L'ottimismo che si respira a Wall Street, con tutti i diversi indici che anche oggi rinnovano i record storici, contribuisce a sostenere l'umore degli investitori e a trainare al rialzo gli indici del Vecchio Continente. La chiusura in generale rialzo dei mercati europei contagia inevitabilmente anche il FTSE Mib, con l'indice di Piazza Affari che ha chiuso le contrattazioni in guadagno dello 0, 42% a 43.258,11 punti.
Dal punto di vista operativo una conferma dei corsi sopra i 43.250 punti, dovrebbe favorire ulteriori allunghi per l'indice italiano in direzione dei massimi degli ultimi 18 anni posti sui 43.500 punti. Al contrario segnali di debolezza si avrebbero solo con un ritorno delle quotazioni sotto i 42 mila punti.
Tra le azioni che a Wall Street stanno invece vivendo una giornata all'insegna dei ribassi troviamo Applied Materials, con il gruppo che ha rivisto al ribasso i ricavi sia del 4° trimestre che del 2026. Andiamo a scoprire le motivazioni.
Applied Materials: fatturato in calo nel 4° trimestre
Nelle scorse ore Applied Materials, uno dei maggiori produttori mondiali di apparecchiature per la produzione di chip, ha comunicato di aspettarsi un calo dei ricavi pari a 710 milioni di dollari, a causa delle nuove restrizioni sulle esportazioni verso la Cina, Paese che vale un terzo del proprio fatturato.
Nello specifico l'azienda guidata da Gary Dickerson, ha comunicato in un documento depositato alla SEC che il Bureau of Industry and Security del Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti ha emesso una nuova regola il 29 settembre 2025, ampliando l’elenco delle aziende soggette a restrizioni all’esportazione. L'obiettivo da parte dell'amministrazione americana è quello di controllare il flusso di tecnologia dei semiconduttori verso il paese asiatico.
In questo modo le nuove restrizioni andranno a limitare ulteriormente la capacità di Applied Materials di esportare determinati prodotti e fornire parti e servizi a specifici clienti basati in Cina senza una licenza. Tutto questo andrà a ridurre il fatturato netto nel periodo ottobre-dicembre 2025 di quasi 110 milioni di dollari, mentre nel 2026 l'impatto sarà di circa 600 milioni di dollari.
Ricordiamo che nel 3° trimestre l'azienda, con sede a Santa Clara, ha visto un fatturato salire dell'8% a 7,3 miliardi di dollari, oltre le attese degli analisti che erano poste a 7,22 miliardi di dollari.
Azioni Applied Materials: analisi e strategie operative
Andiamo ora a scoprire come si stanno comportando le azioni Applied Materials sulla Borsa americana. Con volumi in aumento rispetto alle sedute precedenti, è una giornata al momento all'insegna delle vendite per il titolo Applied Materials che, con un calo del 2,5%, transitano nei pressi dei 218 dollari.
Con un'impostazione che su tutti i time frame si conferma al rialzo, eventuali ulteriori ribassi fin verso la soglia dei 200 dollari, dove troviamo l'indicatore daily del Supertrend, potrebbero rappresentare delle nuove occasioni di acquisto. La tenuta di questi sostegni dovrebbe riattivare il flusso di volumi in acquisto, con primi obiettivi i top assoluti in area 226,41 dollari.
Nel caso in cui queste ultime aree dovessero essere messe alle spalle, si avrebbe un deciso e ulteriore rafforzamento del quadro grafico con prossimi target i 240 dollari e successivamente i 250 dollari.
Al contrario la perdita della soglia dei 200 dollari dovrebbe aprire la porta a una fase ribassista di breve periodo, che potrebbe essere sfruttata con l'apertura di posizioni short. In questo caso il primo obiettivo discendente sarebbe situato sui 190 dollari e successivamente i 180 dollari, dove verrebbe chiuso il gap-up lasciato aperto lo scorso 18 settembre.
Nel caso in cui anche questi ultimi supporti dovessero essere violati, si assisterebbe a un ulteriore indebolimento del quadro grafico con prossimi target i 170 dollari, dove troviamo la media mobile di lungo periodo, e a seguire il bottom degli ultimi 3 mesi posto sui 155 dollari.
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