Azioni ENI: quali risvolti con interesse di 4 fondi per Plenitude? | Investire.biz

Azioni ENI: quali risvolti con interesse di 4 fondi per Plenitude?

03 mar 2025 - 09:02

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La debolezza della scorsa settimana ha spinto le azioni ENI sotto la trendline rialzista che parte dai minimi di dicembre. Scopriamo le attese per le prossime sedute

Il buon recupero di Wall Street nella serata di venerdì scorso e la salita degli indici asiatici delle scorse ore in scia ai dati macro cinesi impatta positivamente sui futures del Vecchio Continente che con la loro impostazione al rialzo anticipano un inizio di giornata all'insegna degli acquisti per i listini europei.

In una seduta ricca di dati macroeconomici e con il focus sempre rivolto ai nuovi dazi voluti da Trump, il FTSE Mib dovrebbe aprire la seduta in rialzo dello 0,4% nei pressi dei 38.750 punti. Con un trend di fondo che rimane confermato al rialzo, la conferma delle quotazioni sopra i 38.500 punti dovrebbe far proseguire il recupero fin verso la soglia dei 39 mila punti.

Tra i titoli da seguire nella giornata odierna a Piazza Affari troviamo ENI, dopo il rinnovato interesse di alcuni fondi per la controllata Plenitude. Andiamo a leggere le ultime novità in merito.

 

 

ENI: interesse di 4 fondi pronti per entrare in Plenitude

Secondo alcune indiscrezioni di stampa non si arresta l'interesse da parte di alcuni fondi per entrare nel capitale di Plenitude, la controllata di ENI che si occupa dello sviluppo delle rinnovabili e della distribuzione di energia a oltre 10 milioni di clienti.

Nello specifico in lista per rilevare una quota fino al 15%, la cui valutazione è tra i 10-12 miliardi di euro, troviamo i 3 private equity statunitensi, Apollo , Ares Management e Stonepake, che si aggiungono all' operatore specializzato norvegese, HitecVision, già socio della stessa Plenitude nella joint-venture per l’eolico Vårgrønn.

La scelta del cane a sei zampe per arrivare alla scelta del nuovo partner dovrebbe arrivare entro il primo semestre dell’anno in corso. Il nuovo azionista si affiancherebbe nel capitale di Plenitude, la cui Ipo è attesa nel 2026, sia a ENI che e al fondo svizzero EIP, in quale nello scorso mese di novembre ha aumentato la sua partecipazione al 10%, investendo nel complesso 800 milioni.

Ricordiamo che l'operazione messa in campo dal Gruppo guidato da Claudio Descalzi, si inserisce nel quadro della cosiddetta strategia dei satelliti tramite cui la società intende far emergere il valore delle attività non legate agli idrocarburi e raccogliere risorse utili per il loro sviluppo.

Tornando a Plenitude la capacità installata di energia rinnovabile dell'azienda è prevista crescere di circa 4 volte, fino a 15GW, entro il 2030. Questo dovrebbe consentire di raddoppiare l'Ebitda entro il 2028, fino a 1,9 miliardi di euro, livello che dovrebbe aumentare fino a oltre 2,5 miliardi di euro entro il 2030. Si prevede inoltre che il ROACE a medio termine si attesterà intorno al 10%.

 

 

Azioni ENI: analisi tecnica e strategie operative

Andiamo ad analizzare la situazione tecnica e grafica sulle azioni ENI. È stata una settimana all'insegna della debolezza quella passata per il titolo ENI che, dopo essersi spinto fin verso i 14,40 euro, ha chiuso le contrattazioni in area 13,85 euro.

Dal punto di vista operativo le vendite delle ultime due sedute della scorsa ottava, ha riportato i corsi sotto la trendline ascendente che parte dai minimi toccati nello scorso mese di dicembre.

Nel breve periodo il mancato ritorno oltre i 14 euro dovrebbe far proseguire la fase correttiva con un prossimo obiettivo i 13,50 euro, dove troviamo l'indicatore daily del Supertrend.

La violazione di questi sostegni potrebbe essere sfruttata per aprire posizioni ribassiste, con un primo target i 13,30 euro, minimi dell'ultimo mese, e in seguito i 13,092 euro, dove verrebbe chiuso il gap up lasciato aperto lo scorso 2 gennaio.

Fondamentale diventerebbe non perdere questi ultimi livelli per vedere aumentare le possibilità di un ritorno del titolo in direzione dei minimi dello scorso anno in area 12,30 euro, con target intermedi sui 12,75 euro.

Al contrario la ripresa dei 14 euro dovrebbe riportare il titolo in direzione dei massimi della scorsa ottava in area 14,40 euro Nel caso in cui anche questi ultimi livelli dovessero essere lasciati alle spalle, si avrebbe una continuazione degli acquisti prima verso i 14,65-14,70 euro e in seguito i 15 euro, top degli ultimi 9 mesi e dove verrebbe chiuso il gap down lasciato aperto il 16 maggio dello scorso anno.

Il superamento di queste aree andrebbe a rafforzare ulteriormente la struttura grafica di fondo, con prossimi target i 15,50 euro e in seguito i top degli ultimi anni situati nei pressi dei 15,80 euro.    

 

 

 

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