L'indice della fiducia del Michigan, uscito in ribasso e sotto le attese degli analisti, ha impatto marginalmente sui mercati azionari europei che hanno chiuso l'ultima seduta della settimana in generale territorio positivo.
In questo contesto non fa eccezione il FTSE Mib, che ha terminato la settima seduta consecutiva in territorio rialzista dello 0,45% in area 40.580 punti. Con una struttura grafica che continua a rafforzarsi, la tenuta dei 40.500 punti dovrebbe favorire ulteriori apprezzamenti per l'indice italiano, con prossimi obiettivi i 40.700-40.800 punti e a seguire i 41 mila punti. Al contrario primi segnali di debolezza si avrebbero con la violazione dei forti supporti situati sui 37.500 punti.
Tra i titoli che nella giornata odierna stanno registrando una performance decisamente negativa ci trasferiamo a Wall Street con Applied Materials, con il gruppo che nella serata di ieri ha comunicato i dati del 2° trimestre fiscale. Andiamo a scoprirli.
Applied Materials: deludono le vendite nel 2° trimestre
Nella serata di ieri Applied Materials, produttore di apparecchiature per semiconduttori, ha comunicato i conti del 2° trimestre fiscale che sono stati contrassegnati da vendite sotto le attese.
Nel dettaglio l'azienda con sede a Santa Clara, ha registrato un fatturato in aumento del 7% a 7,1 miliardi di dollari, rispetto ad attese poste a 7,13 miliardi di dollari. In aumento anche l'utile che è passato da 1,72 miliardi di dollari a 2,14 miliardi di dollari, con un utile per azione a 2,39 dollari, sopra il consenso posto a 2,31 dollari.
Nel corso dei primi 6 mesi il fatturato è cresciuto del 7% a 14,27 miliardi di dollari, mentre l'utile è sceso dell'11% a 3,32 miliardi di dollari.
Nel corso della presentazione dei dati la società ha comunicato di prevedere per il trimestre in corso un utile rettificato di 2,35 dollari per azione su un fatturato di 7,2 miliardi di dollari. Le attese erano per un utile a 2,31 dollari per azione e un fatturato a 7,22 miliardi di dollari.
Ricordiamo che nello stesso trimestre del 2024, Applied Materials aveva registrato un utile rettificato di 2,12 dollari per azione su un fatturato di 6,78 miliardi di dollari.
L'amministratore delegato Gary Dickerson ha anche affermato che il gruppo sta lavorando a stretto contatto con i propri clienti e partner, per accelerare la tabella di marcia del settore verso "un'informatica basata sull'intelligenza artificiale ad alte prestazioni ed efficiente dal punto di vista energetico".
Nel dettaglio nel corso del secondo trimestre fiscale, la fonderia e gli ingranaggi per chip logici hanno rappresentato il 65% del fatturato di Applied Materials, i chip di memoria dinamica ad accesso casuale il 27%, mentre la memoria flash ha contribuito per il restante 8%.
Applied Materials: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere come stanno reagendo le azioni Applied Materials a Wall Street. La delusione arrivata dalle vendite del 2° trimestre, stanno impattando sul titolo Applied Materials che, con un ribasso vicino al 7%, scendono sotto i minimi settimanali situati sui 165 dollari.
Nel breve periodo il mancato recupero di questi livelli dovrebbe far proseguire le vendite verso i 158 dollari, dove verrebbe chiuso il gap-up lasciato aperto nella giornata di lunedì scorso. La violazione di tali supporti, nelle cui vicinanze troviamo l'indicatore giornaliero del Supertrend, andrebbe a riattivare il trend primario ribassista in direzione dei 150 dollari e a seguire verso i 145 dollari.
Nel caso in cui anche tali livelli non riuscissero ad arrestare la spinta ribassista, si avrebbe una prosecuzione delle vendite fin verso i 137,5 dollari, dove verrebbe chiuso un altro gap rialzista rimasto aperto lo scorso 23 aprile.
Al contrario il superamento dei 175 dollari, massimi settimanali e dove transita la media mobile di lungo periodo, andrebbe a riattivare il trend rialzista di breve periodo, con un primo obiettivo i 184 dollari e successivamente i 191 dollari.
Il superamento di queste aree dovrebbe velocemente spingere le azioni verso i massimi del 2025 situati sulla soglia dei 200 dollari. Sarà solo superando tali aree che si avrebbe un ulteriore rafforzamento della struttura grafica, con possibili allunghi fin verso i 213-215 dollari, che rappresentano i massimi degli ultimi 10 mesi.
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