In una seduta all’insegna dei ribassi per le quotazioni del FTSE Mib, due blue chips stanno mostrando una certa forza. Parliamo di Generali e Mediobanca, che al momento della scrittura stanno mettendo a segno un rispettivo +0,77% e +0,55%, passando di mano a 18,265 euro e 10,13 euro.
Le due società sono sotto i riflettori a Piazza Affari, in quanto Mediobanca è salita al 17,22% del capitale sociale del Leone di Trieste con l’obiettivo di restare almeno fino alla prossima assemblea del gruppo assicurativo. Quest’ultimo evento è particolarmente importante, in quanto si rinnoverà il Consiglio di Amministrazione di Generali (qui tutti i dettagli). Vediamo ora l’analisi tecnica delle due società quotate in Borsa, concentrandoci sui livelli da monitorare.
Mediobanca: analisi tecnica e livelli di trading
Da un punto di vista grafico, si evidenzia come le azioni Mediobanca si trovino all’interno di una fase laterale compresa tra i 9,33 euro e i 10,12 euro. I rialzi messi a segno nella seduta di oggi non sembrano tuttavia essere assoggettabili ad una rottura della parte superiore della congestione, in quanto le quotazioni sono state respinte dalla linea di tendenza ottenuta collegando i massimi del 18 marzo e 7 giugno 2021.
Dopo il test di questo livello dinamico i corsi hanno iniziato a correggere, dando vita ad un potenziale modello di Shooting Star. Una conferma di questo pattern potrebbe mettere in vantaggio i venditori nel breve periodo, i quali avrebbero la possibilità di tornare al test della trendline che unisce i minimi del 26 febbraio e 19 luglio 2021.
Una flessione al di sotto di quest’area permetterebbe ai corsi di testare il sostegno a 9,33 euro, lasciato in eredità dai top dell’8 marzo 2021. Al contrario, una rottura della linea di tendenza menzionata prima seguita da un superamento di 10,50 euro fornirebbe un segnale positivo che darebbe agli acquirenti l’opportunità di proseguire l’uptrend in atto da marzo 2020.
Generali: analisi tecnica e livelli trading
Per quanto riguarda invece le azioni Generali, queste si trovano all’interno di una tendenza rialzista, con l’ultimo impulso iniziato dopo il test del supporto a 17,38 euro che ha permesso ai prezzi di segnare nuovi massimi annuali ed arrivare alla chiusura dell’importante gap down aperto dal 24 febbraio 2020.
Dagli attuali livelli sembra tuttavia possibile attendersi una correzione, in quanto le chiusure di questo tipo di gap sono importanti aree di resistenza. In tal senso, sarebbe ragionevole aspettarsi una flessione dapprima verso i 17,92 euro, per poi passare al sostegno menzionato prima a 17,38 euro.
Per il medio periodo, sarebbe negativa una discesa al di sotto del fondamentale livello di concentrazione di domanda a 16,50 euro, mentre segnali di forza al di sopra dei 18,33 euro darebbero ai corsi l’occasione di ritornare verso la soglia psicologica dei 19 euro.