DeepMind, l’unità di intelligenza artificiale di Alphabet con sede a Londra è in costante perdita, come risulta dai bilanci riportati nel Registro delle imprese della Gran Bretagna. Nonostante i risultati negativi la casa madre di Google sta continuando a finanziare il progetto, ritenendo soddisfacenti i progressi della società nell’ambito dell’intelligenza artificiale.
Nel 2019 DeepMind, acquistata dal colosso tech USA nel 2014 per 600 milioni di dollari, ha registrato una perdita di 477 milioni di sterline, in aumento rispetto al dato negativo di 470 milioni di sterline del 2018. Dai conti emerge come la perdita più ingente nel 2019, ovvero 468 milioni di sterline, sia stata determinata dalla voce "personale e costi correlati".
Attualmente all'interno dell'azienda esperta in intelligenza artificiale lavorano 1.000 persone sparse in tutto il mondo, di cui molti hanno uno stipendio molto elevato in quanto sono profili di alto livello molto ricercati dai concorrenti di Google ovvero Microsoft, Apple, Facebook e Amazon.
DeepMind ha riportato nel 2019 ricavi per 266 milioni di sterline, in aumento rispetto ai 103 milioni di sterline del 2018, anche se la maggior parte delle entrate arrivano dalle società di Alphabet, in particolare Google, che finanziano le ricerche.
L’azienda ha spiegato che le perdite possono essere spiegate dal fatto che il mercato dell’AI è soggetto a continui cambiamenti, è in veloce evoluzione e con competitor di altissimo livello, di conseguenza ci vuole tempo per ottenere successi costanti.
Azioni Alphabet: analisi tencica e strategie operative
Partendo da questa notizia, andiamo ora a vedere il quadro tecnico e i livelli operativi di trading di Alphabet Class A quotata a Wall Street, le cui azioni in queste ultime settimane si stanno riportando sui massimi.
Il costante trend al rialzo iniziato nella seconda metà di marzo dai minimi in area 1.000 USD ha avuto un consistente cedimento a inizio settembre, ma i prezzi hanno trovato un valido supporto dinamico nella media mobile a 200 giorni.
Da questo livello le quotazioni hanno ripreso a salire e le azioni hanno continuato ad aggiornare i propri massimi storici. Nelle ultime sedute i prezzi hanno formato una fase laterale all’interno di un pullback caratterizzata da una bassa volatilità, che potrebbe essere una valida base per un nuovo attacco al massimo storico posto in area 1.843,43 USD.
Di conseguenza un eventuale breakout al rialzo di questo livello, supportato da un incremento dei volumi, determinerebbe una continuazione della cavalcata rialzista delle quotazioni. Le notizie di carattere fondamentale e l'analisi del grafico con time frame giornaliero consentono così di individuare i seguenti livelli chiave per la strutturazione di strategie di trading long e short:
Long
Ingresso: breakout area 1.843,43 USD
Stop loss: al di sotto del minimo relativo più vicino
Target: trailing profit.
Short
Ingresso: breakout area 1.710,18 USD
Stop loss: appena al di sopra del massimo relativo più vicino
1° Target: area 1.634,12 USD 2° target: area 1.508,48 USD.