Il mercato dei veicoli elettrici in Cina continua ad espandersi. Secondo Canalys nel Paese verranno venduti 1,9 milioni di mezzi di trasporto sostenibili nel 2021, il 51% in più rispetto al 2020. Dopo il lancio della società di auto elettrificate da parte di Baidu lo scorso gennaio, Xiaomi dovrebbe iniziare la produzione di massa della sua macchina elettrica nella prima metà del 2024. Il gruppo dovrà confrontarsi con colossi del calibro di NIO, Xpeng e Tesla.
Lo scorso marzo, Xiaomi aveva annunciato che avrebbe lanciato la sua società di veicoli elettrici investendo 10 miliardi di dollari nei prossimi 10 anni. A settembre invece, l’azienda produttrice di smartphones aveva registrato la sua divisione relative alle auto elettriche.
Il gruppo ha inoltre acquistato l’azienda specializzata nella guida autonoma Deepmotion per 77,73 milioni di dollari al fine di migliorare la competitività tecnologica del suo prossimo business delle auto elettriche.
Xiaomi: analisi tecnica e strategie operative
Dopo i maggiori dettagli sul business delle auto elettriche da parte dell’Amministratore Delegato di Xiaomi, Lei Jun, il titolo si è apprezzato di oltre il 5% alla Borsa di Hong Kong. Da un punto di vista grafico, con gli ultimi rialzi le quotazioni hanno fornito un segnale positivo dando ancora più validità al rimbalzo iniziato lo scorso 5 ottobre dall’importante supporto a 19,95 dollari di Hong Kong.
I corsi hanno quindi effettuato il breakout della linea di tendenza ottenuta collegando i massimi del 2 e 7 settembre 2021. Questa rottura apre ora le porta ad un nuovo test dei 24 dollari di Hong Kong, dove passa la trendline disegnata con i massimi del 4 giugno e 16 luglio 2021. Al contrario, un segnale negativo si avrebbe nel caso in cui i prezzi dovessero effettuare la violazione dei 19,95 dollari di Hong Kong.
Se ciò dovesse accadere, si potrebbe assistere ad una prosecuzione della fase discendente fino alla zona dei 16 dollari di Hong Kong. Operativamente, si potrebbero valutare strategie di matrice long nell’eventualità di un ritorno dei corsi verso i 22 dollari di Hong Kong. Lo stop loss sarebbe identificabile a 20,75 dollari di Hong Kong, mentre l’obiettivo a 24,50 dollari di Hong Kong.