La reazione di Wall Street alla presentazione del nuovo iPhone della scorsa settimana aveva spaventato gli investitori di Apple. Solitamente, dopo ogni evento annuale in cui l'azienda annuncia l'aggiornamento del suo dispositivo più importante, per un certo periodo le azioni in Borsa scendono. Probabilmente perché i prezzi hanno già incorporato tutte le novità nel rally e si viene a creare la classica "vendita sulla notizia".
Quest'anno invece il mercato si sta comportando in maniera diversa. Superato l'impatto iniziale negativo, le azioni Apple hanno intrapreso una serie di sedute in rialzo. Molti sostenevano che il 2025 sarebbe stato un anno particolare, perché gli investitori avrebbero pesato il ritardo di Cupertino sul fronte dell'intelligenza artificiale.
Per la verità, in pochi si aspettavano sorprese travolgenti su questo versante, dal momento che l'azienda aveva già anticipato che un vero cambio di marcia si sarebbe visto dal prossimo anno. Tuttavia, il mercato oggi tende a esaltare le aziende che mostrano di restare sul pezzo in merito alla nuova tecnologia e a punire coloro quelle che non riescono a tenere il passo.
Azioni Apple: perché stanno salendo?
A questo punto è lecito chiedersi cosa stia spingendo attualmente gli investitori a comprare le azioni Apple. Secondo gli osservatori finanziari, Wall Street ha concentrato l'attenzione su un aspetto che forse all'inizio è stato sottovalutato: i prezzi alti dei dispositivi più costosi. Il mercato cioè sta scontando il fatto che i modelli di fascia più alta riescano a sostenere la crescita dei ricavi dell'azienda.
L'iPhone rappresenta oltre la metà del fatturato di Apple e nell'anno fiscale 2026 i prezzi medi di vendita del dispositivo dovrebbero aumentare di circa il 4%, secondo le stime di Bloomberg Intelligence.
Si tratta di una novità importante, in rapporto al fatto che per quasi un decennio i prezzi sono rimasti pressoché piatti per tutta la gamma. Tutto ciò "potrebbe non essere una configurazione entusiasmante per il titolo, ma è qualcosa", ha affermato John Belton, gestore di portafoglio di Gabelli Funds.
Le trimestrali più recenti hanno mostrato come la crescita delle vendite di Apple sia stata blanda. Inoltre, per l'anno fiscale in corso e per il prossimo le stime sono per un incremento dei ricavi di solo il 6%, mentre il settore tecnologico dell'S&P 500 è previsto a una crescita più che doppia nello stesso periodo (dati Bloomberg). L'aumento dei prezzi dell'iPhone accende quantomeno la speranza che ci possa essere un cambio di tendenza.
Comprare o vendere?
Un problema attinente alle azioni Apple è la loro valutazione. Il titolo è negoziato a circa 30 volte i guadagni previsti, quasi il 50% in più della sua media decennale. Tra l'altro, il multiplo supera abbondantemente quello di altre Big Tech come Nvidia, Alphabet, Amazon e Meta Platforms, che presentano tutte una maggiore crescita dei ricavi.
Se ciò si combina con il fatto che attualmente il colosso guidato da
Tim Cook deficita in tema di innovazione, si spiega come gli analisti nutrano la
considerazione più bassa degli ultimi cinque anni sulle azioni Apple. Osservando il rating, infatti, i "buy" superano appena gli "hold" e i "sell".
La scorsa settimana è arrivato il downgrade di Gil Luria, analista di D.A. Davidson, secondo cui nessuna delle prospettive che avevano destato tanto entusiasmo - quali i progressi dell'intelligenza artificiale e il ciclo di aggiornamento - si realizzerà.
A giudizio di Andrew Choi, gestore di portafoglio presso Parnassus Investments, "se Apple presentasse qualcosa di fantastico, i suoi risultati sarebbero fantastici". Tuttavia, "ciò richiederebbe una sorta di app o funzionalità di intelligenza artificiale che necessita di un aggiornamento hardware", ha aggiunto.