La possibilità di momentanee esenzione delle tariffe sul settore automotive e la componentistica, impatta sui futures del Vecchio Continente che, impostati in territorio positivo, anticipano un inizio di giornata in leggero rialzo sui mercati azionari europei. In una seduta ricca di dati macroeconomici, con l'indice Zew tedesco tra quelli più interessanti, il FTSE Mib dovrebbe confermarsi in apertura di seduta oltre la soglia psicologica dei 35mila punti.
Dal punto di vista operativo sarà solo lasciandosi alle spalle questi ultimi livelli, dove troviamo la media mobile di lungo periodo, che si avrebbe un allentamento di quella pressione ribassista che ha contrassegnato le ultime settimane. In questo caso dovremmo aspettarci ulteriori apprezzamenti verso i 35.500 punti e a seguire la soglia dei 36mila punti.
Tra i titoli da seguire nella giornata odierna troviamo LVMH, dopo che la maison del lusso ha comunicato nella serata di ieri i conti del primo trimestre. Andiamo a scoprirli.
LVMH: vendite in calo del 3% nel primo trimestre
Ieri sera il colosso del lusso francese ha comunicato i conti del primo trimestre, che hanno confermato la crisi del settore luxury in scia a un contesto macroeconomico difficile. Nel dettaglio i primi tre mesi si chiudono con vendite in calo del 3% a 20,3 miliardi di euro, rispetto ad attese che vedevano una crescita del 2%.
Tra le aree geografiche, l’Europa ha nuovamente registrato una crescita a cambi costanti. mentre gli Stati Uniti hanno registrato un leggero calo, nonostante una buona performance nei settori Fashion & Leather Goods e Watches & Jewelry. Per quanto riguarda l'Asia ha visto una contrazione delle vendite rispetto al primo trimestre del 2024, che era stato trainato dal forte aumento della spesa dei consumatori cinesi nel Paese.
Tra i settori quello Fashion & Leather Goods, che rappresenta il principale business del gruppo, ha visto un calo del 5% nonostante la forte crescita degli acquisti in Giappone, con un turnover complessivo di 10,1 miliardi di euro. La sezione Watches & Jewelry, con 2,4 miliardi di euro, è stata flat rispetto allo stesso periodo dell'anno passato, grazie all'ottima performance di Tiffany & co.
Il segmento Wine & Spirits ha totalizzato 1,3 miliardi di euro, in flessione dell’8%, con lo Champagne che ha registrato una leggera discesa, mentre il Cognac è stato frenato da una domanda più debole presente sia in Cina che negli Stati Uniti. Per quanto riguarda il settore Perfumes & Cosmetics ha chiuso il primo trimestre a quota 2,1 miliardi di euro, in linea con lo stesso periodo del 2024. Le vendite dell’area Selective Retailing sono state pari a 4,1 miliardi di euro, flat a livello reported.
Per quanto riguarda la guidance sul 2025 LVMH rimane vigile e fiducioso, con l'obiettivo di proseguire a sviluppare i propri marchi. Questi saranno guidati non solo da una politica costante di innovazione e investimenti, ma anche da una continua ricerca della qualità dei suoi prodotti, della loro desiderabilità e della loro distribuzione selettiva.
Azioni LVMH: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a scoprire quali sono le attese nel breve e medio termine sulle azioni LVMH sulla Borsa di Parigi. E' stata un inizio di settimana all'insegna degli acquisiti per il titolo LVMH che, con un rialzo di poco superiore all'1%, ha chiuso le contrattazioni in area 530 euro.
Con un'impostazione di fondo al ribasso, il movimento di ieri, che da seguito al rimbalzo della scorsa ottava, sta cercando di allontanare i prezzi dai minimi di periodo e allo stesso tempo avvicinarsi alle prime resistenze poste sui 550 euro.
Il superamento di queste aree, che rappresentano i top della scorsa settimana, dovrebbe far proseguire gli acquisti prima in direzione dei 562,5 euro e successivamente verso i 571,3 euro, dove non solo verrebbe chiuso il gap-down lasciato aperto lo scorso 3 aprile ma dove verrebbe messo sotto pressione l'indicatore daily del Supertrend.
Nel caso in cui anche questi ultimi livelli dovessero essere messi alle spalle, aumenterebbero le possibilità di ulteriori apprezzamenti fin verso la soglia dei 600 euro, massimi dell'ultimo mese. Al contrario nel caso in cui il titolo non riuscisse a portarsi oltre i 550 euro, confermerebbe la debolezza in atto che potrebbe essere sfruttata per delle operazioni ribassiste.
In questo caso dovremmo avere prima un test sui 500 euro e a seguire un ritorno sui minimi degli ultimi 4 anni toccati nella passata ottava in area 482-480 euro. L'eventuale violazione di questi ultimi livelli andrebbe a indebolire ulteriormente in quadro grafico di fondo, con ulteriori discese in prima battuta verso i 440 euro e a seguire in direzione dei 410-400 euro
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