Anche se in recupero rispetto ai minimi della mattinata, è stata una seduta all'insegna delle vendite sui mercati azionari europei che, in scia ai timori per lo stato di salute delle banche regionali americane, hanno chiuso le contrattazioni in generale ribasso.
In questo contesto il FTSE Mib ha terminato l'ultima giornata della settimana in calo dell'1,45% a 41.758,11 punti. Dal punto di vista operativo il ritorno delle quotazioni sotto i 42 mila punti torna a indebolire nel breve termine l'indice italiano, con prossimi obiettivi ribassisti i 41.550-41.500 punti e a seguire i 41.300-41.200 punti. Al contrario nuovi segnali di forza si avrebbero con il ritorno dei corsi sopra l'area dei 43 mila punti.
Tra i titoli da monitorare in queste ore ci spostiamo oltreoceano con American Express, con l'azienda che ha riportato i dati del 3° trimestre. Andiamo a leggerli nel dettaglio.
American Express: ricavi trimestrali in aumento dell'11%
Nelle scorse ore American Express ha comunicato i dati del 3° trimestre, che è stato contrassegnato da numeri in salita grazie all'aumento della spesa dei titolari di carte. Nel dettaglio i ricavi sono cresciuti dell'11% a un livello record di 18,43 miliardi di dollari, oltre le attese poste a 18,05 miliardi di dollari.
Con un utile in aumento del 16% a 2,9 miliardi di dollari, l'utile per azione si è attestato a 4,14 dollari, oltre il consenso a 3,99 dollari, grazie sia alla crescita operativa che a una riduzione del 2% delle azioni in circolazione. Ottimi i coefficienti patrimoniali, con il Cet1 che si è attestato al 10,5%.
A livello generale la crescita ha riguardato tutti i segmenti. Da segnalare l'aumento del 39% dei titolari di carte della Generazione Zeta, che al momento rappresentano solo il 6% dell'intero fatturato. Nel corso del 3° trimestre i parametri di credito dell'azienda hanno mostrato miglioramenti, con gli accantonamenti per perdite su crediti diminuiti a 1,3 miliardi di dollari rispetto agli 1,4 miliardi di dollari di un anno fa. Il tasso di cancellazione netta del terzo trimestre è rimasto stabile all'1,9%. Da sottolineare anche gli ottimi risultati della rinnovata Carta Platinum statunitense, con acquisizioni di nuovi account raddoppiati rispetto ai livelli precedenti al pre-rinnovo.
Per quanto riguarda i primi 9 mesi l'utile è salito dai 7,96 miliardi di euro del 2024 agli attuali 8,37 miliardi di dollari, mentre l'utile per azione è passato da 10,99 dollari a 11,87 dollari.
Nel corso della presentazione dei dati trimestrali, il presidente Stephen J.Squeri, ha alzato le previsioni per l'intero anno 2025, aspettandosi ora una crescita dei ricavi del 9-10%, rispetto alla precedente stima compresa tra l'8% e il 10% e un EPS tra 15,20 e 15,50 dollari, rispetto a un consenso di 15,34 dollari.
Azioni American Express: analisi e strategie operative
Andiamo ora a vedere come si stanno muovendo le azioni American Express sulla borsa statunitense. Con volumi in accelerazione rispetto alle sedute precedenti, è una giornata in deciso rialzo per il titolo American Express con i prezzi che, con un guadagno del 5%, si portano sui 340 dollari.
Con un'impostazione che su tutti i time frame è al rialzo, le attese sono per una continuazione del movimento in atto verso i 345-349 dollari, che rappresentano i massimi di sempre. Nel caso in cui questi livelli dovessero essere messi alle spalle, si avrebbe un rafforzamento del quadro grafico con prossimi obiettivi i 360 dollari e a seguire i 370-375 dollari. In questo quadro rialzista eventuali prese di beneficio fin verso i 300-290 dollari, minimi dello scorso mese di agosto e dove troviamo la media mobile di lungo periodo, potrebbero rappresentare delle nuove occasioni di acquisto.
Al contrario la violazione dei livelli appena menzionati, dovrebbe aprire la strada a una fase correttiva più marcata, con un primo obiettivo i 280 dollari. Nel caso in cui tali supporti dovessero essere persi, si assisterebbe a una continuazione delle vendite prima in direzione dei 270 dollari e successivamente i 260-255 dollari. La perdita di questi ultimi livelli dovrebbe far continuare la fase discendente prima verso i 240 dollari a in seguito sul bottom annuale sui 220 dollari.
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