L'impasse sui negoziati tra USA ed Europa in tema di dazi, unito ad alcune deludenti trimestrali provenienti da Oltreoceano, hanno indebolito i mercati azionari europei che hanno chiuso le contrattazioni in generale ribasso. In questo contesto ha fatto meglio il FTSE Mib che, grazie agli acquisti sul settore bancario e oil&gas, ha chiuso le contrattazioni in perfetta parità a 40.165,15 punti.
Dal punto di vista operativo non cambia ancora una volta la view sull'indice italiano che, con una conferma dei corsi sopra i 40 mila punti, dovrebbe confermare il trend ascendente, con prossimi obiettivi prima i 40.250-40,300 punti e a seguire i 40.500-40,550 punti. Al contrario, segnali di allentamento della tendenza rialzista si avrebbe solo con la violazione dei forti supporti situati nei pressi dei 39 mila punti.
Tra i titoli che in queste ore stanno segnando una decisa performance negativa ci trasferiamo a Wall Street con Lockheed Martin, nel giorno in cui la società ha presentato i conti del 2° trimestre. Andiamo a leggerli nel dettaglio.
Lockhed Martin: rivisto al ribasso l'utile 2025
Nelle scorse ore Lockheed Martin, gruppo leader a livello globale nel settore militare, ha comunicato i conti del secondo trimestre. Nel periodo aprile-giugno il fatturato è stato pari a 18,2 miliardi di dollari, rispetto ai 18,1 miliardi di dollari del secondo trimestre del 2024.
Nello specifico, il segmento Aeronautics, la più grande unità di business di Lockheed, ha registrato un aumento del 2% delle vendite a 7,42 miliardi di dollari, ma ha registrato una perdita operativa di 98 milioni, segnando un calo del 113% rispetto all’utile di 751 milioni nel secondo trimestre 2024. Questa inversione di tendenza è stata principalmente attribuita a una perdita di 950 milioni di dollari, riconosciuta su un programma classificato.
Il segmento Missiles & Fire Control ha visto vendite in aumento dell’11% a 3,43 miliardi di dollari e un utile operativo in crescita del 6% a 479 milioni. Il segmento Rotary & Mission Systems ha registrato vendite in calo del 12% a 3,99 miliardi e una perdita operativa di 172 milioni di dollari, rispetto a un utile di 495 milioni nel secondo trimestre 2024. Il calo dell’utile del 135% è stato attribuito alle perdite sui programmi di elicotteri CHMP e TUHP presso Sikorsky. Infine il segmento Space ha registrato una crescita modesta con vendite in aumento del 4% a 3,31 miliardi di dollari e un utile operativo in crescita del 5% a 362 milioni di dollari.
In scia a questi numeri l'utile netto si è attestato a 342 milioni e si confronta con 1,6 miliardi di dollari dello stesso periodo dell'anno passato. In calo l'utile per azione, che passa da 6,85 a 1,46 dollari. Nel corso del 2° trimestre il flusso di cassa operativo è stato di 201 milioni di dollari, rispetto agli 1,9 miliardi di dollari registrato nel secondo trimestre del 2024. In discesa anche il free cash flow che è stato di -150 milioni nel secondo trimestre del 2025, rispetto agli 1,5 miliardi nel secondo trimestre del 2024.
Per l'intero anno 2025 il gruppo ha confermato stime di fatturato, flusso di cassa operativo, spese in conto capitale, free cash flow e riacquisti di azioni, rivedendo al ribasso l'utile per azione, che dovrebbe attestarsi a 21,70-22,00 dollari, rispetto alla stima precedente di 27,00-27,30 dollari.
Azioni Lockheed Martin: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a scoprire come si stanno muovendo le azioni Lockheed Martin sulla Borsa americana. Con volumi in aumento rispetto alle precedenti sedute, è una giornata in deciso ribasso per le azioni Lockheed Martin, con le quotazioni che, con un ribasso superiore al 7%, si portano in direzione dei 430 dollari.
Il movimento odierno è da monitorare attentamente, in quanto avvicina le quotazioni sui minimi degli ultimi 18 mesi in area 425 dollari. Dal punto di vista operativo, sarà fondamentale la tenuta di questi livelli, per evitare un ulteriore indebolimento del quadro grafico. In questo caso dovremmo avere nuovi ribassi prima in direzione dei 415 dollari e a seguire il bottom del 2023 posto nei pressi dei 395 dollari.
Al contrario solo con il recupero dei 450 dollari, dove transita l'indicatore daily del Supertrend, che le azioni si aprirebbero le porte a un recupero, che avrebbero come primo obiettivo i 460 dollari, dove verrebbe chiuso il gap-down lasciato aperto in queste ore. L'eventuale superamento di tali aree dovrebbe far proseguire il rimbalzo, prima verso i 475 dollari e successivamente i massimi degli ultimi 6 mesi in area 480 dollari.
Nel caso in cui anche questi ultimi livelli dovessero essere messe alle spalle, dove troviamo la media mobile di lungo periodo, il titolo vedrebbe aumentare le possibilità di nuovi allunghi fin verso i 496,78 dollari. In queste aree verrebbe chiuso il gap ribassista lasciato aperto lo scorso 28 gennaio.
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