E' stata una giornata all'insegna della debolezza per i mercati azionari del Vecchio Continente che, nonostante il buon dato proveniente dall'indice Pmi dei servizi europeo, chiudono le contrattazioni in leggero territorio negativo. In questo contesto sorprende il Ftse Mib che, in scia agli acquisti presenti sia sulle utilitity che sul settore bancario, termina la seconda seduta dell'ottava portandosi oltre la soglia dei 33.000 punti. Dal punto di vista operativo una conferma sopra questi livelli dovrebbe far proseguire il trend rialzista prima verso i 33.200-33.300 punti e a seguire in direzione dei 33.500-33.550 punti. Al contrario sarà solo con una discesa dei corsi sotto i 32.000 punti, nelle cui vicinanze troviamo l'indicatore daily del Supertrend, che si avrebbero segnali di debolezza con primi obiettivi ribassisti i 31.700-31.600 punti e a seguire i 31.480 punti.
Tra i titoli che hanno mostrato un'alta volatilità nella seduta odierna troviamo Ariston, che in giornata ha comunicato i dati del 2023. Andiamo a leggerli nello specifico.
Ariston: utile 2023 in aumento del 36,3%
Nelle scorse ore Ariston, gruppo attivo nelle soluzioni rinnovabili e ad alta efficienza per il riscaldamento dell'acqua e degli ambienti, ha comunicato i dati dell'anno passato che hanno mostrato numeri in crescita grazie alla divisione Thermal Comfort. Questa ha beneficiato dell'acquisizione di Wolf & Brink che è stata completata nel gennaio dello scorso anno.
Nello specifico i ricavi hanno visto una crescita del 30% a 3,092 miliardi di euro, mentre l'utile netto è passato dai 140,3 milioni di euro agli attuali 191,2 milioni di euro. Per quanto riguarda l'Ebit adjusted ha visto un aumento del 41,2% a 314 milioni di euro, con un margine al 10,2% rispetto al precedente 9,4%.
Buoni numeri arrivano anche dall'Ebitda Adjusted che vede un apprezzamento del 38,3% a 422 milioni di euro, con un margine che passa dal 12,8% al 13,7%. Nel corso del 2023 l'indebitamento finanziario netto è passato da 60,2 milioni di euro di liquidità netta al 31 dicembre del 2022 ai 610,9 milioni di euro di indebitamento netto al 31 dicembre 2023, riflettendo il pagamento per l’acquisizione di Wolf & Brink, i dividendi agli azionisti e l'acquisto di 1,5 milioni di azioni proprie.
Per quanto riguarda le aree geografiche l'Europa registra una crescita del 48,5%, mentre l'America scende dell'8,6% e l'Asia dell'1,1%. Infine il Consiglio di amministrazione proporrà all'Assemblea generale un dividendo di 0,17 euro per azione, in aumento del 31% rispetto all’anno precedente.
Azioni Ariston: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere come si è comportata l'azione a Piazza Affari. Con volumi ampiamente superiori alle attese degli analisti, è stata una giornata volatile e negativa per il titolo Ariston con le quotazioni che, dopo essere scese fin verso la soglia dei 5 euro, chiudono le contrattazioni nei pressi dei 5,5 euro. Nel breve periodo non cambia l'impostazione dell'azione che rimane sempre al ribasso e che in caso di rottura dei livelli sopra segnalati potrebbe proseguire la discesa verso i minimi dello scorso mese di ottobre posti sui 4,89 euro, i quali rappresentano i minimi di sempre. Dal punto di vista operativo la violazione di tali livelli andrebbe ad indebolire ulteriormente il quadro grafico, con possibili nuovi discese fin verso l'area dei 4,50 euro.
Al contrario solo con il superamento delle prime resistenze poste in area 6 euro, dove transita anche l'indicatore daily del Supertrend, che si avrebbe un primo segnale di positività con possibili allunghi prima verso i 6,35 euro e successivamente in direzione dei massimi del 2024 in area 6,60 euro. Nel caso in cui anche quest'ultime aree dovessero essere lasciate alle spalle, si avrebbe un miglioramento del quadro grafico con possibili ulteriori apprezzamenti prima verso i 7 euro, dove troviamo la media mobile di lungo periodo, e a seguire i 7,65 euro, che rappresentano i massimi degli ultimi 7 mesi.
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