Mentre i mercati attendono i risultati trimestrali delle big tech, che verranno diffusi tra domani e giovedì, Amazon si prepara a varare il più vasto piano di licenziamenti della sua storia, con circa 30.000 tagli nella forza lavoro. I dipendenti inizieranno a ricevere le notifiche via e-mail a partire da martedì mattina, secondo quanto riportato da CNBC e Reuters.
Amazon: via a tagli della forza lavoro fino a 30mila unità
La misura interesserà quasi tutte le divisioni aziendali e rappresenta il più grande ridimensionamento del colosso dell’e-commerce, che conta oltre 1,54 milioni di dipendenti nel mondo, di cui circa 350.000 impiegati nelle sedi corporate. Amazon, che non ha rilasciato commenti ufficiali, è il secondo datore di lavoro privato più grande degli Stati Uniti.
Secondo i dati di Layoffs.fyi, si tratta anche del più ampio taglio occupazionale nel settore tecnologico dal 2020. Dall’inizio dell’anno, oltre 200 società tech hanno licenziato quasi 100.000 persone. Tra queste, Microsoft ha tagliato 15.000 posti, Meta circa 600 nella divisione AI, Google oltre 100 nel cloud, Salesforce 4.000 nel supporto clienti e Intel addirittura 22.000, il numero più alto del settore.
I nuovi licenziamenti di Amazon si inseriscono in un ampio piano di riduzione dei costi avviato dal CEO Andy Jassy durante la pandemia. Dal 2022, il gruppo ha già eliminato più di 27.000 posizioni, in particolare nei reparti cloud, retail, comunicazione e dispositivi. Jassy ha inoltre avviato una semplificazione della struttura aziendale, riducendo i livelli di management per rendere l’organizzazione più snella.
La decisione arriva in un contesto in cui molte grandi aziende tecnologiche stanno ristrutturando i propri organici per adattarsi a un’economia più lenta, a tassi d’interesse ancora elevati e all’impatto trasformativo dell’AI sui modelli di business tradizionali.
Amazon verso la trimestrale Q3 2025: attese e punti chiave
Dopo l’annuncio dei maxi-licenziamenti, l’attenzione degli investitori si concentra ora sui risultati del terzo trimestre 2025, che Amazon presenterà giovedì. Nel report del secondo trimestre, la società ha fornito una guidance positiva sul fronte dei ricavi, stimando un fatturato compreso tra 174 e 179,5 miliardi di dollari, in crescita tra il 10% e il 13% rispetto allo stesso periodo del 2024.
L’EPS è atteso a 1,57 dollari, in lieve calo rispetto a 1,68 dollari del trimestre precedente, mentre l’utile operativo dovrebbe oscillare tra 15,5 e 20,5 miliardi, rispetto ai 17,4 miliardi registrati un anno prima. Durante la conference call del Q2, il Chief Financial Officer Brian Olsavsky ha evidenziato che le spese in conto capitale hanno raggiunto 31,4 miliardi di dollari, principalmente destinate all’infrastruttura cloud e agli investimenti in IA.
Il CFO ha definito questo livello di capex “rappresentativo” anche per il terzo e quarto trimestre dell’anno, delineando un piano di spesa complessiva di circa 118 miliardi per l’intero 2025. Gli analisti osserveranno con attenzione la divisione AWS, il principale motore di profitti del gruppo, dopo che i margini operativi del segmento sono scesi al 32,9% nel Q2, in calo rispetto al 39,5% del trimestre precedente, a causa dei forti investimenti in infrastrutture AI.
Sul fronte e-commerce, il focus sarà rivolto all’outlook per il quarto trimestre, cruciale per Amazon grazie al periodo natalizio. Infine, il business pubblicitario rimane una delle aree più promettenti per margini e crescita: nel Q2 ha registrato un incremento del 23% su base annua, raggiungendo 15,7 miliardi di dollari.
Il mercato attende segnali di continuità di questa tendenza anche nel Q3, soprattutto nel segmento adv, dove Amazon compete direttamente con Meta e Google. Oltre agli aspetti finanziari, gli investitori saranno interessati ai progressi nei progetti di intelligenza artificiale destinati al pubblico e ai venditori.
Le innovazioni su Alexa e gli strumenti di AI generativa per i merchant potrebbero rappresentare un nuovo motore di crescita per il gruppo, in linea con la strategia del CEO Andy Jassy, che punta a rendere l’AI un elemento centrale nell’ecosistema Amazon. Vediamo ora il quadro grafico e la possibile strategia.
Azioni Amazon: analisi tecnica e strategie operative

Nelle ultime sedute di contrattazioni a Wall Street, le azioni Amazon hanno recuperato terreno, in seguito al test del supporto orizzontale a 211,50 dollari. Da fine luglio, i prezzi rimangono inseriti all’interno di un ampio trading range che vede come supporto area 211,55 dollari e come resistenza la zona compresa tra i due livelli orizzontali a 236 e 241 dollari.
Per quanto riguarda la stagionalità - analizzata con la piattaforma Forecaster - gli archi temporali selezionati mostrano un possibile minimo nei primi giorni di novembre, seguito da una ripartenza al rialzo che potrebbe estendersi fino alla fine del mese, prima di un eventuale fase di debolezza che potrebbe estendersi fino a fine anno.


Il tool “Projection” della piattaforma Forecaster, con scadenza a un mese, evidenzia indicazioni contrastanti. Nello scenario “best match” (linea blu), il modello stima un iniziale rialzo di circa il 3,6% seguito da un ribasso di quasi il 4%, in area 218 dollari.
Al contrario, nello scenario long (linea verde), il tool stima un iniziale storno di circa il 2%, seguito da un rialzo di oltre l’8% che porterebbe i prezzi verso area 246 dollari. Guarda il video di lancio della funzionalità, PREVEDERE I MERCATI CON L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE: la nuova funzionalità di Forecaster Terminal.

Si potrebbero quindi valutare strategie long in caso di segnali di forza presso i livelli a 220 e 211 dollari. In tal caso, posizioni in acquisto avrebbero come primo obiettivo la resistenza compresa tra i 236 e 242 dollari. Un secondo target potrebbe essere posto in area 250 dollari.
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