I nuovi dazi del 25% imposti da Trump sulle importazioni di acciaio e alluminio non mettono paura ai mercati azionari del Vecchio Continente, con i principali listini delle Borse europee che hanno archiviato la prima seduta della settimana in generale territorio rialzista.
In questo contesto il FTSE Mib ha terminato le contrattazioni in rialzo dello 0,45%, nei pressi dei 37.200 punti. Con un'impostazione che rimane confermata al rialzo, le attese sono per una continuazione degli acquisti prima verso i 37.300 punti e successivamente i 37.500-37.550 punti. Al contrario segnali di debolezza si avrebbero solo con la violazione dei primi supporti di breve periodo situati sui 36 mila punti.
Tra i titoli che nella seduta odierna si sono messi in luce a Piazza Affari troviamo Banca Generali, con il gruppo che nelle scorse ore ha presentato i conti del 2024. Andiamo a leggerli nell specifico.
Banca Generali: +32% utile netto del 2024
Nelle scorse ore Banca Generali ha presentato i dati del 2024 che, nonostante la volatilità presente nei mercati e i ritardi nella tabella di marcia del progetto Svizzera, sono stati contrassegnati da numeri in decisa crescita.
Grazie all'innovazione dei propri prodotti e al contributo dell'AI nei processi operativi, la banca ha chiuso il 2024 con un utile netto in crescita del 32% a 431,2 milioni di euro, che rappresenta il proprio massimo storico.
La crescita degli utili ha usufruito dello sviluppo delle masse gestite e amministrate per conto della clientela che hanno sfiorato i 104 miliardi di euro, con un aumento dell'11,9%, ed è stata accompagnata da un ulteriore rafforzamento della solidità patrimoniale, già superiore ai requisiti regolamentari.
In decisa accelerazione del 24,5% è stato il margine di intermediazione che si è attestato a 981,1 milioni di euro, mentre il margine di interesse ha visto una crescita del 4,2% a 317,1 milioni di euro.
In questo contesto gli indicatori di efficienza operativi si confermano su livelli interessanti, con l'incidenza sui costi operativi sulle massi totali scesa dai 30pb di fine 2023 agli attuali 28 punti base, mentre il cost/income ratio passa dal 34,9% a 35,4%. Alla fine del 2024 il Cet1 ratio si è attestato al 22% e il Total Capital ratio al 24,4%.
Nel corso del 2024 la raccolta netta totale di Banca Generali è stata pari a 6,6 miliardi di euro, di cui 1,9 miliardi di euro nel corso dell'ultimo trimestre, in crescita del 14% rispetto all’anno precedente. Nel mese di gennaio 2025 l'istituto ha visto una raccolta netta pari a 389 milioni di euro, in crescita del +20% rispetto al corrispondente mese dello scorso anno.
Per quanto riguarda l’utile del quarto trimestre è cresciuto del 30,4% a 92,6 milioni di euro, di cui 82,6 milioni di euro di utile ricorrente, in aumento del 17,3% rispetto allo stesso periodo del 2023, e di 10 milioni di euro di utile variabile.
In crescita del 29,4% è stato il margine di intermediazione a 257,7 milioni di euro, mentre il risultato operativo ha visto un apprezzamento di oltre il 50% a 174,2 milioni di euro.
Grazie ai dati del 2024 il Cda ha proposto un payout totale del 76% dell'utile consolidato, pari a 2,8 euro per azione. Dando uno sguardo al 2025 il management punta ad una raccolta superiore ai 6 miliardi di euro.
Azioni Banca Generali: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere come si sono comportate le azioni Banca Generali sulla Borsa italiana. Con volumi superiori alla media giornaliera mensile, è stata una seduta all'insegna degli acquisti per le azioni Banca Generali che, con un rialzo superiore al 2,6%, hanno chiuso le contrattazioni sui nuovi massimi di sempre in area 50,9 euro.
Con un'impostazione primaria che continua a rafforzarsi al rialzo, le attese sono per una continuazione del movimento ascendente prima in direzione dei 55 euro e successivamente verso la soglia dei 60 euro.
In questo contesto eventuali prese di beneficio che dovessero riportare le quotazioni verso i 47,5-47 euro, dove troviamo l'indicatore giornaliero del Supertrend, potrebbero rappresentare delle nuove occasioni di acquisto.
Al contrario la violazione dei livelli appena menzionati potrebbe innescare una fase correttiva più marcata, che si potrebbe sfruttare operando al ribasso. In questo caso si dovrebbe avere un primo obiettivo sui 46,5 euro, dove transita la media mobile a 50 giorni e successivamente i 45 euro.
Nel caso in cui anche questi supporti non riuscissero ad arrestare le vendite, aumenterebbero le possibilità di andare a mettere sotto pressione i 43,5-43 euro, dove troviamo la trendline ascendente che parte dai minimi di ottobre 2023 e congiunge i minimi di febbraio dello scorso anno.
Fondamentale diventerebbe la tenuta dei livelli appena citati, per evitare ulteriori ribassi verso i 41,3 euro, dove troviamo la media mobile di lungo periodo.
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