Il nuovo passo indietro di Trump, che si prende due settimane di tempo per capire se entrare in guerra al fianco di Israele, ha sostenuto i mercati azionari europei, che hanno chiuso le contrattazioni in generale rialzo. Anche il FTSE Mib, grazie alla buona intonazione del settore bancario, ha terminato l'ultima seduta della settimana in rialzo dello 0,74% a 39.231,35 punti.
Dal punto di vista operativo la tenuta dei 39 mila punti dovrebbe favorire una continuazione degli acquisti, prima in direzione dei 39.500-39.550 punti e a seguire i 39.750-39.800 punti. Nel breve periodo una conferma dei corsi sotto i 39.500 punti, dovrebbe far proseguire la fase correttiva in direzione dei 39.300-39.250 punti e a seguire la soglia dei 39 mila punti. Al contrario, segnali di ripresa del trend primario al rialzo si avrebbero con il ritorno delle quotazioni sopra le forti resistenze situate in area 40 mila punti.
Tra i titoli che si sono messi in luce a Piazza Affari troviamo Azimut, grazie anche alle indiscrezioni che vedrebbero il gruppo ION interessato all'acquisto di una quota di minoranza nella nuova banca digitale italiana controllata da FSI e da Azimut Holding.
Azimut: ION interessato a quota in TNT Bank
Secondo alcune indiscrezioni riportate da Bloomberg, il gruppo ION di Andrea Pignataro potrebbe acquisire una partecipazione di minoranza, pari al 6%, nella nuova banca digitale italiana TNB, controllata da FSI e da Azimut. TNB è nata nelle settimane passate da uno spin-off di Azimut Holding, che ha separato una parte della propria rete di private banker, per dare vita a una fintech specializzata nella gestione patrimoniale.
La nuova entità gestirà circa 26 miliardi di euro di asset. Il fondo statale avrà una partecipazione di circa l’80%, per un’operazione dal valore complessivo stimato in 1,2 miliardi di euro. L’ingresso di ION nel capitale di TNB andrebbe però a comportare una riduzione della quota originariamente prevista per FSI.
ION Group ha sede a Londra, cresce da anni in Europa e Italia attraverso una decisa e intensa campagna di acquisizioni. Solo lo scorso anno ha acquisito Prelios, storico servicer di crediti, dopo aver già rilevato il provider di dati Cerved, oltre a Cedacri e aver assunto partecipazioni in istituti bancari come MPS, Illimity Bank e Cassa di Risparmio di Volterra. ION nel 2024 ha registrato ricavi annui per circa 3,7 miliardi di euro e impiega oltre 13.000 persone nel mondo.
Azimut: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere come si sono comportate le azioni Azimut sulla Borsa italiana. Con volumi in accelerazione rispetto sia a quelle precedenti che alla media giornaliera mensile, è stata una seduta all'insegna degli acquisti per il titolo che ha chiuso le contrattazioni a 26,45 euro. Con un'impostazione di fondo che rimane confermata a rialzo, le attese sono per una continuazione degli acquisti prima in direzione dei 27 euro e successivamente verso i 27,27 euro, dove verrebbe chiuso il gap ribassista lasciato aperto lo scorso 16 maggio.
Il superamento di questi livelli dovrebbe spingere le azioni a mettere sotto pressione i massimi di periodo in area 27,76 euro, sopra i quali si avrebbe un rafforzamento del quadro grafico. In questo caso sono possibili ulteriori allunghi prima verso i 28,5 euro e a seguire i 29 euro.
Al contrario, la perdita dei primi sostegni situati sui 25,65 euro, minimi degli ultimi due mesi e dove troviamo l'indicatore giornaliero del Supertrend, dovrebbe dare il via a una fase correttiva di breve termine che potrebbe essere sfruttata per delle operazioni ribassiste. In questo caso un primo obiettivo sarebbe situato sui 25 euro e successivamente i 24,5 euro, dove troviamo la media mobile di lungo periodo.
L'eventuale perdita di tali supporti dovrebbe far proseguire le vendite in direzione de 24 euro. La violazione di questi ultimi livelli andrebbe a indebolire pericolosamente la struttura grafica del titolo, con prossimi target i 23 euro e a seguire i 22,42 dove verrebbe chiuso il gap-up lasciato aperto lo scorso 23 aprile.
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