Le aperture di Trump di un taglio dei dazi sulla Cina impattano sui listini del Vecchio Continente che iniziano la giornata all'insegna degli acquisti. In una seduta scarna di dati macroeconomici, il FTSE Mib ha aperto le contrattazioni oltre la soglia dei 39 mila punti a 39.191,30 (+0,56%).
Con un quadro grafico che prosegue il suo rafforzamento, una conferma oltre le aree resistenziali appena menzionate, dovrebbe far proseguire il trend ascendente in direzione dei 39.250-39.300 punti e successivamente i 39.500 punti. Al contrario segnali di debolezza si avrebbero solo con il ritorno dei prezzi sotto i primi forti sostegni situati a 36 mila punti.
Tra i titoli da monitorare in queste ore a Piazza Affari troviamo Enel, con la società che nella serata di ieri ha comunicato i dati dei primi tre mesi. Andiamo a leggerli nello specifico.
Enel: ricavi in aumento del 13,6%
Nella serata di ieri Enel ha comunicato i risultati del 1° trimestre del 2025 che, grazie in particolar modo alla buona performance del business integrato nella penisola iberica e nelle Americhe, rappresentano i migliori numeri di sempre. Nel dettaglio, i ricavi sono aumentati del 13,6% a 22,07 miliardi di euro, grazie sia alle maggiori quantità di energia elettrica prodotta e distribuita che alla vendita di commodity sul mercato wholesale.
Nel periodo in corso l'Ebitda è salito del 5,3% passando da 5,67 miliardi di euro a 5,97 miliardi di euro, oltre il consenso posto a 5,9 miliardi di euro. Per quanto riguarda l’utile netto ordinario è cresciuto dell’1,5%, attestandosi a 2 miliardi di euro, risultando anche in questo caso oltre le attese degli analisti che erano situate a 1,9 miliardi di euro.
Alla fine del primo trimestre l’indebitamento netto è salito a 56,01 miliardi di euro, rispetto ai 55,77 miliardi di fine 2024. Alla stessa data l’incidenza dell’indebitamento finanziario netto sul patrimonio netto complessivo, era pari a 1,06 rispetto all'1,13 di fine 2024. Nel’intero trimestre le attività operative del gruppo guidato da Flavio Cattaneo hanno generato cassa per 3,45 miliardi di euro, mentre gli investimenti sono stati pari a 2,07 miliardi di euro, in diminuzione del 19,8% rispetto allo stesso periodo del 2024. La riduzione è principalmente riconducibile al completamento di alcuni impianti rinnovabili, principalmente localizzati in Nord America, oltre che a una migliore focalizzazione degli investimenti, in linea con le priorità della strategia del gruppo.
Nel corso della presentazione dei dati la società ha confermato i target finanziari relativi all’esercizio 2025. Questi prevedono un margine operativo lordo compreso tra i 22,9 miliardi e i 23,1 miliardi di euro, mentre l’utile netto ordinario dovrebbe collocarsi tra i 6,7 miliardi e i 6,9 miliardi di euro.
Azioni Enel: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere quali sono le attese sulle azioni Enel nel breve periodo. Dopo aver avvicinato i massimi di periodo situati nei pressi dei 7,8 euro, quella di ieri è stata una giornata in deciso territorio negativo per il titolo Enel che, con volumi pari alla media giornaliera mensile, ha chiuso le contrattazioni in ribasso del 2% in area 7,58 euro. Con un'impostazione che nel lungo e medio periodo si conferma al rialzo, nel breve termine fondamentale sarà non perdere i forti sostegni situati sui 7,45 euro, dove transita l'indicatore giornaliero del Supertrend.
Nel caso in cui si dovesse assistere alla violazione di questi livelli, sii avrebbe un iniziale indebolimento del quadro grafico con prossimi obiettivi i 7,35 euro e a seguire i 7,25 euro, dove troviamo la media mobile a 50 giorni. Nel caso in cui anche tali sostegni dovessero essere persi, aumento dovremmo assistere a una continuazione delle vendite fin verso l'importante soglia dei 7 euro, dove troviamo la trendline ascendente che parte dai minimi di aprile 2024 e congiunge quelli dello scorso 24 gennaio.
Al contrario fin quando le quotazioni si confermeranno sopa i 7,45 euro, rimarranno inalterate le chance di una prosecuzione del trend ascendente che avrebbe come primo obiettivo i 7,75 euro e successivamente i top di periodo situati sui 7,80 euro. Dal punto di vista operativo il superamento di queste aree resistenziali andrebbe a rafforzare la struttura grafica di fondo, con possibili allunghi prima in direzione degli 8 euro e a seguire gli 8,25 euro, che rappresentano i top degli ultimi 4 anni.
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