Con le trattative sui dazi che vengono prorogate al 1° agosto e la riapertura dei dialoghi tra Stati Uniti e Giappone dopo l'annuncio di ieri da parte di Donald Trump, i mercati azionati del Vecchio Continente aprono la seconda seduta della settimana all'insegna del cauto rialzo.
In una seduta avara di dati macroeconomici, il FTSE Mib ha avviato le contrattazioni in area 39.900 punti, in rialzo dello 0,2% sui valori di ieri. Rispetto agli ultimi aggiornamenti non cambia la view sull'indice italiano, le cui attese sono per un test sulle prossime resistenze situate sulla soglia dei 40 mila punti.
Il superamento di tali livelli dovrebbe far proseguire gli acquisti, con prossimi obiettivi i 40.200-40,300 punti e successivamente i 40.500 punti. Al contrario segnali di debolezza si avrebbero solo con il ritorno dei corsi con la violazione dei primi sostegni in area 39 mila punti.
Tra i titoli da monitorare in queste ore a Piazza Affari troviamo Eni, con il gruppo del cane a sei zampe che ha firmato un nuovo accordo in Algeria. Andiamo a vedere i dettagli.
Eni: accordo da 1,35 miliardi $ in Algeria
Si rafforza ulteriormente la presenza di Eni in Algeria, con la società che nella serata di ieri ha raggiunto una nuova intesa con Sonatrach riguardante l’esplorazione e lo sviluppo di idrocarburi nell’area di Zemoul El Kbar.
Il contratto riguarda un’area situata a circa 300 km a sud-est di Hassi Messaoud e comprende anche asset adiacenti precedentemente gestiti tramite contratti separati.
Grazie a questo nuovo accordo le due aziende mirano a valorizzare ulteriormente l’area mediante un piano integrato di esplorazione e sviluppo, facendo leva sulle proprie tecnologie innovative per ottimizzare i tassi di recupero e sfruttare le infrastrutture già esistenti nei pressi dell’area.
Nello specifico l'investimento complessivo è di 1,35 miliardi di dollari, di cui 110 milioni destinati alle attività di esplorazione e 1,24 miliardi allo sfruttamento del giacimento.
La produzione attesa di gas destinata alla vendita è stimata in 9,3 miliardi di metri cubi annui, mentre il contratto avrà una durata di 30 anni, con una fase iniziale di 7 anni riservata alla ricerca e all’esplorazione ed è prorogabile di altri 10 anni.
A margine di questo nuovo accordo sia Eni che Sonatrach hanno condiviso i programmi congiunti relativi alla produzione di gas e all’export verso l’Europa sia di gas che di Gnl, Lo stesso numero uno di Eni. Claudio Descalzi, ha sottolineato di come il gas algerino stia diventando sempre più fondamentale per la sicurezza energetica dell'Italia.
Azioni Eni: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere cosa attendersi dalle azioni Eni sulla Borsa italiana. Con volumi in calo rispetto alla media giornaliera mensile, è stato un inizio di settimana all'insegna della debolezza per il titolo Eni che, con un ribasso dello 0,47%, ha chiuso le contrattazioni in area 13,86 euro.
Dal punto di vista operativo con il movimento di ieri fa proseguire la fase correttiva di breve periodo innescatasi nella giornata di giovedì scorso, avvicinando i prezzi ai primi importanti sostegni situati sui 13,60 euro, dove troviamo l'indicatore daily del Supertrend.
Dal punto di vista operativo la violazione di tali sostegni, dove transita anche la media mobile di lungo periodo, farebbe proseguire il trend discendente, con prossimi target discendenti i 13,40 euro e successivamente la soglia dei 13 euro.
Nel caso in cui anche questi supporti dovessero essere violati, si assisterebbe a una continuazione della discesa verso i 12,55-12,5 e successivamente i 12,10 euro. La perdita di tali supporti dovrebbe far proseguire le vendite in direzione degli 11,66 euro, dove verrebbe chiuso il gap-up lasciato aperto lo scorso 14 aprile, e a seguire i minimi dello scorso mese di aprile in area 11 euro.
Al contrario il superamento dei massimi delle ultime due settimane situati in area 14,10 euro, dovrebbe aumentare le possibilità per una chiusura del gap-down lasciato aperto lo scorso 24 giugno in area 14,224 euro. Il superamento di questi livelli dovrebbe favorire una continuazione del recupero verso i massimi degli ultimi 10 mesi in area 14,50 euro.
Nel caso in cui tali aree resistenziali dovessero essere messe alle spalle, si avrebbe un rafforzamento della struttura grafica, con prossimi obiettivi i 14,85 euro e successivamente i 15 euro, dove verrebbe chiuso il gap-down lasciato aperto il 16 maggio dello scorso anno.
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