In una seduta che sarà contrassegnata dalle decisioni che verranno prese in serata dalla FED in tema di tassi di interesse, i futures del Vecchio Continente impostati in terreno positivo anticipano un inizio di giornata all'insegna degli acquisti sui mercati azionari dell'area euro, che guardano anche alle tensioni geopolitiche presenti in M.O. Con il focus che rimane rivolto anche alle trimestrali in arrivo da Europa ed Usa, il FTSE Mib dovrebbe aprire le contrattazioni nei pressi dei 27.850 punti, cercando in questo modo di avvicinarsi alle prossime resistenze poste sulla soglia dei 28.000 punti. Ricordiamo che sopra questi livelli è possibile una continuazione del recupero prima verso i 28.200-28.250 punti e a seguire i 28.500 punti. Al contrario una discesa dei corsi sotto i 27.000 punti, andrebbe ad indebolire il quadro grafico con possibili nuove discese in direzione dei 26.750-26.700 punti.
Tra le storie da seguire oggi a Piazza Affari troviamo Iveco, che poco fa ha comunicato i dati del terzo trimestre. Andiamo a scoprirli.
Iveco: ricavi a 3,8 miliardi di euro nel 3° trimestre
Nonostante il terzo trimestre sia stato caratterizzato da un rallentamento di consegna dei nuovi veicoli, Iveco ha chiuso il terzo trimestre dell'anno con ricavi a 3,8 miliardi di euro, in crescita del 7% su base annua, e un Ebit adjusted a 213 milioni di euro, in aumento di 112 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2022, con un margine del 5,7%, in aumento di 280 pb rispetto a 12 mesi fa. Per quanto riguarda l'Ebit adjusted delle Attività Industriali queste si sono attestate a 180 milioni di euro, rispetto ai 64 milioni di euro nel terzo trimestre passato, con un margine del 4,9% in crescita di 310 p.b. Nel periodo luglio-settembre 2023 l'utile netto adjusted è risultato a 84 milioni di euro, in deciso aumento rispetto ai 30 milioni del 2022. In questo contesto il risultato diluito per azione adjusted è pari a 0,28 euro.
In scia a questi numeri Iveco rivede ancora una volta al rialzo le sue stime per quanto riguarda la guidance del 2023. Nello specifico l'Ebit adjusted consolidato è in rialzo tra 870 e 900 milioni di euro, rispetto alle precedenti previsioni poste tra 750 e 800 milioni di euro, i ricavi netti delle Attività Industriali sono viste in aumento tra l’8% al 9% rispetto al 2022, rispetto al 5% all’8% che si è avuto nel 2022, e l'Ebit adjusted delle Attività Industriali in rialzo, tra 770 e 800 milioni di euro, rispetto ai 650-700 milioni di euro comunicati nei mesi passati.
Ricordiamo infine che tra un paio di settimane la società lancerà la gamma completa di furgoni e veicoli industriali Model Year 2024, con i migliori propulsori della categoria e il nostro nuovissimo motore a combustione XC13. Il raggiungimento di questo traguardo dovrebbe fornire la spinta per tenere il passo con la nostra strategia di crescita, che presenteremo in maggior dettaglio per ciascuna business unit durante il nostro prossimo Capital Markets Day il 14 marzo 2024.
Iveco: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo a vedere cosa aspettarsi dall'azione per le prossime sedute. Quella di ieri è stata una giornata all'insegna della debolezza per il titolo Iveco che, chiudendo sotto la soglia degli 8 euro, ha perso quella trendline ribassista che parte dai minimi dello scorso anno. Nel breve periodo sarà quindi importante recuperare quest'ultimi livelli, sopra i quali sono possibili allunghi in direzione degli ex supporti dello scorso mese di agosto posti in area 8,25 euro e successivamente spingersi verso l'area degli 8,50 euro. Nel caso in cui tali aree resistenziali dovessero essere messe alle spalle, si avrebbe una continuazione del recupero prima in direzione degli 8,80-8,85 euro ed in seguito i 9,10-9,15 euro. Sarà solo con l'eventuale superamento di quest'ultimi livelli che aumenterebbero le possibilità per il titolo si tornare a mettere sotto pressione i massimi annuali situati nei pressi della sogli dei 10 euro.
Al contrario una conferma dei corsi sotto gli 8 euro farebbe proseguire quel trend discendente in atto fin dalla seconda metà dello scorso mese di settembre, con primo obiettivo ribassista i minimi della scorsa settimana situati sui 7,65 euro e successivamente i 7,45-7,40 euro. Nel caso in cui dovessimo assistere ad una discese sotto questi supporti si aprirebbero le porte per un ritorno verso i minimi annuali situati in area 6,90 euro. L'eventuale violazione di tali livelli andrebbe ad indebolire ulteriormente il trend in atto con possibili ulteriori discese verso i 6,55-6,50 euro.
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