Apple è tornata sotto la lente dei trader e degli investitori nelle ultime ore. Ieri sera, dopo la chiusura di Wall Street, il colosso di Cupertino ha diffuso i risultati trimestrali. La società ha battuto le stime sul fatturato e sugli utili, ma ha mostrato un calo del 13% delle vendite in Cina.
Inoltre, il management ha fornito alcuni dettagli sul trimestre in corso che indicano una debolezza per quanto riguarda le vendite di iPhone. Di conseguenza il titolo ha perso fino a oltre il 4% nella sessione after hours di Wall Street.
Nel dettaglio, per il trimestre terminato il 30 dicembre 2023, l’azienda ha registrato un utile per azione di 2,18 dollari, rispetto ai 2,1 dollari attesi. Il fatturato si è attestato a 119,58 miliardi di dollari contro le attese per entrate a 117,91 miliardi. Il margine lordo è stato del 45,9%, che si è confrontato con le stime al 45,3%.
Per quanto riguarda le singole voci, le entrate da iPhone si sono attestate a 69,70 miliardi contro i 67,82 miliardi previsti. Le vendite di Mac hanno portato a un fatturato di 7,78 miliardi contro le attese a 7,73 miliardi di dollari.
Le entrate da iPad sono risultate pari a 7,02 miliardi rispetto alle attese a 7,33 miliardi di dollari, mentre il fatturato di “altri prodotti” si è attestato a 11,95 miliardi rispetto ai 11,56 miliardi di dollari previsti. Il fatturato dell’area dei servizi è stato di 23,12 miliardi contro i 23,35 miliardi attesi.
Il CFO di Apple, Luca Maestri, ha affermato che la società prevede che le vendite di iPhone nel trimestre che terminerà a marzo potrebbero essere simili a quelle dell’anno scorso (51,33 miliardi di dollari), dopo aver eliminato 5 miliardi di vendite attribuite a sovraperformance un anno fa, dal momento che l’offerta si è ripresa dopo i blocchi legati al Covid e ha raggiunto la domanda.
Apple ha mostrato una crescita delle vendite in tutte le regioni eccetto nella Grande Cina, che è scesa di quasi il 13% a 20,8 miliardi di dollari, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, alimentando i timori di una flessione della domanda nel suo terzo mercato più grande. In questo contesto, vediamo ora il quadro grafico e come operare secondo l’analisi tecnica.
Azioni Apple: analisi tecnica e strategie operative
Il quadro tecnico di Apple rimane debole nel breve periodo, in particolare dai massimi registrati a fine gennaio in area 196 dollari. In questo contesto, il trend discendente in essere favorirebbe l’implementazione di strategie short in linea con la direzione di breve termine.
Tuttavia, a livello di stagionalità - con l’aiuto della piattaforma Forecaster - gli archi temporali selezionati vedono una potenziale fase di rialzo fino a metà febbraio, dopo la quale ci si potrebbe attendere un fase di debolezza fino a metà marzo.
Nell’attuale contesto grafico, l’arrivo dei prezzi in area 180 dollari, supporto lasciato in eredità dai minimi segnati il 17 gennaio scorso, potrebbe essere sfruttato per iniziare a considerare strategie di matrice rialzista contrarian.
In questo caso, posizioni in acquisto avrebbero come primo obiettivo la resistenza orizzontale a 187 dollari, mentre un target più ambizioso potrebbe essere localizzato in area 196 dollari, area di massimi abbandonati dal 25 gennaio scorso.
Il quadro tecnico fornirebbe ulteriori indicazioni a favore dei venditori con la rottura dell’area di concentrazione di domanda a 180 dollari, mossa questa che darebbe ampio spazio di manovra ai prezzi fino alla successiva area di supporto compresa tra i 168 e i 165 dollari.