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A Wall Street volano le azioni Regeneron dopo la notizia che Trump sta assumendo gli antibiotici dell'azienda contro il Coronavirus. Dettagli e analisi tecnica
La prima seduta della settimana è partita all’insegna dei forti rialzi per Regeneron Pharmaceuticals, che durante il premarket di Wall Street sta mettendo a segno un +5,61%, attestandosi a 596,50 dollari.
Regeneron Pharmaceuticals: i motivi del rialzo
A spingere i rialzi delle azioni Regeneron Pharmaceuticals a Wall Street sono principalmente due motivi. Il primo arriva dal miglioramento del giudizio da “neutral” a “overweight” da parte di Cantor Fitzgerald, che ha fornito un prezzo obiettivo di 690 dollari (il 22,17% in più rispetto alla chiusura dello scorso 2 ottobre). Il secondo fattore che sta attirando gli acquirenti deriva dall’utilizzo del farmaco antibiotico della società da parte del Presidente degli USA Donald Trump, risultato positivo al Coronavirus.
Il medicinale serve per fornire una risposta immunitaria sostitutiva su quei pazienti che non ne hanno sviluppata una o che hanno alti livelli di virus nei test di laboratorio. Il cocktail di farmaci di Regeneron non è ancora stato approvato ed è stato sottoposto a Trump grazie al cosiddetto “uso compassionevole”.
Regeneron Pharmaceuticals: analisi tecnica e strategie operative
Da un punto di vista grafico, le azioni Regeneron sono riuscite a fornire diversi segnali positivi. I prezzi sono infatti riusciti a rimanere al di sopra della linea di tendenza ottenuta collegando i minimi del 30 aprile a quelli dell’11 settembre 2020. Oltre a questo, è da evidenziare come con gli acquisti del premarket i compratori stiano riuscendo a riassorbire i cali messi a segno durante lo scorso 30 settembre, quando è stato completato un modello di Engulfing bearish.
In tal senso qualora i corsi dovessero spingersi al di sopra dei 590 dollari e rompere quindi la trendline disegnata con i top del 5 e 19 agosto 2020, si avrebbe un segnale positivo che darebbe agli acquirenti la possibilità di riportarsi a ridosso della resistenza posta in zona 650 dollari.
Al contrario invece, se le quotazioni dovessero spingersi al di sotto del livello dinamico supportivo menzionato prima si aprirebbe la strada per una discesa più intensa a 450 dollari, dove verrebbero intercettati il livello orizzontale espresso dai massimi del 15 gennaio 2020 e la trendline che unisce i minimi del 3 ottobre 2019 a quelli del 31 gennaio 2020.
Operativamente, si potrebbe sfruttare un superamento di 570 dollari per valutare una strategia di natura long con stop loss a 547 dollari e obiettivo a ridosso della soglia psicologica a 600 dollari.