I dati sopra le attese arrivate nella serata di ieri da Apple e Amazon non impattano sui futures del Vecchio Continente che, impostati nei pressi della parità, anticipano un inizio di giornata all'insegna della cautela per i listini azionari europei. Mentre crescono le attese per le Presidenziali americane di prossima settimana, il FTSE Mib dovrebbe aprire le contrattazioni nei pressi dei 34.300 punti, area sotto la quale dovrebbe proseguire la fase correttiva in corso che avrebbe come prossimi obiettivo l'area dei 34.000 punti. Al contrario solo con il recupero dei 35.000 punti si avrebbe un segnale di ripresa del trend primario al rialzo, con primi target sui 35.300-35.350 punti.
Tra i titoli da seguire nella giornata odierna ci spostiamo oltreoceano con Amazon, con il colosso statunitense che ha comunicato i dati del 3° trimestre. Andiamo a leggerli nel dettaglio.
Amazon: +56% l'utile operativo nel trimestre
Nella serata di ieri Amazon ha comunicato i dati del 3° trimestre che, grazie all'ottima performance del settore cloud e della pubblicità, sono risultati sopra le attese degli analisti. Nello specifico nel periodo luglio-settembre l'utile netto è passato dai 9,88 miliardi del 2023 agli attuali 15,33 miliardi di dollari, mentre l'utile operativo ha visto un aumento del 56% a 17,4 miliardi di dollari.
In questo contesto l'utile per azione è passato dagli 0,94 dollari agli 1,43 dollari, rispetto ad attese a 1,14 dollari per azione. In rialzo anche il fatturato che è cresciuto dell'11% a 158,9 miliardi di dollari, battendo il consenso posto a 157,3 miliardi di dollari.
Nel dettaglio i ricavi di Amazon Web Services sono stati pari a 27,4 miliardi, in rialzo del 19% rispetto a un anno prima, contro i 27,6 miliardi del consensus. Per quanto riguarda la pubblicità i ricavi si sono attestati a 14,3 miliardi di dollari, in crescita del 19% rispetto a un anno prima e in linea con le attese.
Nel corso della presentazione dei dati il management di Amazon ha aggiornato la guidance sul trimestre in corso, grazie all'ottimismo per una forte stagione di shopping natalizio. Nello specifico i ricavi dovrebbero attestarsi tra i 181,5 e i 188,5 miliardi di dollari, per una crescita in un anno tra il 7% e l'11%, contro i 186,2 miliardi attesi dagli analisti. In rialzo anche il reddito operativo che dovrebbe essere nel range 16-20 miliardi di dollari, in deciso aumento rispetto ai 13,2 miliardi di dollari dell'anno precedente.
Azioni Amazon: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere quali sono le attese nel nreve e medio periodo sulle azioni. E' stata una giornata all'insgena delle decise vendite quella di ieri per il titolo Amazon che, con una perdita superiore al 3,2%, ha chiuso le contrattazioni in area 186,4 dollari. Con un impostazione di fondo che rimane confermata al rialzo, le attese sull'azione sono di una ripres degli acquisti verso i 192,42 dollari, dove verrebbe chiuso il gap-down lasciato aperto nella giornata di ieri.
Nel caso in cui queste aree dovessero essere lasciate alle spalle, si dovrebbe assistere a nuovi apprezzamenti prima in direzione dei 195 dollari, top dello scorso mese di settembre e nei cui pressi troviamo l'indicatore daily del Supertrend, e successivamente verso i suoi massimi di sempre posti sulla soglia dei 200 dollari. Dal punto di vista operativo il superamento di questi ultimi livelli andrebbe a rafforzare il quadro grafico, con prossimi obiettivi i 220 dollari con target intermedi in area 210 dollari.
Al contrario solo con la perdita dei minimi dell'ultimo mese posti in area 180 dollari, nei cui pressi troviamo la media mobile di lungo periodo, che il titolo andrebbe incontro ad una fase correttiva più profonda con un primo obiettivo i 170 dollari.
L'eventuale perdita di questi sostegni dovebbe favorire una continuazione delle vendite, prima verso i 160 dollari, dove transita la trendline ascendente che parte dai minimi di dicembre 2022, ed in seguito in direzione dei minimi dello scorso mese di agosto posizionati sui 155-152 dollari. Nel caso in cui dovessimo assistere alla violazione di tali sostegni, si avrebbe un pericoloso indebolimento del quadro grafico con possibili test sui minimi del 2024 in area 144 dollari.
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