Dopo una prima parte di giornata vissuta all'insegna della cautela, si indeboliscono i mercati azionari dell'area euro che chiudono la prima seduta dell'ottava in generale ribasso in scia alle vendite presenti sia sul settore bancario che su quello petrolifero. In questo contesto il Ftse Mib, dopo aver perso la soglia dei 27.000 punti, chiude la giornata sotto i minimi della scorsa ottava situati in area 26.650 punti. Dal punto di vista operativo il mancato recupero di questi livelli andrebbe ad indebolire pericolosamentee il quadro grafico, con possibili discese in direzione dei 26.500 e a seguire i 26.250 punti. Al contrario per avere segnali di ripresa del trend rialzista i prezzi dovrebbero spingersi oltre i 27.250-27.300 punti, con primi obiettivi situati in area 27.500. Tra i titoli che a Piazza Affari hanno cercato di arginare le vendite troviamo Amplifon, che in tarda mattinata ha comunicato i dati del primo trimestre dell'anno in corso. Andiamo a leggerli nello specifico.
Amplifon: i dati finanziati del primo trimestre
In tarda mattinata Amplifon ha comunicato i dati del primo trimestre, che è stato contrassegnato da una crescita superiore al mercato di riferimento. Nello specifico il periodo gennaio-marzo si è chiuso con un utile netto a 34,9 milioni e si confronta con i 32,8 milioni che si erano avuti 2022. Buona la performance dei ricavi che si attestano a 540,3 milioni rispetto ai 495,8 milioni di euro di 12 mesi prima. Nel dettaglio questa performance è stata trainata sia dalla crescita organica del 7,4%, che da acquisizioni nell'ordine dell'1,9%. Nel dettaglio la crescita organica è stata sostenuta non solo dall'andamento positivo della domanda ma anche dal guadagno di quote di mercato.
Per quanto riguarda l'Ebitda questo è passato dai 112,9 milioni del primo trimestre del 2022 agli attuali 123,5 milioni di euro, con un margine in miglioramento di 10 pb, mentre l'utile operativo ha visto un incremento di quasi il 10% a 61,5 milioni. Con tutti gli indicatori patrimoniali e finanziari che continuano a dimostrare la solidità del gruppo e la capacità di sostenere future opportunità di crescita, la società ha generato un free cash flow pari a 46,3 milioni ed un indebitamento finanziario netto in miglioramento a 826,4 milioni rispetto agli 830 milioni registrati a fine 2022.
Per quanto riguarda l'intero anno Amplifon ha confermato di attendersi un 2023 con risultati in forte crescita. Questi dovrebbero vedere i ricavi consolidati attestarsi a 2,30-2,35 miliardi rispetto ai 2,12 miliardi del 2022, mentre l'Ebitda ricorrente è atteso nel range 570-585 milioni di euro rispetto ai 525 milioni del 2022. Infine nall'ambito della crescita "bolt-on" la società ha acquisito quasi 100 nuovi negozi tra Cina, Francia, Germania e Nord America. Andiamo ora a vedere cosa ci suggerisce l'analisi tecnica per le prossime giornate.
Amplifon: analisi tecnica e strategie operative
Con volumi doppi rispetto alla media giornaliera mensile, quella odierna è stata una giornata volatile ed in leggero ribasso per il titolo Amplifon, con le quotazioni che hanno chiuso le contrattazioni a contatto con la soglia dei 33 euro. Se il trend che ha caratterizzato questa prima parte del 2023 rimane confermato al rialzo, nel breve fondamentale sarà la tenuta dei primi supporti situati in area 32,50 euro, ex massimi di giugno e luglio dello scorso anno, per evitare una prosecuzione delle vendite in direzione dei 31,50-31,55 euro. Dal punto di vista operativo fondamentale sarà non perdere questi supporti, dove peraltro transita l'indicatore daily del Supertrend, per evitare un indebolimento della struttura grafica con possibili ulteriori discese in direzione dei 31 euro e a seguire i 30,20-30,30 euro, dove si andrà a testare la trendline ascendente che parte dai minimi di gennaio scorso.
Al contrario il superamento dei 33,80-33,90 euro, andrebbe a riattivare il trend rialzista con prossimi obiettivi situati sui 35 euro. Nel caso in cui queste aree resistenziali dovessero essere lasciate alle spalle, si avrebbe un ulteriore rafforzamente del trend in atto con possibili nuovi apprezzamenti dei corsi in direzione dei 36,50 euro e a seguire la soglia dei 38 euro. Sarà solo con l'eventuale break di quest'ultime resistenze che l'azione andrebbe a rimettere sotto pressione la soglia psicologica dei 40 euro.
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