Ferrari annuncia la nuova Purosangue di casa Maranello: per la prima volta nella storia il marchio automobilistico apre le porte al segmento dei SUV...emmmm NO!
Purosangue non è un SUV!
In questoarticolo pero’ non parleremo di questo nuovo modello di auto, ma cercheremo di capire se é arrivato il momento di investire nel cavallino rampante?
Ferrari rimane fedele alle scelte di Marchionne: no al mass market
Nonostante le storiche avversarie Lamborghini e Porsche abbiano da tempo presentato il loro modello di SUV (Sport Utility Vehicle), Ferrari continua a fare di testa sua, presentando un veicolo che potrebbe ricordare un SUV, ma che di fatto non lo è.
Una strategia, quella di Ferrari, che rimane fedele alle intuizioni di Marchionne, che già nel 2014 diceva di voler stare lontano dal mass market. Anche l’amministratore delegato Benedetto Vigna ha definito il nuovo modello “like no other”, come nessun altra, puntando quindi sulla esclusività del marchio.
Quotata sia al NYSE che nell'indice FTSE MIB della Borsa di Milano, dal 2016 dopo la divisione con il gruppo FCA, Ferrari entra a far parte del gruppo EXOR, la holding finanziaria olandese controllata dalla famiglia Agnelli.
Dovete sapere che Exor è azionista di Ferrari per il 25% e insieme a Piero Ferrari (figlio di Enzo Ferrari il fondatore) che possiede il 10% di azioni, controllano tramite un accordo, il 51% dei diritti di voto della società.
Con una capitalizzazione di 35 miliardi Ferrari, insieme a Coca Cola e McDonalds, è uno dei marchi piu’ riconoscibili al mondo. “Chiedete ad un bimbo di disegnare un’auto, sicuramente la farà rossa” diceva Enzo Ferrari.
Con l’annuncio di Purosangue (non proprio al 100% in linea con i canoni per rispettare l’ambiente dato il potente motore a benzina che monta) noi di investire.biz ci siamo chiesti se entro pochi anni un marchio di auto sportive e da corsa come Ferrari riuscirà a trasformarsi completamente in un'azienda produttrice di auto elettriche, dato che, dal 2030, non sarà più possibile vendere auto con il motore a scoppio tradizionale.
Ferrari ed Europa: stop alle auto a benzina e diesel entro il 2030
La nuova norma decisa dalla comunità europea, che prevede lo stop alla vendita di veicoli con motori a scoppio, è un passo molto importante per arrivare al target di 0 emissioni di gas serra, obiettivo che l’Europa mira a raggiungere entro il 2050.
In merito a questo il parlamento europeo ha approvato una deroga che sposta la data dal 2030 al 2036 per tutti i piccoli produttori di auto (da 1.000 a 10.000 all’anno), una deroga chiamata dalle persone “salva Ferrari”, fatta ad hoc per lasciare il tempo ad aziende come Lamborghini o Ferrari di sviluppare e produrre veicoli ad emissioni zero.
Indagando ulteriormente abbiamo scoperto che la società, a partire dal 2026, prevede di offrire ai suoi clienti tre tipi di automobili: elettriche, ibride e con il motore tradizionale.
Nel 2021, Ferrari aveva un mix di vendite con i motori tradizionali all'80% e quelli ibridi al 20%. Entro il 2026 la dirigenza punta ad alzare al 5% le vendite di auto elettriche, al 55% quelle ibride e di abbassare al 40% le vendite di auto con motori tradizionali. Inoltre, per il 2030, la previsione è di arrivare a un numero di vendite di auto ibride ed elettriche pari al 80%.
Per far fronte a questo cambiamento nel loro piano strategico hanno rivelato la costruzione di un nuovo e-building dedicato alle auto elettriche, dove saranno realizzati artigianalmente e assemblati i motori elettrici, oltre a componenti come inverter e batterie.
Il presidente della Ferrari John Elkann si ritiene soddisfatto in merito alla questione e ha ribadito l’impegno del marchio ad avere la sua prima vettura sportiva 100% elettrica sulle strade nel 2025, confessando che lo scetticismo iniziale ha lasciato il posto all’entusiasmo per questa nuova fase di transizione.
Infine la dirigenza ha parlato dell’obiettivo di non produrre più anidride carbonica entro il 2030. Dal 2014 in Ferrari il 100% dell’energia elettrica degli impianti di produzione proviene da fonti rinnovabili e per raggiungere le zero emissioni nette, l’azienda punterà ora sul biometano, sui pannelli fotovoltaici, e dell'elettrificazione, che dovrebbe dimezzare le emissioni di CO2.
Ferrari ed il rischio di diventare la KODAK delle autovetture
L’impegno di Ferrari verso una supercar completamente elettrica sembrano evidenti e ci auguriamo che riesca a superare una delle più grandi sfide degli ultimi anni.
Ricordiamoci che anche fare foto analogiche è affascinante nel 2022, ma Kodak è fallita perché la fotografia si è trasformata in digitale ed il colosso Giapponese non ha saputo rinnovarsi. Ferrari deve assolutamente sbrigarsi se vuole rimanere al passo con i tempi e non diventare la Kodak delle auto.
Nota importante, sempre in tema di innovazione: Per ora la società non è assolutamente interessata alla guida autonoma e “quando la mobilità sarà sempre più condivisa, avere una Ferrari sarà ancora più unico', ha dichiarato l'azienda.
Le azioni Ferrari sono da comprare?
Dal punto di vista tecnico sul titolo c’è poco da dire: il trend è saldamente al rialzo fin dal suo debutto in Borsa e i pochi periodi di ribasso si sono rivelati delle ottime occasioni d’acquisto.
Anche dal punto di vista fondamentale, Ferrari è molto solida. Fatturato e utile sempre in crescita, a parte la parentesi della pandemia e una situazione finanziaria davvero solida, rende questa azienda più vicina a Louis Vuitton, piuttosto che un'azienda automobilistica.
Secondo noi di investire.biz Ferrari è un’azione che chiunque dovrebbe avere in portfolio e nonostante dai minimi di giugno sia già rimbalzata del +23%, siamo convinti che potremo vedere nuovi massimi storici a breve.
Non siamo esperti di auto, ma guardando il video di presentazione della nuova Purosangue, ci siamo convinti che Ferrari farà il pieno di ordini per questo NON SUV, che si adatta anche a chi deve portare a scuola i figli!