L'annuncio di possibili negoziati per la pace in Ucraina ha continuato a spingere al rialzo i mercati azionari del Vecchio Continente, che hanno chiuso la questa seduta della settimana in generale rialzo.
In questo contesto il FTSE Mib ha terminato le contrattazioni in rialzo dello 0,75%, oltre i 33.800 punti. Dal punto di vista operativo una conferma dei prezzi sopra questi livelli, dovrebbe far proseguire il trend ascendente, avvicinandosi in questo modo all'importante soglia psicologica dei 38 mila punti.
L'eventuale superamento di queste aree andrebbe a rafforzare la struttura grafica del mercato italiano, con prossimi obiettivi i 38.250-38.300 punti e successivamente i 38.500-38.550 punti. Al contrario segnali di debolezza si avrebbero solo con la violazione dei primi supporti di breve periodo situati sui 36 mila punti.
Tra i titoli che nella seduta odierna hanno visto volumi in aumento troviamo Ascopiave, con il Gruppo che ha presentato il nuovo Piano strategico 2025-2028. Andiamo a scoprirlo nel dettaglio.
Ascopiave: ecco il nuovo Piano strategico 2025-2028
Nelle scorse ore Ascopiave ha approvato il nuovo Piano strategico che accompagnerà la società al 2028. Questo si focalizzerà nei core busines della distribuzione sia di gas che di energie rinnovabili e su cui impatterà l'acquisizione dal Gruppo A2A di alcune concessioni di distribuzione del gas in Lombardia.
Nel corso del Piano la società prevede di realizzare un significativo volume di investimenti per un ammontare complessivo pari a 871 milioni di euro, che saranno in parte finanziati attraverso i disinvestimenti nelle partecipazioni no core in EstEnergy ed Hera Comm, per un totale di quasi 288 milioni di euro.
Nello specifico gli investimenti nel settore della distribuzione saranno pari a 803 milioni di euro, di cui 580 milioni di euro rivolti alla crescita esterna e 224 milioni di euro al perimetro di gestione attuale.
Inoltre 13 milioni di euro saranno investiti in digitalizzazione, efficienza e innovazione, mentre 22 milioni di euro verranno destinati alla posa di oltre 41 km di nuove condotte e alla realizzazione di nuovi allacciamenti.
Alla fine del Piano l'Ebitda dovrebbe passare dai 96 milioni di euro del pre-consuntivo 2024 a 161 milioni di euro. La società ha sottolineato che l’incremento del margine operativo lordo al 2028 è dovuto per 56 milioni di euro alle attività acquisite da A2A e per 12 milioni alla crescita dei risultati dell’attuale perimetro delle attività di distribuzione gas attualmente detenute, dovuta sia alla realizzazione del piano di investimenti sugli impianti esistenti che all’efficientamento dei costi operativi.
Per quanto riguarda il risultato netto dovrebbe attestarsi a 41 milioni di euro, rispetto ai 32 milioni indicati per il 2024, corrispondente a una crescita media ponderata annua nell’arco di piano del 6%. Il capitale investito passa da 1,26 miliardi di euro del 2024 a 1,6 miliardi di euro, mentre a fine 2028 l'indebitamento netto è stimato a 690 milioni di euro.
Infine Il piano prevede una remunerazione degli azionisti sostenibile, con la distribuzione di un dividendo di 0,15 euro per l’anno 2024, in crescita di un centesimo per azione negli anni successivi sino al 2028.
Azioni Ascopiave: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere come si sono comportate le azioni Ascopiave sulla Borsa italiana. Con volumi superiori a quelli delle passate giornate, è stata una seduta in leggero territorio ribassista per il titolo Ascopiave, con le quotazioni che hanno chiuso in area 2,8 euro. Il movimento odierno non indebolisce al momento sia il trend di medio e breve termine che rimane impostato al rialzo.
Nel breve periodo sarà però fondamentale però non perdere i 2,77 euro, dove transita la trendline ascendente che parte dai minimi dello scorso mese di dicembre, per evitare un continuazione delle vendite prima in direzione dei 2,73 euro e successivamente in direzione dei 2,69 euro, nelle cui vicinanze troviamo l'indicatore daily del Supertrend.
Nel caso in cui dovessimo assistere alla violazione di questi supporti, aumenterebbe le possibilità di nuovi ribassi prima verso i 2,60 euro, dove troviamo la media mobile di lungo periodo, e in seguito i minimi degli ultimi 7 mesi situati sui 2,55-2,52 euro.
Al contrario la tenuta dei 2,77 euro dovrebbe andare a riattivare il trend rialzista prima in direzione dei 2,85-2,86 ero e a seguire i massimi del 2024 posti a 2,95 euro.
Nel caso in cui le azioni dovessero lasciarsi alle spalle queste aree resistenziali, si avrebbe un deciso rafforzamento del quadro grafico con possibili ulteriori apprezzamenti in direzione dei 3 euro e in seguito i 3,20-3,25 euro. L'eventuale superamento di queste aree resistenziali aprirebbe la strada a ulteriori allunghi al rialzo fin verso i massimi di giugno 2022 in area 3,35-3,40 euro.
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