Il mercato cinese delle auto elettriche ha attraversato grandi difficoltà quest'anno, soprattutto quando la più grande ondata di infezioni da Covid-19 ha costretto le Autorità governative a imporre prolungati lockdown fermando l'attività produttiva. Questo ha significato che i più grandi produttori cinesi di veicoli elettrici hanno sofferto in Borsa, con perdite che hanno bruciato miliardi di capitalizzazione.
Negli ultimi giorni, grazie anche all'allentamento delle misure anti-Covid, si è visto un notevole rimbalzo. In base ai dati di China Passenger Car Association, dal 20 al 26 giugno, le vendite complessive di auto in Cina sono salite del 28% rispetto allo stesso periodo di maggio e del 33% in confronto allo stesso lasso di tempo dello scorso anno. Il secondo trimestre per il settore è stato agonizzante ad aprile, in ripresa a maggio e stellare a giugno. In quest'ultimo mese infatti, NIO ha aumentato le consegne del 60,3% a 12.961 unità su base annua, Li Auto del 68,9% a 13.024, mentre Xpeng addirittura del 133% a 15.295 vetture.
Lei Xing, ex redattore capo di China Auto Review, ha affermato che il rimbalzo è diretta conseguenza dei sussidi nazionali e regionali per l'acquisto dei nuovi veicoli energetici, del sentiment dei consumatori dopo che vi è stato il blocco di Shanghai e della spedizione ritardata per via dei problemi ai chip e dei vincoli alla catena di approvvigionamento. Xing aggiunge: "con l'attuale slancio e salvo ulteriori singhiozzi, possiamo aspettarci una seconda metà dell'anno ancora migliore a causa della stagionalità, della migliore offerta e degli incentivi disponibili fino alla fine del 2022".
Auto elettriche Cina: BYD la stella nascente
Il fiore all'occhiello del settore delle auto elettriche cinesi in questo momento sembra essere BYD, la compagnia sostenuta dalla Berkshire Hathaway di
Warren Buffett. L'azienda ha ottenuto il
record assoluto di auto vendute nel semestre conclusosi a giugno, con 641 mila consegne, facendo registrare un salto del 315% rispetto alla prima metà del 2021.
La performance è stata superiore addirittura a quella di Tesla, fermatasi a 565 mila immatricolazioni, con un incremento del 46% anno su anno. Questo ha fatto guadagnare a BYD la palma di
migliore venditore del semestre delle auto di nuove energia. Occorre dire però che i numeri di BYD comprendono sia la vendita di auto elettriche che quelle di auto ibride plug-in, ossia elettrico-benzina. Mentre la compagnia di Palo Alto vende solamente auto completamente elettriche. Considerando solo queste, Tesla ancora mantiene il primato.
La strategia aziendale dei due contendenti comunque sembra essere diversa. Tesla sta puntando molto sulle nuove fabbriche di Austin, in Texas, e di Berlino, definite dall'Amministratore Delegato dell'azienda,
Elon Musk, come autentiche fornaci di denaro.
BYD invece è concentrata per il 90% sul mercato cinese, attualmente ancora il più grande al mondo.
Anche i nomi ai modelli principali della auto non hanno avuto un'alternativa mirata all'occidente, segno eloquente che l'azienda con sede a Shenzen intende valorizzare proprio il mercato interno. Nel primo semestre le azioni BYD alla Borsa di Hong Kong hanno ottenuto un guadagno quasi del 18%, sovraperformando i rivali le cui perdite spaziano dal 31% di NIO al 75% di Rivian Automotive.