In una nuova giornata scarna di dati macroeconomici, i futures del Vecchio Continente impostati sotto la parità anticipano un inizio di seduta all'insegna della debolezza sui mercati azionari europei. Con il focus rivolto alle trimestrali provenienti da oltreoceano, il FTSE Mib dovrebbe aprire le contrattazioni confermandosi sotto la soglia dei 36mila punti.
Dal punto di vista operativo una conferma delle quotazioni sotto questi livelli, dovrebbe far proseguire la fase correttiva in direzione dei forti supporti situati nei pressi dei 35.500 punti.
Tra i titoli da seguire nella giornata odierna a Piazza Affari troviamo Hera, con l'utility emilana che non solo ha rafforzato la sua partenership con Aimag ma ha anche presentato il nuovo Piano industriale. Scopriamo i dettagli.
Hera presenta il Piano industriale al 2028
In questi ultimi minuti Hera ha presentato il nuovo Piano industriale al 2028, che sarà contrassegnato da oltre 5 miliardi di investimenti, in aumento del 46% rispetto a quello precedente. Nel corso del Piano, il cui obiettivo sarà quello di raggiungere gli obiettivi di transizione ecologica e aumentare la resilienza di reti e impianti, il Gruppo si attende un utile in crescita del 6% annuo, una crescita del MOL a 1,7 miliardi di euro e un dividendo in crescita del 21%, con un rendimento medio annuo vicino al 5%. Per quanto riguarda il rapporto debito netto/mol dovrebbe attestarsi stabilmente al di sotto del 3x nell’arco di piano, per arrivare al 2,8x nel 2028.
Con riferimento agli investimenti complessivi, il 25% contribuirà alla digitalizzazione e all’innovazione, il 47% all’incremento della resilienza delle infrastrutture ai cambiamenti climatici e il 60% alla transizione ecologica. Con la nuova strategia il Gruppo conferma la riduzione delle emissioni CO2 del 37% al 2030 e al Net Zero entro il 2050
Infine la società ha anche presentato i risultati preliminari del 2024 che si è chiuso con un margine operativo lordo a 1,55 miliardi di euro, un rapporto debito netto/MOL sotto il 2,6%, mentre il dividendo sarà in rialzo del 7,1% a 0,15 euro.
Hera: sale al 41% di Aimag
Nella serata di ieri Hera aveva invece comunicato il rafforzamento la sua partecipazione in Aimag, gruppo partecipato da 21 comuni delle province di Modena e Mantova e attivo nei settori dei servizi ambientali, ciclo idrico ed energia.
Nello specifico il nuovo accordo prevede un aumento di capitale in natura da attuare nei prossimi mesi, mediante il conferimento ad Aimag, da parte di Hera, di una partecipazione di circa il 45% di una newco che gestisce il servizio idrico integrato della provincia di Modena attualmente in mano a Hera e riguardanti la gestione di 7.300 km di reti al servizio di circa 470.000 mila cittadini.
Con l'aumento di capitale la partecipazione di Hera in Aimag passerà dall'attuale 25% al 41%, con i soci pubblici che rimarranno soci di maggioranza con il 51%. L'operazione dovrebbe concludersi entro il primo semestre dell'anno in corso e l'aumento di capitale ha valutato Aimag circa 7x l'Ebitda 2024 e la newco circa 1,2x la Rab. La salita nel capitale di Aimag andrà a rafforzare la presenza di Hera non solo con il territorio ma anche con i suoi azionisti, con effetti positivi per le comunità locali.
Aimag ha chiuso il 2023 un fatturato consolidato di 400 milioni di euro, un margine operativo lordo di oltre 60 milioni e una posizione finanziaria netta di 210 milioni. Il Gruppo può contare su una base clienti nel settore energy di oltre 230mila unità, 121mila punti di fornitura nella distribuzione gas. Inoltre serve 72mila cittadini, ha 2.000 km di reti nel ciclo idrico integrato e un'attività di raccolta e trattamento rifiuti rivolta a oltre 176mila cittadini in 12 comuni.
Azioni Hera: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo a vedere cosa ci suggerisce l'analisi tecnica sulle azioni Hera. È stata una giornata all'insegna delle vendite quella di ieri per il titolo Hera, che ha chiuso le contrattazioni in area 3,45 euro. Nel breve periodo fondamentale sarà ora la tenuta di questi livelli, dove transita la trendline ascendente che parte dai minimi dello scorso 20 dicembre, per evitare una continuazione delle prese di beneficio.
In questo caso si avrebbe un primo obiettivo ribassista sui 3,42 euro, dove troviamo la media mobile di lungo periodo e successivamente i 3,38 euro, nelle cui vicinanze transita l'indicatore daily del Supertrend. L'eventuale perdita di tali supporti aumenterebbe le chance per le azioni di andare a rivedere i minimi dello scorso mese di giugno posizionati sui 3,30 euro, che rappresentano il bottom degli ultimi 5 mesi.
Al contrario la tenuta dei 3,45 euro andrebbe a riattivare il recupero partito dai minimi di periodo, in direzioni delle prossime resistenze in area 3,57-3,58 euro. Nel caso in cui dovessimo assistere al superamento di questi livelli, il titolo si aprirebbe la strada per tornare a mettere sotto pressione i massimi del 2024. Sarà solo lasciandosi alle spalle questi ultimi livelli che si avrebbe un deciso rafforzamento del quadro grafico, con possibili allunghi fin verso i 3,75-3,80.
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