Nel giorno in cui è stato firmato il piano di pace per Gaza, i mercati azionari del Vecchio Continente hanno chiuso le contrattazioni a due velocità. Con i listini che rimangono appesantiti dall'incertezza politica presente in Francia, il FTSE Mib ha terminato la quarta seduta della settimana in calo dell'1,59%, a 42.791,60 punti.
Nel breve periodo il mancato recupero degli ex supporti situati sui 43 mila punti, dovrebbe favorire una continuazione delle vendite prima in direzione dei 42.700 punti e successivamente verso i 42.550-42.500 punti. Ricordiamo che sarà solo con la violazione dei 42 mila punti, che si avrebbe un indebolimento del quadro grafico di medio periodo.
Tra i titoli che nella seduta odierna hanno visto una volatilità in aumento troviamo Banca MPS, nel giorno in cui Luigi Lovaglio, in audizione alla commissione parlamentare di inchiesta sulle banche, ha fatto il punto sull'operazione con Mediobanca. Andiamo a leggere le novità in merito.
Banca MPS: il progetto con Mediobanca punta sulla crescita
In occasione dell'audizione in Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema bancario, il numero uno di Banca MPS ha fatto il punto della situazione per quanto riguarda l'operazione con Mediobanca. Dopo aver sottolineato come l'aggregazione con Piazzetta Cuccia, sia stata tra le più importanti operazioni portate a termine dal governo italiano, Luigi Lovaglio ha assicurato che l'alleanza tra i due istituti non si baserà su chiusure di filiali o licenziamenti.
Al contrario puntando sulla diversità dei due marchi e unendo le rispettive forze, la nuova realtà punterà sulla crescita dei ricavi gestendo oltre 800 miliardi di euro di risparmi e quasi 6 milioni di clienti. Tutto questo a beneficio non solo dei propri azionisti, ma anche del sistema Paese. Con investimenti pari a 170 milioni di euro, l’operazione Mediobanca avrà come obiettivo quello di servire meglio le imprese, le famiglie, proteggere il risparmio e offrire servizi.
Escludendo al momento un delisting di Mediobanca, un altro tema toccato dal manager di Banca MPS ha riguardato Generali. Nello specifico il Leone di Trieste dovrebbe rappresentare per la banca senese una fonte di reddito. Come tutti gli investimenti, dove la banca mette capitali, si tratta di un investimento che deve dare una redditività positiva ad altre opportunità di investimento, in particolar modo nel business rappresentato dalla banca Assurance.
Azioni Banca MPS: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a scoprire come si sono comportate le azioni Banca MPS sulla Borsa italiana. Prosegue la fase correttiva per il titolo Banca MPS che, con la 14esima seduta negativa nelle ultime 18, ha chiuso le contrattazioni in ribasso dello 0,6% area 7,28 euro. Dal punto di vista operativo il movimento partito dai massimi di periodo in area 8,5 euro, potrebbe a questo punto andare a testare i minimi degli ultimi due mesi, dove troviamo anche la media mobile di lungo periodo, nei pressi dei 7,15 euro.
Fondamentale sarà la tenuta di questi sostegni, per evitare un ulteriore indebolimento del quadro grafico di medio periodo, con prossimi target i 7 euro e successivamente i 6,75 euro. L'eventuale violazione di questi ultimi supporti dovrebbe spingere le azioni a mettere sotto pressione la trendline ascendente, che parte dai minimi di dicembre 2023 e congiunge quelli di agosto 2024, che transita sui 6,5 euro.
Al contrario, la tenuta dei 7,15 euro, potrebbe innescare un rimbalzo delle quotazioni anche in scia al forte ipervenduto di breve raggiunto da alcuni indicatori. In questo caso si dovrebbe avere un primo target sui 7,50 euro e a seguire i 7,80-7,85 euro, dove transita sia la media mobile a 50 giorni che l'indicatore daily del Supertrend.
Nel caso in cui questi ultimi livelli dovessero essere messi alle spalle, si assisterebbe a un ulteriore recupero verso gli 8 euro e successivamente gli 8,25 euro. Dal punto di vista operativo sopra queste aree aumenterebbero le possibilità per il titolo di andare a rivedere i top di periodo situati nelle vicinanze degli 8,5 euro.
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