH ha comunicato i dati del 2024, che sono stati contrassegnati non solo dal difficile contesto economico e geopolitico, ma anche dalla volatilità presente sul mercato dei cambi. Questi hanno avuto un impatto negativo in particolare nelle divisioni Fashion & leather goods e Wines & spirits.
Nello specifico nel corso del 2024 il fatturato ha visto un calo del 2% a 84,7 miliardi di dollari, mentre l'utile netto ha mostrato una discesa del 17% a 12,6 miliardi di euro. Per quanto riguarda l’utile delle operazioni ricorrenti ha visto una discesa del 14% a 19,5 miliardi di euro, ma con un margine operativo del 23,1% superiore ai livelli pre-Covid.
Il flusso di cassa libero è stato di 10,5 miliardi di euro, con un incremento del 29%. Da sottolineare che nel corso del 4° trimestre il fatturato ha visto ricavi in crescita dell'1% a 23,9 miliardi di euro, in aumento rispetto ai 19 miliardi di euro registrati nel trimestre precedente, grazie alla ripresa della domanda che si è avuta durante le festività natalizie, che alimenta le speranze di una ripresa dell'intero settore.
Dando uno sguardo alle varie aree geografiche, Europa e Stati Uniti hanno registrato una crescita del 3% e 4% dal precedente +2%, il Giappone un aumento double digit dei propri ricavi, mentre il resto dell’Asia ha visto una discesa del 10%, rispetto al -16% registrato nel 2023.
Per quanto riguarda le vendite della varie divisioni il business Fashion & Leather Goods ha registrato un calo del 3% a 41 miliardi di euro, mentre Wines & Spirits una discesa dell'11 a 5,86 miliardi di euro.
In diminuzione del 3% con 10,5 miliardi di fatturato anche la sezione Watches & Jewelry, mentre buona è stata la performance del segmento Perfumes & Cosmetics che ha visto una crescita del 2% a 8,41 miliardi di euro, così come il Selective Retailing i cui ricavi si sono attestati a 18,2 miliardi di euro
Da sottolineare che all'Assemblea degli azionisti del prossimo 17 aprile, LVMH proporrà un dividendo di 13 euro per azione. Un acconto di 5,50 euro per azione è stato già pagato lo scorso 4 dicembre. Il saldo di 7,50 euro per azione verrà pagato il 28 aprile 2025.
Per quanto riguarda l'anno in corso il Gruppo, nonostante il perdurare dell'incertezza sia geopolitica che macroeconomica, rimane fiducioso di una continua crescita grazie anche alla strategia basata sullo sviluppo del marchio.
Azioni LVMH: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a scoprire le attese nel breve e medio termine per le azioni LVMH. È stata una seduta volatile e in leggero territorio negativo quella di ieri per il titolo LVMH, che ha chiuso le contrattazioni in ribasso dello 0,56% in area 750,6 euro.
Dal punto di vista operativo viene confermato il trend rialzista partito dai minimi di periodo registrati nello scorso mese di novembre nei pressi dei 566 euro. Nel breve le attese sono per una prosecuzione degli acquisti, che avrebbero come prossimo obiettivo i 770 euro, massimi di maggio 2024, e successivamente la soglia degli 800 euro.
L'eventuale superamento di queste aree resistenziali dovrebbe rafforzare ulteriormente la struttura grafica, con possibili ulteriori apprezzamenti fin verso i top degli ultimi 9 mesi in area 830-835 euro. In questo contesto eventuali prese di beneficio che dovessero riportare il titolo fin verso i forti supporti situati sulla soglia dei 700 euro, potrebbero rappresentante delle nuove occasioni di acquisto.
Al contrario la violazione di questi ultimi livelli potrebbe essere sfruttata per aprire delle posizioni ribassiste, le quali avrebbero come primo target i 680-677 euro e in seguito i 653,4 euro, dove verrebbe chiuso il gap-up lasciato aperto lo scorso 16 gennaio.
Nel caso in cui i supporti appena menzionati non dovessero riuscire ad arrestare la spinta ribassista, si assisterebbe a una prosecuzione delle vendite fin verso i 610 euro, minimi dell'ultimo mese, con target intermedi posizionati sui 630 euro.
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