La crisi politica in Francia, che ha messo sotto pressione i titoli di Stato del Paese transalpino, ha indebolito i mercati azionari europei che hanno chiuso la seconda seduta della settimana in territorio negativo. In questo contesto il FTSE Mib, sotto il peso delle vendite che hanno colpito il settore bancario, ha registrato una delle peggiori performance terminando le contrattazioni in calo dell'1,32%, minimi intraday, in area 42.654,95 punti.
Dal punto di vista operativo il movimento odierno non va a indebolire il trend primario che rimane impostato al rialzo. Nel breve termine il mancato recupero dei 43 mila punti dovrebbe far proseguire la fase correttiva, che avrebbe come prossimo obiettivo i 42.500 punti e successivamente i 42.300-42.200 punti
Tra i titoli che in Europa hanno cercato di non arrendersi alle vendite troviamo EssilorLuxottica, nel giorno in cui alcuni rumors parlano di una possibile salita del gruppo nel capitale di Nikon. Andiamo a scoprire le news al riguardo.
EssilorLuxottica pronta a salire al 20% di Nikon?
Secondo alcune indiscrezioni rilanciate nelle ultime ore da Bloomberg, il colosso dell'occhialeria italo-francese EssilorLuxottica starebbe valutando di aumentare la sua partecipazione in Nikon, passando dall'attuale 9% al 20%. L'obiettivo sarebbe quello di rafforzare una partnership strategica inaugurata nel 2000, quando i due gruppi avevano dato il via a una joint venture paritetica per la produzione di lenti.
Per l'azienda guidata da Francesco Milleri e controllata dalla famiglia Del Vecchio, il legame con il gruppo nipponico è considerato fondamentale per lo sviluppo delle lenti intelligenti e degli smart glasses, che rappresentano oggi uno dei principali driver di crescita. Grazie alla collaborazione con Meta, entrata nel capitale di EssilorLuxottica nello scorso mese di luglio con una quota del 3%, questi occhiali intelligenti non solo integrano AI, fotocamere e funzionalità video, ma rispondono anche ai comandi vocali, inviano messaggi su WhatsApp e Messenger e si interfacciano con le app come uno smartphone.
L'eventuale salita al 20% porterebbe EssilorLuxottica a diventare il primo azionista industriale di Nikon, superando The Master Trust Bank of Japan che a oggi possiede il 19%. La strada per arrivare a questo obiettivo deve però passare dall'ok di Tokyo, che considera Nikon un asset strategico per il ruolo che ricopre nella fotolitografia e nei semiconduttori, dove le sue lenti ad alta precisione sono essenziali.
Azioni EssilorLuxottica: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere come hanno risposto le azioni EssilorLuxottica sul Cac40. La debolezza del mercato francese non ha risparmiato il titolo EssilorLuxottica, che ha chiuso le contrattazioni in ribasso di oltre l'1% in area 266 euro. Con un'impostazione di medio periodo al rialzo, nel breve termine una discesa delle quotazioni fin verso i 260 euro, dove troviamo l'indicatore daily del Supertrend, non andrebbe a inficiare la tendenza in atto.
La conferma dei prezzi sopra tali livelli dovrebbe riattivare il trend rialzista, con primi obiettivi i 275 euro, massimi degli ultimi 5 mesi e a seguire i 280 euro. Nel caso in cui queste aree dovessero essere messe alle spalle, si avrebbe una continuazione del trend prima in direzione dei 289 euro e successivamente verso i massimi di sempre posti leggermente sotto la soglia dei 300 euro. L'eventuale superamento di questi ultimi livelli andrebbe rafforzare la struttura grafica delle azioni, con possibili allunghi verso i 315-320 euro.
Al contrario, la perdita dei 260 euro aprirebbe le porte a una fase correttiva più marcata, con un primo target in area 250 euro, dove troviamo sia la media mobile a 50 giorni che quella di lungo periodo. La perdita di tali supporti dovrebbe far proseguire le vendite verso i 240 euro e in seguito i minimi del 2025 situati sui 230-225 euro.
Dal punto di vista operativo, fondamentale diventerebbe la tenuta di tali aree, dove troviamo anche la trendline ascendente che parte dai minimi toccati nell'ottobre del 2023 e congiunge quelli di luglio 2024, per evitare un pericoloso indebolimento del quadro grafico. In questo caso si avrebbe un prossimo obiettivo ribassista sulla soglia dei 200 euro, con target intermedi sui 215-212 euro.
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