I nuovi dazi introdotti nelle ultime ore da Donald Trump uniti ai deludenti dati provenienti dal mercato del lavoro statunitense hanno indebolito il sentiment degli operatori in questa ultima seduta dell'ottava.
A dominare sia a Wall Street che in Europa sono stati i segni meno, con i mercati azionari europei che hanno chiuso in generale ribasso, sui timori di un rallentamento dell'economia globale.
In questo contesto il FTSE Mib ha chiuso le contrattazioni in deciso territorio negativo del 2,39% in area 40.008,15 punti. Per la prossima settimana fondamentale sarà la tenuta dei 40 mila punti, per evitare un indebolimento del quadro grafico di breve termine. In questo caso si dovrebbero avere un prossimo target in area 39.800-39.750 punti e a seguire i 39.500 punti.
Tra i titoli da seguire in queste ore ci spostiamo a Wall Street con Eli Lilly, che stanno beneficiando si alcune indiscrezioni riguardanti i programmi Medicare e Medicaid. Andiamo a vedere di cosa si tratta.
Eli Lilly: in arrivo copertura per i farmaci contro l'obesità?
Secondo alcune indiscrezioni di stampa rilanciate dal Washington Post, i programmi Medicare e Medicaid starebbero pianificando di sperimentare la copertura dei farmaci per la perdita di peso. Nello specifico l’amministrazione Trump starebbe sviluppando un esperimento della durata di 5 anni, che consentirebbe ai programmi statali Medicaid e ai piani assicurativi Medicare Part D, di tornare a coprire volontariamente i farmaci GLP-1.
Questi riguarderebbero alcuni farmaci di punta di Eli Lilly come Mounjaro e Zepbound, utilizzati nella perdita del peso. Ricordiamo che al momento Medicare copre questi medicinali in particolar modo per pazienti con diabete di tipo 2, non per l’obesità.
Nello specifico l’amministrazione starebbe valutando una copertura più ampia di questi farmaci, attraverso i programmi assicurativi governativi. Si prevede che l’esperimento proposto inizi nell’aprile 2026 per Medicaid e nel gennaio 2027 per i piani Medicare.
La notizia, nel caso fosse confermata, sarebbe positiva per Eli Lilly, in quanto i programmi Medicare e Medicaid potrebbero raggiungere almeno 3,4 milioni di cittadini statunitensi. Inoltre secondo il National Institutes of Health, circa il 42% degli adulti del Paese è nel range dell’obesità e nel 2023 l'onere economico statunitense associato all'obesità è stato di quasi 350 miliardi di dollari.
A proposito di Mounjaro, solo 24 ore fa Eli Lilly aveva comunicato che il farmaco non era riuscito a dimostrare la superiorità rispetto al suo precedente farmaco GLP-1 Trulicity, in uno studio sugli esiti cardiovascolari.
Azioni Eli Lilly: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere come si stanno muovendo le azioni Eli Lilly a Wall Street. Dopo la debolezza delle ultime giornate, tornano gli acquisti sul titolo Eli Lilly, con i prezzi che scambiano nei pressi dei 758 dollari.
Con un'impostazione di fondo che ancora oggi rimane confermata al rialzo, nel breve periodo fondamentale sarà il superamento dei 780 dollari, dove troviamo la media mobile a 50 giorni.
Sopra queste aree dovremmo assistere a una continuazione degli acquisti prima in direzione degli 800 dollari, dove verrebbe chiuso il gap-down lasciato aperto lo scorso 28 luglio e successivamente i massimi degli ultimi 3 mesi situati sugli 825 dollari.
Nel caso in cui anche questi ultimi livelli, dove troviamo l'indicatore daily del supertrend, dovessero essere lasciati alle spalle, si avrebbe un rafforzamento della struttura grafica di medio periodo, con prossimi target gli 850 dollari.
Al contrario la perdita dei 735,5 dollari, minimi di questa ottava, dovrebbe far proseguire le vendite prima in direzione dei 725 dollari e a seguire i 710-705 dollari.
Nel caso in cui anche tali sostegni dovessero essere violati, si aprirebbero le porte per un test sui minimi degli ultimi 30 mesi in area 695-690 dollari. Fondamentale diventerebbe non perdere questi ultimi livelli, per evitare un ulteriore indebolimento del quadro grafico, che andrebbe a mettere a rischio il trend primario.
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