Attualmente a Wall Street vi è un titolo che secondo gli analisti è molto sottovalutato dal mercato: quello di MeiraGTx Holdings, società di farmacologia genetica con sede a New York. Da 2 anni a questa parte gli investitori sono in fuga dalle azioni di un pò tutte queste tipologie di aziende e Meira non ha fatto eccezione.
Da allora infatti le quotazioni in Borsa della compagnia medica hanno perso più della metà del loro valore, passando da 30 dollari del 2019 a circa 14,28 dollari di oggi, con una capitalizzazione appena sopra i 600 milioni di dollari.
Ed è da quando è scoppiata la pandemia che il titolo si muove lateralmente in un intervallo ristretto di prezzi. Quindi questo potrebbe essere il momento più opportuno per acquistare secondo gli esperti di mercato. Molti sostengono che un eventuale rally farebbe raddoppiare il valore in Borsa, mentre Geualh Livshits, analista di Chardan Capital Markets, prevede addirittura che le azioni possano arrivare fino a 55 dollari, più che triplicando le valutazioni attuali.
MeiraGTx Holdings: perché comprare le azioni in Borsa
A cosa è dovuto questo ottimismo da parte degli analisti? Innanzitutto Meira ha una partnership con il colosso farmaceutico statunitense Johnson & Johnson riguardo le terapie per le malattie degli occhi. J&J al momento ha una partecipazione azionaria del 7% nella società di terapie genetiche e questo permette di coprire i costi delle sperimentazioni in corso.
Ancora l'azienda non è redditizia, ma l'apporto di un peso massimo del settore permette di investire le risorse acquisite in sede di IPO nel 2018 per la ricerca e in stabilimenti nel Regno Unito e in Irlanda. Si prevede che la sua prima terapia genica possa essere venduta nel 2023 e con questo ricevere un altro supporto da parte di J&J.
Meira soprattutto ha in tasca una tecnologia rivoluzionaria che permette di regolare i geni artificiali nelle cellule dei pazienti. La prossima settimana vi sarà una presentazione nella conferenza della società europea di terapia genica, mentre gli investitori saranno informati nei dettagli verso la metà di dicembre.
Come funziona questa tecnica? I geni inseriti nelle cellule possono essere attivati e disattivati, aumentando o diminuendo la loro attività in base a diverse dosi di farmaco iniettate. La sperimentazione sugli animali ha avuto risultati impressionanti, dove è stato possibile controllare la dinamica di malattie oculari ereditarie.
La tecnologia adoperata è conosciuta come riboswitch e consente di variare l'attività di un gene fino a 4 ordini di grandezza. In sostanza, il riboswitch rappresenta un frammento di RNA che viene inserito nelle cellule e impedisce al transgene di inviare messaggi funzionali ai robosomi. Una volta che esso viene attivato attraverso il farmaco, chiudendosi di scatto permette al transgene di funzionare correttamente.
Meira: a cosa servirà la nuova terapia
Quali malattie potrebbe curare la nuova tecnologia di Meira? Secondo gli studi vi sono ottime probabilità che i riboswitch possano controllare l'emofilia e il Parkinson, oltre a patologie che richiedono frequenti infusioni come l'insulina e altri ormoni.
Una cosa interessante da considerare inoltre è che molti farmaci biologici non sono in grado di curare il cancro al cervello o altre malattie a livello neuronico, in quanto non riescono ad attraversare la barriera ematoencefalica, che invece possono fare i geni riboswitch inseriti nel cervello.
Se tutto questo avrà successo ci sarà anche un notevole vantaggio in termini di costi per la terapia genica che, soprattutto per certe patologie come l'atrofia muscolare spinale, sono al momento proibitivi.