I buoni numeri riguardanti le vendite comunicate da AMD uniti alla fine dello shutdown in America continuano a sostenere il sentiment positivo sui mercati azionari europei, che aprono la terza seduta della settimana in generale rialzo.
Con i futures di Wall Street in guadagno dello 0,2%, il FTSE Mib si porta sui massimi degli ultimi 25 anni in area 44 mila punti, continuando il rafforzamento della propria struttura grafica di fondo. Dal punto di vista operativo oltre tali livelli è possibile una continuazione del trend ascendente, prima in direzione dei 44.200-44.250 punti e a seguire i 44.450-44.550 punti. Al contrario segnali di debolezza si avrebbero solo con una discesa delle quotazioni sono i 42 mila punti.
Tra i titoli da seguire oggi a Piazza Affari troviamo A2A, specie dopo che l'utility lombarda ha comunicato i dati dei primi 9 mesi del 2025 e aggiornato il Piano industriale al 2035. Andiamo a scoprire i numeri.
A2A: nei primi 9 mesi utile netto in calo del 19%
Prima dell'apertura delle contrattazioni A2A ha comunicato i conti dei primi 9 mesi del 2025. Numeri che confermano la solidità e la capacità di generare valore attraverso investimenti mirati e sostenibili. Grazie anche al consolidamento di Duereti, a fine settembre 2025 i ricavi si sono attestati a 10,17 miliardi di euro, in aumento del 15% rispetto allo stesso periodo del 2024.
In calo del 4% a 1,73 miliardi di euro è risultato invece il margine operativo lordo, in scia a una produzione idroelettrica più in linea con le medie storiche. Al netto della normalizzazione relativa all’idraulicità, l’Ebitda sarebbe aumentato del 3%.
In calo dell'11% anche il risultato operativo netto, che si è attestato a 956 milioni di euro. L'utile netto è così sceso del 19% rispetto a 12 mesi prima a 581 milioni di euro. L'azienda ha segnalato che al netto della normalizzazione relativa all’idraulicità, l’utile netto sarebbe sceso del 7%.
Nei primi 9 mesi l’indebitamento netto è sceso da 5,84 a 5,32 miliardi di euro. Escludendo le variazioni di perimetro intervenute nel periodo in esame, la posizione finanziaria netta è pari a 5,69 miliardi. Alla stessa data il rapporto PFN/Ebitda risultava pari a 2,4X, in calo rispetto al 2,5X di inizio esercizio.
Per quanto riguarda gli investimenti sono saliti del 15% a 1,04 miliardi di euro. Questi hanno riguardato in particolar modo interventi di sviluppo, principalmente finalizzati al potenziamento ed efficientamento delle reti di distribuzione.
Sulla base dei risultati dei nove mesi il gruppo guidato da Renato Mazzoncini ha confermato le indicazioni finanziarie per l’intero 2025. Nello specifico A2A prevede di chiudere l'anno con un margine operativo lordo compreso tra 2,17 miliardi e 2,2 miliardi di euro e un utile netto ordinario, al netto delle poste non ricorrenti, tra 680-700 milioni di euro.
In occasione della presentazione dei dati dei primi 9 mesi, la società ha anche aggiornato il Piano strategico al 2035. Un piano che rimane concentrato su transizione energetica ed economica circolare. Nel corso del periodo gli investimenti dovrebbero passare da 22 a 23 miliardi di euro, con 7 miliardi rivolti all'economia circolare e 16 miliardi di euro per la transizione energetica.
L'Ebitda, con un tasso di crescita medio annuo del 5%, dovrebbe passare dai 2,2 miliardi del 2025 ai 2,4 miliardi nel 2028, per raggiungere i 3,6 miliardi alla fine del Piano, rispetto ai 3,3 miliardi precedenti.
L'utile netto è atteso a 700 milioni nel 2028, per passare a 800 milioni nel 2030 e raggiungere gli 1,1 miliardi di euro nel 2035, rispetto al miliardo comunicato un anno fa. Con un flusso di cassa operativo pari a 14 miliardi di euro, la posizione finanziaria netta è vista in aumento di 3 miliardi nel corso del Piano.
Da segnalare che 2 miliardi di euro entro il 2030 arriveranno dagli investimenti in data center, che sono stati aumenti rispetto al precedente piano. Infine per quanto riguarda la politica dei dividendi, è previsa una crescita di almeno il 4% annuo.
Azioni A2A: analisi tecnica e strategie operative
andiamo ora a vedere quali sono le attese sulle azioni A2A nel breve e medio termine. Proseguendo il suo trend di fondo ascendente, è stata una nuova giornata all'insegna degli acquisti per il titolo A2A che, chiudendo in area 2,71 euro, si mantiene vicino ai massimi di periodo.
Da punto di vista operativo il superamento dei 2,72-2,74 euro dovrebbe far proseguire il rialzo prima in direzione dei 2,85-2,90 euro e successivamente verso i 3,10-3,15 euro, che rappresentano i massimi degli ultimi 25 anni.
In questo contesto eventuali prese di beneficio che dovessero riportate i corsi in direzione dei 2,55-2,50 euro, dove troviamo l'indicatore giornaliero del Supertrend, potrebbero rappresentare delle nuove occasioni di acquisto.
Al contrario la perdita di questi livelli dovrebbe aprire le porte a una fase discendente di breve periodo più marcata. In questo caso il primo obiettivo sarebbe situato sui 2,45 euro e a seguire verso gli ex top toccati nello scorso mese di giugno in area 2,4 euro.
Nel caso in cui questi supporti dovessero essere persi, si avrebbe un indebolimento del quadro grafico di medio periodo con un prossimo obiettivo ribassista sui 2,32-2,30 euro. L'eventuale violazione di queste ultime aree dovrebbe far proseguire il trend discendente, prima in direzione dei 2,25 euro e a seguire i 2,20 euro.
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