Le azioni europee nel 2025 stanno facendo meglio di quelle americane. Rispetto all'S&P 500, l'indice Stoxx 600 ha registrato il miglior inizio di anno della storia. Questo dopo un lungo periodo in cui il benchmark statunitense ha sistematicamente sovraperformato l'equivalente europeo, realizzando il doppio del rendimento nell'ultimo quinquennio. Cosa sta determinando questo cambio di rotta? Secondo gli esperti di mercato sono diversi i fattori.
In primo luogo,
gli utili delle società europee stanno dando risultati soddisfacenti facendo aumentare l'ottimismo degli investitori. Sull'altra sponda dell'Atlantico, invece, i conti delle Big Tech - che hanno guidato il rally di Wall Street per tutto questo tempo - hanno riportato luci e ombre. Gli investitori non sono molto convinti delle enormi spese che le grandi aziende tecnologiche americane stanno destinando per l'intelligenza artificiale, soprattutto dopo che la startup cinese
DeepSeek ha sconvolto il mercato con un modello molto più economico e ugualmente performante di quello delle rivali USA.
In secondo luogo, le Banche centrali di Europa e Gran Bretagna stanno continuando a tagliare i tassi di interesse con convinzione per rilanciare la crescita tenendo a bada l'inflazione. Al contrario, la Federal Reserve si è presa una pausa a causa di un'inflazione ancora insidiosa e di un'economia che gode di ottima salute.
Infine, la vera minaccia per l'Europa rappresentata dai dazi del presidente USA Donald Trump è vista con minore preoccupazione dal mercato. In sostanza, gli investitori pensano che quella del tycoon sia una strategia commerciale da ottimo uomo d'affari, ma che all'atto concreto non sarà poi così deleteria per l'economia del Vecchio Continente.
Azioni: Barclays preferisce l'Europa agli Stati Uniti
Basandosi sulle indicazioni giunte finora dai mercati, quest'anno sarebbe meglio puntare sulle azioni europee piuttosto che sulle pari americane. Di questo è convinto Alexander Altmann, responsabile globale delle strategie tattiche azionarie di Barclays. A suo avviso, gli investitori dovrebbero andare oltre il trading sull'intelligenza artificiale che tocca da vicino le azioni statunitensi.
"Le dinamiche che hanno funzionato molto bene negli ultimi due anni probabilmente funzioneranno meno bene nel corso del 2025", ha detto. Per questo consiglia di "shortare" nel breve termine quello che definisce "l'eccezionalismo statunitense". Tuttavia, lo strategist sottolinea che non bisogna assumere una posizione definita di vendita sulle azioni a Wall Street. "Non sto cercando di dire che sono strutturalmente ribassista sugli Stati Uniti", ha precisato. Ma "consiglio di esserlo temporaneamente a causa di valutazioni storicamente elevate".
Al contrario, l'esperto è da due mesi correttamente rialzista sull'Europa, definendo la sua strategia una sorta di "affitto invernale". Tuttavia, Altmann lancia un monito, in quanto le azioni della regione potrebbero entrare in una fase di volatilità alla fine di questo mese in occasione delle elezioni tedesche. D'altro canto, però, ciò "potrebbe creare opportunità di acquisto", ha detto.
Per quanto riguarda il mercato statunitense, comunque, l'esperto ha citato alcune aree che hanno un potenziale di rialzo dopo che i dati economici del mese scorso hanno mostrato un'espansione della produzione per la prima volta dal 2022. Tra queste aree rientrano i materiali, l'industria e l'energia.