Azioni Apple: aumento prezzi con scusa dazi? Cosa fare a Wall Street | Investire.biz

Azioni Apple: aumento prezzi con scusa dazi? Cosa fare a Wall Street

13 mag 2025 - 12:45

13 mag 2025 - 13:31

Apple sta pensando di aumentare i prezzi della prossima gamma di iPhone, prevista per l'autunno, forse a causa dei dazi. Vediamo la possibile strategia operativa

Apple sta considerando l'ipotesi di aumentare i prezzi della prossima gamma di iPhone, prevista per l'autunno, introducendo al contempo nuove caratteristiche e modifiche al design.

L'azienda intende evitare che tali incrementi siano percepiti come una conseguenza dei dazi statunitensi sui prodotti provenienti dalla Cina, dove si concentra gran parte della produzione dei dispositivi. Vediamo i dettagli e la possibile strategia operativa.

 

Apple in balia dei rapporti tra USA e Cina, cosa succede

Nonostante Stati Uniti e Cina abbiano concordato di sospendere gran parte dei dazi imposti reciprocamente, rimane in vigore una tariffa del 20% introdotta dal presidente Trump durante il suo secondo mandato.

Questo dazio, legato al presunto coinvolgimento della Cina nel commercio di fentanyl, interessa anche gli smartphone. Tuttavia, un ulteriore dazio del 125% sui prodotti elettronici cinesi è stato temporaneamente ridotto al 10% grazie a un accordo commerciale siglato ieri.

 

Nuovi modelli e strategie di produzione

I nuovi iPhone, attesi per l'autunno, presenteranno un design più sottile e alcune modifiche strutturali, come riportato dal Wall Street Journal. Tim Cook, CEO di Apple, ha affrontato pressioni legate alla guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina, che rischia di compromettere la catena di approvvigionamento dell’azienda.

Per ridurre il rischio, il colosso di Cupertino ha aumentato le scorte a marzo, prima dell’annuncio dei dazi, e ha trasferito parte della produzione destinata al mercato statunitense in India. Cook ha recentemente dichiarato che la maggior parte degli iPhone destinati agli USA nel trimestre aprile-giugno proverrà dall’India.

 

La produzione rimane in Cina, per ora

Per i modelli di fascia alta, come i Pro e Pro Max, la produzione principale resterà in Cina, poiché le fabbriche indiane non sono ancora in grado di garantire la stessa qualità e capacità produttiva. Jefferies stima che, tra i circa 65 milioni di iPhone venduti negli Stati Uniti lo scorso anno, oltre la metà fossero modelli Pro o Pro Max.

Spostare la produzione interamente in India si presenta come una sfida, data la necessità di migliorare le infrastrutture locali. Nonostante l’India rappresenti già il 13-14% delle spedizioni globali di iPhone, raddoppiare questa quota per coprire anche il fabbisogno degli Stati Uniti potrebbe richiedere diversi anni. Gli esperti di TechInsights e Jefferies concordano sul fatto che aumentare rapidamente la produzione di modelli di fascia alta in India sia un compito complesso.

 

Apple: aumento dei prezzi a causa dei dazi?

Cook ha previsto che i dazi attuali potrebbero comportare costi aggiuntivi pari a 900 milioni di dollari solo in questo trimestre. Tuttavia, attribuire direttamente gli aumenti di prezzo ai dazi potrebbe essere problematico dal punto di vista dell’immagine aziendale, soprattutto considerando episodi passati in cui l’attribuzione di costi ai dazi ha suscitato polemiche.

Per questo motivo, Apple potrebbe optare per un aumento dei prezzi giustificato da miglioramenti di design e nuove funzionalità, senza menzionare direttamente l’impatto dei dazi. La transizione della produzione verso l'India sembra destinata ad accelerare, ma la Cina rimarrà fondamentale per la produzione di componenti, almeno nel medio termine. In questo contesto, vediamo ora la possibile strategia operativa.

 

Azioni Apple: analisi tecnica e strategie operative

 

Le azioni Apple rimangono impostate al ribasso nel medio periodo, in particolare dai massimi registrati in area 260 dollari a fine dicembre 2024. Con il balzo segnato ieri, i prezzi hanno superato il livello orizzontale a 208 dollari, favorendo l’implementazione di strategie rialziste.

Per quanto riguarda la stagionalità - analizzata con la piattaforma Forecaster – gli archi temporali selezionati mostrano una potenziale fase di rialzo fino alla fine della prima decade di giugno, seguita da una possibile fase di storno che potrebbe durare fino alla fine di giugno.

 

 

A livello operativo quindi, si potrebbero valutare strategie rialziste in caso di segnali di forza in area 208 dollari. Nel breve termine, il primo target potrebbe essere posto in area 219,50 dollari e il successivo in area 237 dollari, dove al momento transita la trendline che collega i massimi registrati il 26 dicembre 2024 e il 25 febbraio scorso.

 

 

 

 

 

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