Continuano i progressi sul fronte del
vaccino contro il Coronavirus. La European Medicines Agency ha infatti
avviato un processo di revisione per velocizzare l’approvazione della soluzione vaccinale di Pfizer e BioNTech. Grazie a questa operazione, l’EMA riuscirà ad avere i dati dei test clinici in tempo reale, senza quindi attendere che le aziende li facciano uscire insieme più tardi.
In questo modo, quando l’autorità avrà informazioni sufficienti sull’eventuale positività del medicinale, le società presenteranno una
domanda formale di marketing. Questo processo è già stato avviato sia per il vaccino di AstraZeneca e l’Università di Oxford che per il Remdesivir di Gilead Sciences. Ricordiamo infine come il rimedio di Pfizer e BioNTech sia inserito nei test di Fase 3. Oltre a ciò, l'Unione Europea ha giò stretto accordi per la foritura di 200 milioni di dosi con un'opzione per ulteriori 100 milioni.
Per questo vaccino, che
rimane l’ultimo in corsa per essere approvato prima delle elezioni presidenziali in USA, sono state reclutate 37.000 persone negli Stati Uniti, Brasile, Sud Africa e Argentina. Di questi, 28mila pazienti hanno già ricevuto entrambi le dosi del medicinale.
Vaccino Pfizer-BioNTech: ecco come funziona
Il vaccino di Pfizer e BioNTech insegna alle cellule a produrre la stessa proteina dell’esterno del Covid-19, detta spike protein. Una volta che questa viene prodotta, il sistema immunitario la riconosce come corpo estraneo e
la combatte formando anticorpi e cellule T. Quando il soggetto vaccinato entrerà in contatto con il vero e proprio Coronavirus, il suo corpo lo attaccherà distruggendo le cellule infette.
Azioni Pfizer: analisi tecnica e strategie operative
Durante il premarket di Wall Street, le azioni Pfizer stanno mettendo a segno un +1,31%. Da un punto di vista grafico, il titolo è riuscito a rimbalzare a ridosso della linea di tendenza ottenuta collegando i minimi del 23 marzo e del 25 giugno 2020. Se i prezzi dovessero aprire positivamente i compratori riuscirebbero a fornire un ulteriore segnale positivo riassorbendo la candela dello scorso 1 ottobre, la quale costituisce il
primo ostacolo per raggiungere il livello di concentrazione di offerta a 39 dollari.
In tal senso, la principale resistenza da monitorare è quella posizionata in zona 37,34 dollari. I venditori riuscirebbero invece a mettere a repentaglio una view positiva nell’eventualità di una discesa al di sotto dei 36 dollari, che confermerebbe la violazione della trendline menzionata prima. Operativamente,
si potrebbe sfruttare una salita sopra i 30 dollari per valutare una strategia di natura long con stop loss localizzato a 36,50 dollari e obiettivo a 37,6 dollari.