In una giornata nuovamente ricca di notizie sul fronte societario e macroeconomico, i mercati azionari del Vecchio Continente inaugurano la nuova ottava con un avvio delle contrattazioni in leggero territorio positivo.
Con i futures statunitensi che a loro volta si muovono sopra la parità, il FTSE Mib apre le contrattazioni nei pressi dei 43.250 punti, sopra i quali dovremmo avere ulteriori allunghi in direzione dei top degli ultimi 18 anni in area 43.500-43.550 punti. Al contrario nuovi segnali di debolezza per l'indice italiano si avrebbero solo con il ritorno dei corsi sotto i forti supporti situati sui 42 mila punti.
Tra i titoli da seguire nelle prossime ore troviamo sicuramente Campari, con il titolo della società di Sesto San Giovanni che potrebbe pagare le notizie arrivate nella serata di venerdì scorso. Andiamo a scoprire di cosa si tratta.
Campari: la Guardia di Finanza sequestra azioni della società
Come un fulmine a ciel sereno nella serata di venerdì scorso la Guardia di Finanza, su incarico della Procura di Monza, ha sequestrato preventivamente quasi 1,3 miliardi di euro nei confronti della holding Lagfin, azionista di controllo di Campari. L'accusa riguarderebbe una presunta maxi-evasione fiscale legata a un'operazione straordinaria di riorganizzazione societaria avvenuta negli anni passati.
L'oggetto del contendere non riguarderebbe il mancato pagamento delle imposte sugli utili correnti, ma una specifica tassazione nota come exit tax. Questa è un'imposta che lo Stato chiede nel momento in cui c'è un trasferimento della residenza fiscale di una società o dei suoi asset fuori dai confini nazionali.
Nello specifico la Finanza contesta appunto il mancato pagamento della exit tax sulle plusvalenze di quasi 5,3 miliardi di euro, che si sarebbero generate al momento del trasferimento all'estero da parte della società. L'imposta non versata sarebbe di quasi 1,3 miliardi di euro, pari all'ammontare sequestrato.
Gli investigatori ritengono che il gruppo abbia formalmente trasferito parte delle attività finanziarie a una nuova società italiana, mantenendo però la gestione effettiva in Lussemburgo, evitando in questo modo l'exit tax.
Per cercare di rassicurare i mercati la famiglia Garavoglia con un comunicato ha respinto tutte le contestazioni della magistratura, precisando che la disputa non riguarda la Campari ma Lagfin e che la partecipazione di controllo della holding su Campari non verrà minimamente intaccata.
Azioni Campari: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a scoprire cosa quali sono le attese sulle azioni Campari nel breve e medio periodo. Grazie ai buoni dati trimestrali comunicati nella serata di mercoledì scorso, è stato un finale di ottava all'insegna del rally per il titolo Campari che ha chiuso l'ottava oltre la soglia dei 6 euro.
Dal punto di vista operativo una conferma delle quotazioni sopra i 5,9 euro, dove transita sia la media mobile a 50 giorni che di lungo periodo, dovrebbe favorire una continuazione del recupero prima in direzione dei 6,25 euro e successivamente i 6,40 euro.
Nel caso in cui il titolo dovesse lasciarsi alle spalle questi livelli, aumenterebbero le possibilità per andare a mettere sotto pressione i top del 2025 situati sui 6,75-6,80 euro.
Al contrario la perdita dei livelli appena segnalati dovrebbe aprire le porte a nuove vendite sulle azioni, con un primo obiettivo i 5,8 euro. La perdita di questi supporti dovrebbe far proseguire la discesa in direzione dei 5,7 euro e successivamente i minimi di questa settimana in area 5,40 euro, dove troviamo l'indicatore daily del Supertrend.
Fondamentale diventerà la tenuta di queste ultime aree, per evitare che il titolo posso andare a mettere sotto pressione i minimi di periodo situati sui 5,10-5,05 euro.
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