In una seduta che vede il ritorno di importanti dati macroeconomici, come il Pil europeo e quello del nostro Paese, i futures del Vecchio Continente impostati sopra la parità anticipano un inizio di giornata in leggero rialzo sui principali mercati azionari europei. Con il cui focus rivolto anche alla riunione di domani sera della Federal Reserve, il FTSE Mib dovrebbe aprire le contrattazioni nei pressi dei 30.300 punti, rimanendo sempre all'interno di quella fase di lateralita presente da 7 settimane e posta tra i supporti in area 30.000 punti e ile resistenze sui 30.600 punti.
Tra i temi interessanti da seguire nella giornaya odierna troviamo Generali che ha annunciato sia un importante buyback che un aggiornamento sul Piano strategico. Andiamo a vedere i dettagli.
Generali: al via un buyback da 500 milioni di euro
Nel giorno dell'Investor Day Generali ha aggiornato la comunità finanziaria sull’implementazione del suo piano strategico “Lifetime Partner 24: Driving Growth”, confermando di essere in linea per raggiungere tutti i principali target finanziari del piano. Nello specifico il suo Ceo, Phlilippe Donnet, non solo ha confermato come le recenti acquisizioni hanno ulteriormente consolidato la leadership del Leone di Trieste nel mercato assicurativo europeo, ma anche come è stato ampliata l’attività di asset management a livello globale. Inoltre il Gruppo ha continuato a innovare il proprio il modello di consulenza ‘Partner di Vita’, portando avanti con successo il percorso a lungo termine riguardante la sostenibilità.
Un passaggio importante è stato dedicato anche alle ultime acquisizioni messe in campo da Generali. Da una parte troviamo quella di Liberty Seguros, che va a rafforzare la posizione di mercato del Gruppo in Spagna e Portogallo, integrando le attuali attività sia dal punto di vista dell’offerta di prodotti, sia della strategia di distribuzione. Per quanto riguarda invece quella di Comming questa consentirà al Gruppo di implementare la visione strategica nell’Asset Management e di entrare in un mercato importante come quello americano.
In questo contesto e grazie all'ottima posizione di cassa e di capitale verrà proposto all'assemblea, in programma il prossimo luglio, un buybak pari a 500 milioni di euro, che conferma ancora una volta l'impegno del Gruppo a remunerare i propri stakeholder. Da sottolineare infine come Generali sia in linea per superare i target riguardanti le rimesse e i flussi di cassa netti per la Capogruppo. In questo contesto il Risk Appetite Framework del Gruppo è stato rivisto abbassando il livello superiore dell’intervallo target da 240% a 230%, mentre grazie agli aumenti tariffari e alle misure tecniche implementate nel corso degli ultimi due anni, si prevede che il Combined Ratio non attualizzato resti sotto 96% nel corso dell'anno.
Azioni Generali: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere cosa ci suggerisce l'analisi tecnica nel breve e medio termine. E' stato un inizio di settimana in leggero territorio positivo per il titolo Generali che, proseguendo il suo trend rialzista, ha chiuso le contrattazioni in area 20,50 euro. Nel breve termine le attese sono per una continuazione di questo movimento che dovrebbe spingere i prezzi prima oltre i 20,60 euro e successivamente in direzione dei 21 euro.
Nel caso in cui si dovesse assistere ad un superamento di tali aree resistenziali, aumenterebbero le chance di rivedere le quotazioni andare a mettere sotto pressione di massimi del 2022 situati oltre i 21,50 euro. In questo contesto eventuali prese di beneficio in direzione degli ex massimi registrati lo scorso mese di settembre sui 20 euro, potrebbero rappresentare delle occasioni di acquisto.
Al contrario la perdita di quest'ultimi sostegni potrebbero far proseguire la fase correttiva prima verso i 19,70 euro, dove troviamo l'indicatore giornaliero del Supertrend, e a seguire i 19,30-19,40 euro, dove transita la trendline ascedentee che parte dai minimi registrati nel dicembre del 2022. Dal punto di vista operativo la violazione di tali supporti farebbe proseguire la debolezza prima in direzione dei 19 euro, dove abbiamo la media mobile di lungo periodo e a seguire i minimi dello scorso mese di ottobre posti nei pressi dei 18 euro.
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