Una pace che si allontana in Ucraina e i nuovi attacchi di Trump nei confronti della FED, con la richiesta di un licenziamento della governatrice Lisa Cook, indeboliscono i mercati azionari europei che inaugurano la giornata all'insegna della debolezza.
In questo contesto il FTSE Mib si avvicina ai primi sostegni di breve periodo posti sui 43 mila punti, sotto i quali è possibile una continuazione delle prese di beneficio in direzione dei 42.800-42.700 punti e a seguire i 42.550-42.500 punti. Al contrario la tenuta dei 43 mila punti dovrebbe riattivare il trend primario, con possibili ritorni sui massimi degli ultimi 18 anni situati sui 43.564 punti
Tra i titoli da seguire in queste ore a Piazza Affari troviamo Eni, che potrebbe beneficiare di una produzione di gas e petrolio in anticipo rispetto alle previsioni in Norvegia, da parte della propria controllata Vaar Energi. Andiamo a scoprire i numeri.
Produzione di Vaar Energi in Norvegia supera le previsioni
Nelle scorse ore Vaar Energi, società controllata dal cane a sei zampe, ha comunicato che la propria produzione giornaliera di petrolio e gas in Norvegia ha raggiunto i 400 mila barili di petrolio giornalieri. Questi sono in deciso anticipo rispetto ai tempi comunicati nei mesi passati e in accelerazione se confrontati con i 350 mila barili giornalieri registrati a metà luglio.
Nello specifico l'aumento della produzione è stato possibile in particolar modo grazie al giacimento Balder, che continua a crescere oltre le previsioni, mentre gli altri giacimenti stanno contribuendo con risultati solidi.
Secondo la società il picco della produzione dovrebbe esserci nel prossimo mese di settembre. Il petrolio è stato venduto a un prezzo medio di 68 dollari al barile, in linea con le aspettative, mentre il gas naturale ha registrato un prezzo medio di 79 dollari per barile di petrolio.
Vaar Energi ha confermato di aspettarsi un valore medio di produzione per il 2025 compreso tra 330.000 e 360.000 barili giornalieri, grazie anche a un 4° trimestre che dovrebbe vedere l'azienda produrre quasi 430.000 barili giornalieri, in aumento rispetto alla precedente guidance posta a 400 mila barili. Infine il gruppo ha dichiarato di puntare a mantenere la produzione nel corso del lungo periodo in un range compreso tra 350.000 e 400.000 barili giornalieri.
Azioni Eni: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a scoprire le strategie long e short sulle azioni Eni per le prossime sedute. È stato un inizio di settimana in leggero territorio positivo per il titolo Eni, che ha chiuso le contrattazioni a contatto con i massimi di periodo in area 15,25 euro.
Con tutti i time frame impostati al rialzo, il superamento di queste aree dovrebbe far proseguire il trend ascendente prima in direzione dei 15,50 euro e successivamente verso i top degli ultimi 6 anni situati sulla soglia dei 16 euro.
Nel caso in cui anche questi ultimi livelli dovessero essere messi alle spalle, si avrebbe un ulteriore rafforzamento del quadro grafico, con prossimi target verso i massimi del 2018 posti sui 16,75-16,80 euro.
In questo quadro grafico eventuali prese di beneficio che dovessero spingere le quotazioni verso i 14,50 euro, dove troviamo l'indicatore giornaliero del Supertrend, potrebbero rappresentare delle nuove occasioni di acquisto.
Al contrario la perdita dei livelli sopra menzionati, dove transita anche la media mobile a 50 sedute, dovrebbe aprire la strada a una fase correttiva di breve periodo che potrebbe essere sfruttata per operazioni short di breve periodo.
In questo caso il primo target sarebbe posizionato sui 14 euro e successivamente i 13,60 euro, dove verrebbe messa sotto pressione la media mobile di lungo periodo.
Nel caso in cui anche questi supporti dovessero essere violati, si assisterebbe a una continuazione delle vendite verso i 13 euro e successivamente i 12,50-12,40 euro.
La perdita di tali supporti dovrebbe far proseguire la discesa in direzione degli 11,66 euro, dove verrebbe chiuso il gap-up lasciato aperto lo scorso 14 aprile, con target intermedi situati sulla soglia dei 12 euro.
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