In una giornata che vede il ritorno di importanti dati macro-economici, i futures del Vecchio Continente impostati sopra la parità anticipano un inizio di seduta all'insegna degli acquisti sui mercati azionari europei, il cui focus è tutto rivolto alle decisioni che arriveranno domani dalla FED in tema di taglio dei tassi di interesse.
In questo contesto il FTSE Mib dovrebbe aprire le contrattazioni nei pressi dei 33.600 punti, sopra i quali sono possibili ulteriori allunghi prima verso i 33.700-33.800 punti e successivamente in direzione della soglia dei 34.000 punti. Al contrario nuovi e rinnovati segnali di debolezza arriverebbero invece con la violazione dei forti supporti e minimi della passta ottava posti sulla soglia dei 33.000 punti.
Tra i titoli da monitorare nella seduta odierna a Piazza Affari troviamo ENI, con il Gruppo che potrebbe mettere in vendita il 10% di Plenitude. Andiamo a scoprire le ultime novità in merito.
ENI: pronta cessione del 10% di Plenitude?
Secondo alcune indiscrezioni arrivate nelle ultime ore ENI, dopo aver reso nei giorni scorsi il Piano di riorganizzazione della propria struttura societaria, sarebbe in trattative con diversi fondi per vendere un ulteriore quota di Plenitude, la controllata attiva nella produzione di energie rinnovabili e vendita di gas ed energia elettrica per famiglie e imprese.
Tra i soggetti interessati ad una possibile acquisizione di quasi il 10% di Plenitude troviamo la società di gestione patrimoniale statunitense Apollo Capital Management, il fondo di private equity norvegese HitecVision ed il private equity londinese Trilantic Europe. Il Cane a sei zampe valuta la sua controllata 10 miliardi di euro, ossia la medesima valorizzazione fissata nei mesi passati quando cedette il 7,6% del capitale di Planitude al fondo svizzero Energy Infrastructure Partners.
L'obiettivo da parte del Gruppo guidato da Claudio Descalzi è quello di affiancarsi a investitori specializzati per finanziare a aiutare la transizione energetica dell'azienda. Plenitude è presente in 15 Paesi del Mondo e la società unisce la produzione di circa 3 Gigawatt di fonti rinnovabili, la vendita di energia e di soluzioni energetiche a quasi 10 milioni di clienti europei a una rete di ricarica di quasi 20 mila colonnine per veicoli elettrici. L'obiettivo dell'azienda al 2026 è quella di raggiungere oltre 11 milioni di clienti, superare i 7 GW di capacità rinnovabile installata e oltre 20 mila punti di ricarica installati.
Azioni ENI: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere le attese sull'azione per le prossime sedute. E' stato un inizio di settimana all'insegna degli acquisti per il titolo ENI che, con volumi pari alla media giornaliera menslle, ha chiuso le contrattazioni in area 14,10 euro. Il movimento di ieri che fa seguito al recupero delle ultime sedute, dovrebbe far proseguire il recupero verso i 14,20-14,30 euro, dove transita la media mobile a 50 giorni.
Dal punto di vista operativo il superamento di questi livelli dovrebbe favoriere il rimbalzo verso i prossimi obiettivi situati sui 14,50 euro, dove transita l'indicatore giornaliero del Supertrend, e a seguire i 14,75-14,80 euro, che rappresentano i top degli ultimi 3 mesi. Lasciandosi alle spalle queste ultime aree resistenziali il titolo dovrebbe proseguire la sua ascesa in direzione dei 15 euro, dove chiuderebbe il gap-down lasciato aperto lo sceso 16 maggio e a seguire i 15,25-15,20 euro.
Al contrario la perdita dei minimi della scorsa settimana situati sui 13,63 euro dovrebbe spingere velocemente le quotazioni verso i minimi annuali situati nei pressi dei 13,50 euro. Nel caso in cui questi sostegni dovessero essere violati, si avrebbe un ulteriormente deterioramento del quadro grafico con prossimi obiettivi i 13,25-13,20 euro ed in seguito la soglia dei 13 euro. Dal punto di vista operativo fondamentale diventerebbe la tenuta di queste ultime aree, per evitare ulteriori vendite che avrebbero come nuovo target i minimi di giugno 2023 situati sui 12,60-12,70 euro.
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