I futures del Vecchio Continente impostati in territorio positivo, anticipano un inizio di giornata all'insegna degli acquisti per i mercati azionari europei, con gli investitori che guarderanno a Riad dove emissari americani e russi potrebbero aprire la strada a una pace in Ucraina.
In questo contesto il FTSE Mib dovrebbe inaugurare le contrattazioni rinnovando i massimi degli ultimi 18 anni oltre i 38.500 punti. Dal punto di vista grafico una conferma oltre questi livelli dovrebbe far proseguire il trend ascendente verso i 38.700-38.750 punti e successivamente in direzione dei 39 mila punti. Al contrario segnali di debolezza si avrebbero solo con la violazione dei primi supporti di breve periodo situati sui 37.000 punti.
Tra i titoli da monitorare nella giornata odierna troviamo ENI dopo che il cane a sei zampe ha firmato un accordo storico nella fornitura del gas e ha annunciato la vendita di un ulteriore 5% di Enilive a KKR. Andiamo a vedere di cosa si tratta
ENI: accordo con Cipro ed Egitto per nuovo hub del gas
In occasione della cerimonia di apertura di Egypes, il principale evento energetico che si tiene in Egitto, ENI ha firmato un Host Government Agreement con Cipro e lo stesso Egitto e che coinvolge anche TotalEnergies.
L'accordo riguarda lo sfruttamento delle risorse del giacimento di Cronos nel Blocco 6, situato al largo di Cipro, che è destinato a diventare un'opera fondamentale per quanto riguarda la creazione di un hub del gas nel Mediterraneo orientale.
Nello specifico l'accordo non solo sfrutterà le infrastrutture egiziane già presenti, ma va a posizionare Cipro come un attore chiave nella produzione e nell’esportazione di gas, potenziando in questo modo l’economia energetica del Paese.
Il gas estratto sarà trasportato e trattato nell’infrastruttura di Zohr, per poi essere liquefatto nell’impianto LNG di Damietta, di cui ENI detiene il 50%, ed esportato in seguito verso i mercati europei. L'accordo peraltro va a confermare il ruolo importante dei due Paesi, destinati a svolgere un ruolo crescente per gli approvvigionamenti dell’Europa, sempre più alla ricerca di forniture alternative al gas russo.
Scoperto nel 2022 e delineato successivamente durante lo scorso anno, il gas in posto di Cronos è stimato in oltre 85 miliardi di metri cubi. Inoltre, il Blocco 6 comprende altre potenziali risorse in fase di esplorazione e valutazione, tra cui la scoperta di Zeus effettuata nel 2022.
Ricordiamo che ENI è presente a Cipro fin dal 2013 e il blocco 6 è operato dal gruppo italiano con una partecipazione del 50%. Inoltre il Gruppo guidato da Claudio Descalzi è operatore del Blocco 8 e detiene quote di partecipazione nei Blocchi 7 e 11.
Prima dell'apertura della seduta odierna, ENI ha annunciato un'ulteriore vendita di una parte del capitale di Enilive. Il fondo statunitense KKR ha firmato un accordo con il Cane a sei zampe per rilevare per 587,5 milioni di euro un altro 5% del capitale della società, portando la sua partecipazione totale al 30% dopo il 25% rilevato in ottobre. La vendita odierna si basa sulla stessa valutazione complessiva dell'accordo di ottobre, ossia 11,75 miliardi di euro per l'intera società.
Azioni ENI: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo a vedere le attese sulle azioni ENI nel breve e medio termine. È stata una giornata in leggero territorio positivo quella di ieri per il titolo ENI con le quotazioni che, chiudendo oltre la soglia dei 14 euro, si sono avvicinate alle resistenze e top degli ultimi due mesi in area 14,10-14,15 euro.
Dal punto di vista operativo il superamento di questi livelli, dove transita la media mobile di lungo periodo, andrebbe a riattivare il trend rialzista innescatosi sul finire del 2024 dai 12,30 euro, con prossimi obiettivi i 14,50 euro.
Nel caso in cui anche questi ultimi livelli dovessero essere lasciati alle spalle, si avrebbe una continuazione degli acquisti prima verso i 14,65-14,70 euro e in seguito i 15 euro, top degli ultimi 9 mesi e dove verrebbe chiuso il gap down lasciato aperto il 16 maggio dello scorso anno.
Al contrario la perdita dei 13,75 euro, minimi della scorsa ottava, dovrebbe aprire la porta a una fase discendente con un primo obiettivo i 13,50 euro, dove troviamo l'indicatore daily del Supertrend.
La violazione di questi sostegni potrebbe essere sfruttata per aprire posizioni ribassiste, con un primo target i 13,30 euro, minimi dell'ultimo mese, e in seguito i 13,092 euro, dove verrebbe chiuso il gap up lasciato aperto lo scorso 2 gennaio.
Fondamentale diventerebbe non perdere questi ultimi livelli per vedere aumentare le possibilità di un ritorno del titolo in direzione dei minimi del 2024 in area 1230 euro, con target intermedi sui 12,75 euro.
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