Dopo le vendite che hanno caratterizzato la seduta di ieri dei mercati azionari europei, questa mattina i futures del Vecchio Continente impotati in territorio positivo anticipano un inizio di seduta all'insegna degli acquisti. Si attende comunque una giornata all'insegna della volatilità tra le notizie che giungono dalla Germania, dove il Governo potrebbe essere giunto a fine corsa, e l'attesa per il market mover più importante della giornata: l'annuncio sul fronte dei tassi di interesse da parte della FED atteso per questa sera.
Dopo la peggiore seduta dell'ultimo mese, il FTSE Mib dovrebbe aprire le contrattazioni tornando sopra la soglia dei 34.000 punti, oltre i quali si dovrebbero porre le basi per un recupero delle quotazioni verso i 34.250-34.300 punti e successivamente i 34.500 punti. Al contrario la mancata conferma oltre i 34.000 punti andrebbe ad indebolire il quadro grafico, con prossimi sostegni in area 33.800-33.750 punti e a seguire i 33.500-33.550 punti.
Tra i titoli da monitorare nella giornata odierna troviamo Enel, con la società che nella serata di ieri ha comunicato i dati dei primi 9 mesi. Andiamo a scoprirli.
Enel: l'utile nei primi 9 mesi cresce del 16,2%
Nella serata di ieri Enel ha comunicato i dati dei primi 9 mesi che si sono dimostrati solidi, grazie alla resilienza e al bilanciamento geografico del proprio portafoglio di asset. Nello specifico i ricavi sono scesi del 17,1% a a 57,63 miliadii di euro, a causa dei minori volumi di energia termoelettrica prodotti e alle minori quantità di energia elettrica e gas vendute sui mercati finali.
Questi effetti sono stati in parte compensati dalle performance positive derivanti sia dalla vendita di energia prodotta da fonti rinnovabili che dai risultati delle reti di distribuzione. Nel periodo in corso in salita del 6,5% è risultato l'Ebitda ordinario che si è attestato a 17,45 miliardi di euro, grazie al positivo contributo dei business integrati, guidati dalla performance delle energie rinnovabili. Positivo anche il contributo delle attività di gestione delle reti di distribuzione, grazie al maggior volume di investimenti.
In aumento del 16,2% è risultato l'utile netto che si è attestato a 5,85 miliardi di euro, mentre grazie alle dismissioni di asset no core scende il debito che passa dai 60,16 miliardi di euro agli attuali 58,15 miliardi di euro. Da segnalare che il completamento del Piano di dismissioni fine anno consente al Gruppo di prevedere per il 2024 un rapporto tra indebitamento finanziario netto ed Ebitda pari a circa 2,4x, valore che si colloca al di sotto della media del settore.
Nel corso della presentazioe dei conti è stato anche confermato un acconto sul dividendo 2024 pari a 0,215 euro per azione, in pagamento dal 22 gennaio del prossimo anno. Inoltre la politica dei dividendi, in lnea con il Piano Strategico 2024-2026, prevede per l’esercizio in corso un dividendo per azione fisso minimo pari a 0,43 euro, con un possibile aumento fino a un pay-out del 70% sull’utile netto ordinario di Gruppo.
Questo nel caso di raggiungimento degli obiettivi relativi alla generazione di cassa e solidità patrimoniale del Gruppo. Infine è stata confermata la guidance relativa al 2024 con la previsione di un'Ebitda ordinario compreso tra 22,1 e 22,8 miliardi di euro e un utile netto ordinario situato tra 6,6 e 6,8 miliardi di euro.
Azioni Enel: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere quali sono le attese sull'azione nel breve e medio periodo. Con volumi in aumento rispetto alla media giornaliera mensile è stata una seduta all'insegna della debolezza quella di ieri per il titolo Enel, con i prezzi che hanno chiuso in area 6,815 euro. Ad indebolire il sentiment di breve anche i timori di come la politica economica di Trump non favorevole alle rinnovabili possa impatattare sul Gruppo italiano.
Dal punto di vista operativo la violazione dei forti supporti situati in area 6,90-6,85 euro ha indebolito la struttura grafica del titolo. Il mancato recupero di questi livelli dovrebbe far proseguire le vendite verso i 6,7 euro e successivamente i 6,5 euro, dove transita la media mobile di lungo periodo. Fondamentale sarà non perdere tali supporti, per evitare una continuazione delle vendtite fin verso i 6,25 euro, che rappresentano i minimi degli ultimi 6 mesi.
Al contrario il recupero dei 6,9 euro dovrebbe porre la basi ad un recupero dei corsi, con un primo obiettivo i massimi di questa settimana situati nei pressi dei 7,07 euro, dove transita la media mobile a 50 giorni. Nel caso in cui questi livelli dovessero essere lasciati alle spalle, dovremmo assistere ad una continuazione degli acquisti prima verso i 7,17 euro, dove transita l'indicatore daily del Supertrend, ed in seguito i 7,25 euro.
Quest'ultimo livello rimane l'ultimo ostacolo prima che l'azione possa andare a rivedere i massimi annuali in area 7,35-7,40 euro. L'eventuale superamento di questi ultimi livelli andrebbe a rafforzare la struttura grafica di fondo, con prossimi obiettivi situati sulla soglia degli 8 euro, con target intermedi sui 7,70-7,75 euro.
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