Wall Street e i mercati azionari europei proseguono il loro trend ascendente nonostante l'avvio dello shutdown in Usa. E così i principali indici di Borsa del Vecchio Continente inaugurano la quarta seduta della settimana in generale territorio positivo.
In questo contesto il FTSE Mib si porta in direzione dei 43.250 punti, sopra i quali aumenterebbero le chance per andare a mettere sotto pressione i massimi degli ultimi 19 anni situati sui 43.550 punti.
Dal punto di vista operativo il superamento di queste aree andrebbe a rafforzare ulteriormente la struttura grafica dell'indice italiano. Al contrario segnali di debolezza si avrebbero solo con la violazione dei primi sostegni situati sui 42 mila punti.
Tra le azioni più volatili degli ultimi giorni, oggi a Piazza Affari il faro sarà puntato su Brunello Cucinelli. La casa di moda ieri sera ha anticipato la diffusione dei conti preliminari del 3° trimestre in risposta alle accuse di violare le sanzioni UE in Russia arrivate la scorsa settimana dal fondo Morpheus Research. Sarà interessante vedere la reazione del mercato. Intanto andiamo a vedere i conti e la struttura tecnica del titolo.
Cucinelli: nel 3° trimestre vendite in aumento del 12%
Dopo le accuse arrivate la passata settimana dal fondo Morfheus Research, che ha accusato l'azienda di proseguire a vendere in Russia, la casa di moda ha anticipato i ricavi preliminari del 3° trimestre e dei primi 9 mesi per cercare di fare chiarezza anche sul suo operato.
Grazie a una crescita che ha interessato tutte le aree geografiche, Brunello Cucinelli ha terminato i primi 9 mesi a 1,019 miliardi di euro, in crescita del 10,8% rispetto allo stesso periodo del 2024. Ottima la risposta dei vari canali con quello Retail in salita dell'11,4% e quello wholesale del 9,7%.
Guardando le varie aree geografiche le Americhe hanno registrato una crescita del fatturato del 9,2% a 365,6 milioni di euro, l'Europa dell'8,9% a 370,6 milioni di euro, mentre l'Asia ha registrato un aumento del 15,6% a 283,4 milioni di euro.
Da sottolineare su quest'ultimo dato il peso della Cina che, rappresentando il 13% del proprio fatturato, ha visto una crescita a doppia cifra. Per quanto riguarda il 3° trimestre le vendite hanno visto un aumento del 12% attestandosi a 335,5 milioni di euro.
Grazie all'ottima risposta della collezione Autunno-Inverno 2025, il gruppo ha confermato sia la guidance sull'anno in corso, che prevede un aumento del fatturato intorno al 10%, ma anche del 2026 i cui ricavi, grazie alla chiusura della campagna vendita della collezione Primavera-Estate 2026, dovrebbero apprezzarsi intorno al 10%.
Durante la presentazione dei dati il management ha risposto alle accuse riguardanti quelle di continuare a vendere in Russia, nonostante il divieto imposto dopo lo scoppio della guerra in Ucraina. La società ha ribadito di operare nel mercato russo rispettando le regole comunitarie e di avere un magazzino "giusto ed equilibrato". I tre negozi diretti sono rimasti sempre chiusi dopo l'introduzione delle sanzioni e il personale delle boutique è impegnato in attività di vendite one-to-one negli showroom.
Il fatturato nel Paese, il cui peso nel 2021 era del 9,3%, è del 2,4% attestandosi a 30,6 milioni di euro. Il fatturato del canale retail è pari a 15 milioni di euro, mentre quello wholesale è di 15,6 milioni di euro. Inoltre le esportazioni verso la controllata russa sono passate dai 16,8 milioni di euro di fine 2021 agli attuali 5,9 milioni di euro. Infine il gruppo ha sottolineato come il peso di questo mercato risulta pari all'1,4%, rispetto al 2,7% al 30 settembre del 2024.
Azioni Brunello Cucinelli: analisi e strategie operative
Andiamo ora a vedere quali sono le attese sulle azioni Cucinelli nel breve e medio termine. È stata una nuova giornata volatile quella di ieri per il titolo che, dopo il rimbalzo di inizio settimana, ha chiuso le contrattazioni in ribasso del 2% in area 91 euro.
Dal punto di vista operativo fondamentale sarà la tenuta dei 90 euro, per evitare una nuova fase correttiva prima in direzione degli 87 euro e a seguire gli 85 euro. L'eventuale perdita di questi supporti dovrebbe far proseguire la discesa prima in direzione degli 83 euro e successivamente in direzione dei minimi intraday toccati lo scorso 26 settembre sui 77,6 euro.
Al contrario una conferma delle quotazioni sopra i 90 euro potrebbe porre le basi a una ripresa del rimbalzo, con un prossimo target i 95-95,5 euro e successivamente i 98 euro, dove troviamo l'indicatore daily del Supertrend.
Il superamento di tali aree dovrebbe porre le basi a una prosecuzione del recupero, prima in direzione dei 100 euro, dove troviamo la media mobile a 50 giorni, e a seguire i 103 euro. Sopra questi livelli aumenterebbero le possibilità di ulteriori rialzi in direzione dei 106,5 euro, dove verrebbe messa sotto pressione la media mobile di lungo periodo, e a seguire i massimi dello scorso mese di luglio situati sui 110 euro.
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