L’incertezza sulle prossime mosse della Fed in tema di politica monetaria e il timore che le valutazioni dei titoli tecnologici possano aver raggiunto in alcuni casi livelli da bolla, hanno impattato sui listini europei che, nonostante un recupero dai minimi intraday, hanno chiuso in generale territorio negativo.
Con una Wall Street che cerca di ritrovare il segno positivo, il FTSE Mib, dopo essere sceso fin sotto i 43.650 punti, ha terminato l'ultima seduta della settimana in calo dell'1,7% a 43.994,69 punti. Nel breve periodo la mancata ripresa dei 44 mila punti, dovrebbe favorire una prosecuzione delle prese di beneficio, in direzione dei minimi odierni e successivamente verso i 43.550-43.500 punti.
Tra i titoli che nella giornata odierna stanno registrando una volatilità in aumento troviamo Applied Materials, anche in scia ai dati comunicati dal gruppo nella serata di ieri. Andiamo a scoprirli nel dettaglio.
Applied Materials: ricavi in calo nel 4° trimestre fiscale
Nella serata di ieri Applied Materials, produttore di apparecchiature per semiconduttori, ha comunicato i dati del quarto trimestre fiscale e dell'intero 2025. Nello specifico l'ultimo trimestre dell'anno fiscale ha visto ricavi in calo del 3% a 6,8 miliardi di dollari, sopra le attese poste a 6,68 miliardi di dollari. A livello annuale il giro d'affari è aumentato del 4%, attestandosi su livelli record a 28,37 miliardi di dollari.
Nel corso degli ultimi 3 mesi i ricavi nel settore dei sistemi a semiconduttore sono scesi dell'8% a 4,76 miliardi di dollari, mentre nel segmento dei servizi globali applicati sono passati da 1,64 a 1,63 miliardi. In decisa crescita, +81%, è stato il settore aziendale, i cui ricavi si sono attestati a 415 milioni.
Per quanto riguarda l'utile netto, nell'ultimo trimestre è diminuito del 10% 1,732 miliardi di dollari, mentre a livello annuale è cresciuto del 6% a poco più di 7,21 miliardi di dollari. In questo contesto l'utile per azione diluito negli ultimi tre mesi è passato da 2,32 dollari a 2,17 dollari, mentre a livello annuale è aumentato del 9% a 9,42 dollari. Se nel corso del 4° trimestre il flusso di cassa è sceso del 6% a 2,043 miliardi di dollari, nell'intero 2025 è diminuito del 24% a 5,7 miliardi di dollari.
In occasione della diffusione dei dati il management ha fornito una guidance per quanto riguarda il 2026. Nel dettaglio i ricavi dovrebbero attestarsi a 6,79 miliardi di dollari, mentre l'utile per azione dovrebbe essere pari a 2,18 dollari. Da sottolineare che l'azienda si aspetta un calo degli investimenti in apparecchiature per la produzione di wafer in Cina e che le restrizioni commerciali hanno ridotto l'accesso a oltre il 20% del mercato cinese nell'anno fiscale appena concluso.
Azioni Applied Materials: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a scoprire come stanno reagendo le azioni Applied Materials dopo queste notizie. Dopo una partenza in ribasso di oltre il 5%, il titolo Applied Materials recupera terreno transitando poco prima del giro di boa vicino ai livella della chiusura di ieri in area 223 dollari. Con un'impostazione di lungo e medio periodo al rialzo, nel breve termine la tutte le prese di beneficio fin verso i 210 dollari, dove troviamo l'indicatore daily del Supertrend, potrebbero rappresentare delle nuove occasioni di acquisto.
Dal punto di visto operativo, la tenuta di questi livelli dovrebbe porre le basi per nuovi allunghi in direzione dei 235 dollari e a seguire i top annuali posti sui 242 dollari. Il superamento di queste aree dovrebbe aprire le porte per un test sui top assoluti situati sui 255 dollari. Nel caso in cui queste resistenze dovessero essere lasciate alle spalle, si avrebbe un ulteriore rafforzamento del quadro grafico, con prossimi target i 265 dollari e successivamente i 275-280 dollari.
Al contrario, la perdita dei 210 dollari andrebbe a indebolire nel breve periodo la struttura grafica, con un primo obiettivo ribassista situato sui forti supporti posti sulla soglia dei 200 dollari. Nel caso in cui questi livelli dovessero essere persi, si assisterebbe a una prosecuzione della fase correttiva in direzione dei 190 dollari e a seguire i 180 dollari, dove non solo troviamo la media mobile di lungo periodo ma dove verrebbe chiuso il gap-up lasciato aperto lo scorso 18 settembre.
Fondamentale sarebbe non violare questi ultimi sostegni, per evitare al titolo di andare a mettere sotto pressione la trendline rialzista che parte dai minimi dello scorso mese di aprile e congiunge quelli di agosto 2025 in area 175 dollari.
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