La seconda seduta della settimana è all'insegna delle vendite sui principali mercati azionari del Vecchio Continente, su cui impattano i rumors che vedrebbero l'Unione Europea pensare ad un embargo del carbone russo.
In questo contesto si indebolisce anche il FTSE Mib le cui quotazioni scendono sotto la soglia dei 25.000 punti. Nel breve una conferma sotto questi livelli potrebbe favorire una fase correttiva in direzione dei 24.750-24.700 punti e a seguire 24.500 punti. Tra i titoli che a Milano sono oggetto di vendite troviamo Autogrill, che paga le indiscrezioni riguardanti le nuove regole per i bandi di gara nel settore ristorazione. Andiamo a vedere di cosa si tratta.
Azioni Autogrill: nuovi regolamenti sulle concessioni?
Entro la fine di maggio l'Autorità che regola i trasporti dovrebbe presentare le nuove regole riguardanti i bandi di gara rivolti alle aziende della grande ristorazione che operano nelle aree di servizio delle autostrade, aeroporti, stazioni e anche centri commerciali.
Secondo alcuni rumors sembrerebbe che le concessioni possono scendere dagli attuali 9-12 anni ai 5 anni, anche in previsione di un aumento degli operatori di settore presenti nella stessa area di servizio, che al momento sono in gran parte nella mani di Autogrill. Inoltre un ulteriore tema di discussione è quello legato agli affitti, che fino ad oggi è basato su una quota fissa (superiore al 20%) e una componente variabile.
Se queste notizie dovessero essere confermate sarebbero negative per Autogrill dove l'Italia pesa per il 20% delle vendite, in gran parte derivanti dal settore autostradale. Inoltre verrebbe coinvolto quasi il 30% del fatturato totale del gruppo che vedrebbe anche una riduzione della duration del portafoglio, attualmente di circa 7 anni. Andiamo a vedere cosa ci suggerisce l'analisi grafica del titolo.
Azioni Autogrill: analisi tecnica e strategie operative
È una fase da monitorare con attenzione quella attuale sul titolo Autogrill che, dopo il rimbalzo innescatosi il 7 marzo, arriva da 5 giornate consecutive al ribasso. Il movimento odierno sta infatti spingendo i prezzi a testare la trendline rialzista che parte dai minimi di marzo e che transita in area 5,92 euro.
Una conferma sotto questi livelli indebolirebbe il quadro grafico delle azioni, aprendo la strada ad ulteriori discese verso i 5,75 euro e a seguire 5,50 euro. Al contrario sarà solo con la rottura dei 6,33-6,35 euro, massimi delle ultime settimane, che verrebbe inviato un segnale di forza con primi target sui 6,75 euro e a seguire la soglia dei 7 euro. L'eventuale superamento di questo ostacolo spingerebbe le quotazioni a contatto con i massimi degli ultimi 24 mesi situati nei pressi dei 7,50 euro.