Dopo le vendite che hanno caratterizzato le ultime due giornate della passata settimana, sui timori che i dazi che possano indebolire l'economia globale, a inizio della nuova ottava arriva il rimbalzo per i mercati azionari del Vecchio Continente. Le contrattazioni dei principali indici di Borsa europei fanno infatti segnare rialzi generalizzati.
In questo contesto il FTSE Mib si riporta oltre la soglia dei 40 mila punti, sopra i quali dovrebbero aprirsi le porte a un recupero delle quotazioni prima in direzione dei 40.250-4.300 punti e successivamente i 40.500-40.550 punti. Al contrario il ritorno dei corsi sotto i 40 mila punti dovrebbe andare a riattivare il trend di breve ribassista di breve termine, con prossimi target sui 39.500 punti.
Tra i titoli da seguire in queste ore a Piazza Affari troviamo Diasorin, con il gruppo della diagnostica che ha comunicato i conti dei primi sei mesi del 2025. Andiamo a leggerli nello specifico.
Diasorin: nel semestre ricavi in aumento del 5%
Sul finire della scorsa settimana Diasorin ha comunicato i conti dei primi sei mesi, che come da attese hanno visto la riduzione del business COVID vicino al 50%. Nel corso del semestre i ricavi sono cresciuti del 5% a 619 milioni di euro e dell'8% escludendo il business Covid. Nel corso del 2° trimestre i ricavi sono cresciuti del 2%, riflettendo la debolezza del dollaro nei confronti dell'euro.
Nello specifico nel corso dei primi sei mesi il segmento Immunodiagnostica ex COVID è cresciuto del 7% a 27 milioni di euro, mentre la diagnostica molecolare ex COVID un aumento del 3% a 103 milioni di euro. Del 9% si è apprezzato il segmento Licensed Techologies a 91 milioni di euro, mentre come anticipato in precedenza il business COVID ha visto un calo del 49% a 7 milioni di euro.
In crescita del 10% rispetto allo stesso periodo del 2024 è risultato l'Ebitda, che si è attestato a 214 milioni di euro, con un margine che è rimasto sugli stessi livelli del 2024 al 33%. Nel corso dei sei mesi l'Ebit è passato dai 153 milioni del 2024 agli attuali 167 milioni di euro, con un margine in crescita dal 26% al 27%. Infine l'utile netto si è apprezzato del 3% a 99 milioni di euro, con un'incidenza sui ricavi pari al 16%.
Guardando le diverse aree geografiche le Americhe hanno visto un aumento delle vendite nell'ordine del 10%, grazie sia all’ottimo andamento del business di immunodiagnostica che a quello della diagnostica molecolare. In Europa le vendite sono salite del 5%, principalmente grazie alla immunodiagnostica e ai test di specialità che caratterizzano l’offerta Diasorin, mentre nel resto del mondo si è avuto un calo dell'1% a 88 milioni di euro.
Nel corso dei sei mesi l'indebitamento si è attestato a -683 milioni di euro, rispetto ai -618 milioni di euro di fine 2024, con una Free Cash Flow che passa da 91 milioni di uro a 83 milioni di euro. Nel corso della presentazione dei dati il gruppo ha confermato la guidance sul 2025, che prevede ricavi ex COVID in aumento dell'8% e un Ebitda Adjusted Margin pari al 34%.
Azioni Diasorin: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere le strategie da adottare in settimana sulle azioni Diasorin. È stata una settimana all'insegna delle vendite quella passata per il titolo Diasorin che, con un saldo negativo del 4,75%, ha chiuso le contrattazioni sui minimi di periodo in area 86,20 euro, i quali rappresentano i minimi degli ultimi 16 mesi.
Con una struttura grafica che ha proseguito a indebolirsi, il mancato recupero degli 88,5 euro dovrebbe favorire una continuazione delle vendite che potrebbero essere sfruttate per aprire posizioni ribassiste.
In questo caso dovremmo avere un prossimo obiettivo sugli 85 euro e successivamente i minimi degli ultimi 5 anni posti sugli 81-80 euro. Nel caso in cui anche questi supporti dovessero essere violati, si avrebbe un ulteriore indebolimento delle azioni con possibili test ribassisti prima sui 78-77,5 euro e a seguire la soglia dei 75 euro.
Al contrario il ritorno dei corsi sopra gli 88,5 euro potrebbe aprire la strada a un rimbalzo del titolo, con un primo target sui 90 euro e successivamente i massimi dell'ultimo mese posti sui 92 euro.
Il superamento di tali aree resistenziali, dove troviamo l'indicatore daily del Supertrend dovrebbe far proseguire il recupero in direzione dei 95-95,5 e a seguire i 97-97,5 euro, dove verrebbe messa sotto pressione la trendline discendente che parte dai massimi di novembre 2024 e congiunge quelli di febbraio 2025. Oltre queste aree si avrebbe un rafforzamento della struttura grafica, in direzione dei top degli ultimi 5 mesi situati in area 101,5 euro.
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