Giornata caratterizzata da forte debolezza sui mercati azionari del Vecchio Continente, che da una parte pagano i timori di una Fed più aggressiva in tema di tassi di interesse e dall'altra le nuove sanzioni contro la Russia da parte dell'Unione Europea.
In questa nuova fase di risk-off non fa eccezione il nostro indice principale che transita nei pressi dei 24.000 punti. Con un quadro grafico che torna ad indebolirsi diventerà fondamentale la tenuta di questi ultimi livelli, per evitare che il FTSE Mib possa andare a chiudere il gap up lasciato aperto il 16 marzo intorno ai 23.600 punti. Tra i titoli che a Piazza Affari sono oggetto di forti vendite troviamo Saipem, che non beneficia delle nuove commesse ricevute nelle ultime ore: andiamo a vedere nello specifico di cosa si tratta.
Azioni Saipem: 400 milioni di dollari con i nuovi contratti
Proseguono le notizie su Saipem che, in attesa dell'aumento di capitale da 2 miliardi di euro, si aggiudica dei nuovi contratti nel settore drilling offshore, per un totale superiore ai 400 milioni di dollari e che valgono il 4% della raccolta ordini del 2022.
Nello specifico i due accordi riguadano operazioni di perforazione e workover per 5 anni in Medio Oriente. L'avvio dei lavori dovrebbe avvenire nel quarto trimestre del 2022. Questo progetto coinvolgerà sia un'unità jack della flotta Saipem che un nuovo jack up ad alte prestazioni noleggiato per il progetto da Cimc Group.
Un altro contratto invece è stato asegnato da ENI per una campagna di perforazione offshore nell'Africa Occidentale. L'avvio delle operazioni è previsto per il mese prossimo e vedrà all'opera la Saipem 12000, nave da perforazione per acque ultra-profonde di sesta generazione. Andiamo a vedere ora cosa ci suggerisce il grafico nel breve termine.
Azioni Saipem: analisi tecnica e strategie operative
Il rimbalzo di Saipem, partito nel mese di marzo dai minimi di periodo in area 0,92 euro, si è fermato a contatto con le prime resistenze situate nei pressi degli 1,17 euro. La debolezza odierna sta ora riportando i prezzi a contatto con la trendline rialzista che parte dai minimi di periodo e che transita sugli 1,07-1,08 euro.
Nel caso in cui questi livelli dovessero essere rotti, aumenterebbero le possibilità di vedere nuove vendite con primi target situati sulla soglia dell'euro e a seguire verso gli 0,92 euro. Al contrario solo il superamento degli 1,17 euro darebbe forza alle quotazioni, con possibili allunghi in direzione delle resistenze posizionate sulla soglia degli 1,25 euro. Sarà dunque importante il test di questi livelli perché in caso di rottura si potrebbero avere target molto ambiziosi posti fin verso gli 1,50 euro.